Savona. La Società Veloce 1910 con questo comunicato, vuole prendere una chiara posizione in merito ai fatti accaduti in campo e fuori durante e subito dopo l’incontro di Domenica pomeriggio presso il campo Levratto di Zinola valevole per il campionato di Eccellenza 2013/14
“Premesso che, quando la scorsa estate il nostro consiglio direttivo, ha deciso all’unanimità di onorare al meglio delle proprie possibilità il campionato di appartenenza, consapevole del fatto che, partecipandovi con una rosa formata per lo più da ragazzi giovani e con poca esperienza, (la quale si manifesta, ad esempio per nostra colpa nella prima delle cinque espulsioni, rimediata da un nostro giocatore a metà del primo tempo per proteste nei confronti del direttore di gara dopo un “sospetto” fallo di mano non sanzionato in area avversaria), il raggiungimento della salvezza sarebbe stata per noi un traguardo importante tanto quanto la vittoria del campionato stesso, la Nostra Società (che, con molta difficoltà, non vuole mettere in discussione la “buona fede” delle parti in causa), chiede ed esige più rispetto”.
“Rispetto da parte della Associazione Italiana Arbitri, la quale assegnava all’incontro una terna arbitrale assolutamente “improponibile” ed “inadeguata” all’importanza di uno scontro salvezza così importante, i quali inanellavano errori gravi uno dietro l’altro (per lo meno sotto gli occhi del Commissario), e, non contenti, con più di una possibilità di rimediare con giusta ragione nel pieno del regolamento agli errori stessi, continuavano nella loro direzione pressoché a senso unico: un caso su tutti, la decisione di concedere il primo calcio di rigore alla Sammargheritese, dove il fallo era chiaramente a favore della Veloce, l’assistente dell’arbitro molto ben piazzato rispetto al direttore spesso lontano dal fulcro delle azioni, richiamava l’attenzione dello stesso facendogli notare il chiaro errore di valutazione, e dopo un lungo conciliabolo tra i due, il Sig. arbitro rimaneva della sua idea scatenando l’ira dei giocatori in campo, dei tifosi granata sugli spalti, nonché l’ilarità dei pochi tifosi al seguito dei Genovesi”.
“Rispetto da parte di una terna arbitrale capitanata da un giovane “improponibile” ed “inadeguato” il quale ad ogni richiesta di spiegazioni da parte dei nostri giocatori, rispondeva a loro con sorrisi sarcastici e provocatori conditi da offese personali nei confronti degli stessi, i quali, avessero apostrofato lo stesso con medesimo linguaggio offensivo, molto probabilmente sarebbero incorsi in una lunga squalifica. Rispetto da parte degli avversari, i quali con un atteggiamento antisportivo, hanno provocato a più riprese sia verbalmente che fisicamente i nostri giocatori, forti di un direttore di gara con chiara simpatia per i loro colori; sicuramente credere che il rigore assegnato ingiustamente fosse tirato “alle stelle” sarebbe stato troppo (oltre che, se fatto in maniera palese, contrario alle regole), ma almeno si eviti di esultare al terzo goal, sempre su rigore (giusto) in 8 contro 11; inoltre, senza fare nomi e cognomi, nei professionisti c’è una usanza particolare la quale recita che il giocatore che realizza tre reti nella stessa partita, si porta a casa il pallone, a tal proposito le tre reti sono state realizzate da tre marcatori diversi, ed eventualmente il pallone da prelevare (senza nasconderlo sotto la maglia), è quello in campo, e non uno del settore giovanile nel retro degli spogliatoi!”.
“Detto questo la nostra società si sente in dovere di porgere le scuse ai bambini e alle loro famiglie presenti sugli spalti, per lo spettacolo indecoroso che si è scatenato durante l’incontro, ma per lo meno ci auguriamo che gli stessi capiscano che se la direzione di gara fosse stata meno “improponibile” e “inadeguata” ora staremmo ad analizzare un normale incontro di calcio dove si poteva vincere o perdere, ma il tutto nel pieno del rispetto per i valori dello sport che già dai piccolini, la nostra centenaria Società cerca di trasmettere ai propri tesserati” conclude la nota.