Loano. La Pallacanestro Trapani ha il suo nuovo allenatore: è il loanese Lino Lardo. La società del presidente Pietro Basciano ha centrato due promozioni consecutive, balzando in due anni dalla Divisione Nazionale C alla Legadue Gold. La prima è stata ottenuta sul parquet, mentre la seconda è frutto dell’acquisizione del titolo sportivo dallo Scafati Basket.
Quest’anno la Legadue torna ad essere un torneo dilettantistico. Cambia anche la struttura del campionato che si articola su due livelli, denominati Gold e Silver, ai quali partecipano 16 squadre ognuno. Parteciperanno ai playoff, che designeranno l’unica squadra promossa in Lega A, le prime sette squadre classificate in Legadue Gold e la prima di Legadue Silver. Le ultime due classificate di Legadue Gold verranno retrocesse in Silver.
I granata esordiranno in casa contro Imola, domenica 8 ottobre. Poi se la vedranno con Forlì, Veroli, Barcellona, Napoli, Jesi, Trieste, Brescia, Casale Monferrato, Ferentino, Verona, Biella, Orlandina, Trento, Torino.
“Sono stato scelto, voluto fortemente dalla Pallacanestro Trapani e ringrazio il presidente Pietro Basciano per avermi messo al centro del progetto – ha dichiarato Lardo -. Non capita spesso di questi tempi che gli allenatori vengano messi al centro di un programma serio”.
“E’ un momento della stagione in cui io sono molto attento – ha spiegato il tecnico loanese -. Costruire bene la squadra è fondamentale. L’idea è puntare su giovani italiani di qualità sotto canestro e utilizzare anche un paio di giocatori sotto contratto dallo scorso anno con la Pallacanestro Trapani. Ma voglio parlare con loro e capire quale sia la loro disponibilità. E’ chiaro che sceglieremo sempre uomini disposti a lavorare seriamente, a dare tutto quello che hanno con entusiasmo. Se il mercato dovesse andare come pensiamo, i nostri due americani potrebbero essere degli esterni”.
“Cercheremo di capire quale possa essere il ruolo che avremo all’interno di questa Legadue Gold – ha affermato -. Ma io sono competitivo e voglio vincere più possibile. C’è da costruire una squadra che abbia un’anima, che vinca anche coltivando valori come il rispetto, l’educazione e la lealtà”.
Il contratto di Lardo ha una particolarità: un bonus per l’imbattibilità interna. La società di Trapani vuole regalare soddisfazioni al proprio pubblico e lo vuol mettere in chiaro con tutti, in primis con l’allenatore. “Mai mi era stato proposto un contratto del genere – ha confessato Lardo -. Ho accettato di buon grado, perché più che mai saremo motivati a far sentire a tutti quale sia l’importanza di dare tutto davanti al nostro pubblico”.
Nato nel 1959, Lardo ha avuto una buona carriera di giocatore professionista nel ruolo di playmaker, vestendo le maglie di Auxilium Torino, Libertas Forlì, Scaligera Verona e Dinamo Sassari, chiudendo la carriera a Bergamo nel 1996.
L’anno successivo si è dedicato al ruolo di allenatore grazie al quale è divenuto celebre. La promozione in A2 con Bergamo (dove ha allenato dal 1997 al 2001), la buona esperienza a Verona (2001/02), il titolo di miglior coach dell’anno ottenuto a Reggio Calabria (dove è rimasto per due stagioni), la chiamata all’Olimpia Milano con la finale scudetto nel 2005. Anche in Lombardia ha allenato per due campionati.
Poi il salto con Rieti dalla Legadue alla Serie A (tre stagioni in amarantoceleste), due annate con la Virtus Bologna (2009/11) e metà stagione con la Virtus Roma.
Nel febbraio 2013 il coach loanese ha cercato fortuna all’estero, accordandosi con l’Amchit Club, squadra del Libano. Ora, però, è già tempo di rientrare in Italia, per vivere la sua prima esperienza siciliana.