Laigueglia. Josè Rodolfo Serpa Perez è il vincitore del 51° Trofeo Laigueglia. Il colombiano, 34enne, succede nell’albo d’oro a Filippo Pozzato, trionfatore il 16 febbraio 2012.
Ad un anno e cinque giorni di distanza, la classica gara professionistica è tornata in scena sotto la nuova organizzazione, curata dal Gruppo Sportivo Emilia, e con un nuovo percorso, rivoluzionato a seguito della frana di Capo Mele, della lunghezza di 181,2 chilometri.
La corsa, partita alle ore 11, è entrata nel vivo poco dopo le 14, quando il gruppo è tornato a riavvicinarsi con decisione ai fuggitivi.
Riviviamo i frangenti decisivi. Il primo a staccarsi dal quartetto protagonista della prima metà di gara è Songezo Jim (Mtn Qhubeka). Robinson Chalapud (Colombia), Simone Petilli (Area Zero Pro Team) e Christophe Laborie (Bretagne-Seche Environment) provano a resistere e al km 117 hanno ancora 1’20″ di vantaggio sul gruppo.
A Testico, secondo Gran Premio della Montagna, posto al km 121, transita primo Laborie, davanti a Petilli e Chalapud. Quarto, a 1’12″, Failli (Neri Sottoli-Yellow Fluo), che guida il gruppo compatto. A 56 km dalla fine, al terzetto di testa restano solamente 30″ di vantaggio.
Al km 133 termina, dopo 105 km, la fuga di Laborie, Petilli e Chalapud. Il gruppo, a 48 km dall’arrivo, è compatto. Al km 141 inizia l’ascesa, per la seconda e ultima volta, a Cima Paravenna. Josè Rodolfo Serpa Perez (Lampre Merida), Matteo Rabottini (Nerri Sottoli-Yellow Fluo) e Patrik Sinkewitz (Meridiana Kamen) non attendono e si lanciano all’attacco. Sinkewitz e Serpa Perez hanno 15″ di vantaggio su Rabottini, 35″ sul gruppo.
Al km 146 il colombiano Serpa Perez e il tedesco Sinkewitz guidano la corsa con 20″ su Rabottini e 35″ sul gruppo, condotto da Davide Formolo (Cannondale) e Damiano Cunego (Lampre-Merida). Poco dopo Rabottini viene riassorbito dalla prima parte di un plotone spaccato in più tronconi, mentre il GPM si avvicina. A Cima Paravenna transita primo Sinkewitz, seguito da Serpa Perez, Rabottini e Cuneo. Inizia la discesa.
Sinkewitz e Serpa Perez non solo resistono davanti, ma allungano: a 31 km dalla fine hanno 1’07″ di vantaggio sugli inseguitori, che sono circa 25 unità. Al km 155 il margine è di 68 secondi. A 14 km dal termine i secondi sono 58.
Con il passare dei chilometri, le speranze della coppia crescono. Il gruppo, risicato, guadagna terreno ma non in maniera convincente. A 10 km dalla linea d’arrivo i due hanno 55″ di vantaggio, a -9 km il margine è di 48″. Ad 8 dal traguardo i secondi sono 45.
Josè Rodolfo Serpa Perez (Lampre Merida) e Patrik Sinkewitz (Meridiana Kamen), ad Alassio, a 6 km dalla fine, hanno ancora 42″ sul gruppo. A -5 km i secondi sono 38. L’ultima insidia è superata e il vantaggio è di 30 secondi a 4 km dal traguardo.
Serpa Perez e Sinkewitz, a tremila metri dall’arrivo, hanno 32″ sul gruppetto dei 26 inseguitori. I compagni di fuga diventano rivali per il successo. Al triangolo rosso transitano appaiati: è sprint a due, se lo aggiudica Josè Rodolfo Serpa Perez con il tempo di 6 ore 17’43″.
Secondo è Patrik Sinkewitz; terzo, a 12 secondi, Andrea Pasqualon (Team Area Zero). Quarto Sonny Colbrelli (Bardiani Csf), quinto Diego Ulissi (Lampre-Merida), sesto Davide Villella (Cannondale), settimo Matteo Montaguti (Ag2r La Mondiale), ottavo Marco Marcato (Cannondale), nono Franco Pelizotti (Androni Giocattoli), decimo Mauro Finetto (Neri Sottoli-Yellow Fluo). Al traguardo 100 ciclisti.