Savona. L’appetito vien mangiando in casa Savona. Ad inizio stagione pochi avrebbero pensato che, a sei giornate dalla fine, i biancoblù avrebbero avuto sette punti di vantaggio sulla decima.
Sono lontati i tempi in cui, dopo l’esordio choc con la doppia sconfitta in avvio di stagione, qualcuno già prevedeva un’annata di magra, di transizione.
Corda e i suoi ragazzi hanno saputo, invece, dar continuità di risultati al proprio campionato.
Nonostante il mercato low cost e gli infortuni, quando alla fine della regular season mancano poco più di 500 minuti – 540’ per la precisione – il Savona è in una posizione che autorizza a sperare in un finale di campionato ancora più esaltante.
Il nono posto è ancora da conquistare e il calendario mette i brividi ma, in casa biancoblù, è doveroso alzare l’asticella.
Sono i numeri ad imporlo per evitare che, a fine anno, ci possano essere rimpianti.
I numeri, infatti, dicono che, nelle ultime sei partite (tra la 19esima e la 24esima), gli uomini di Ninni Corda hanno incamerato 7 punti.
Apparentemente un “bottino” non eccezionale ma, se sotto la Torretta non si balla, anche altrove il ritmo è tutt’altro che indemoniato.
Nelle ultime sei partite, infatti, quante ne mancano da qui alla fine, le squadre che hanno incassato più punti sono Entella e Albinoleffe che hanno portato a casa “solo” 10 punti.
Il FeralpiSalò, attualmente decimo, ha addirittura fatto peggio dei savonesi portano a casa la miseria di 6 punti.
Quello che dà animo alle speranze di Virdis e soci, però, è l’andamento delle squadre che, ad ora, precedono i savonesi.
Escludendo la Pro Vercelli che coi suoi 43 punti sembra lontana, dalla terza piazza in giù, sono tutte lì, ad un tiro di schioppo.
Dal Vicenza, terzo, al Savona, sesto a pari merito col Venezia ci sono solo 3 punti e tutto, o quasi, si deciderà, almeno per i biancoblù, nelle prossime due partite contro le due venete.
Domenica, la trasferta in Laguna e, poi, il match casalingo col Vicenza, diranno molto sul futuro immediato dei biancoblù che hanno il diritto ma anche il dovere di puntare ad una piazza – tra il terzo e quinto posto – che consentirebbe loro di giocarsi il colpo secco, l’one shoot del primo spareggio davanti ai propri tifosi, in quel fortino chiamato Bacigalupo.