Venezia. Un Savona in versione “formica” coglie un preziosissimo pareggio al “Penzo” di Venezia contro una diretta concorrente per i play off e fa un passo da gigante verso l’obiettivo degli spareggi che valgono la Serie B.
Se non si tratta del punto decisivo, poco ci manca visto che, per la seconda settimana consecutiva, il risultato di “nulla di fatto” consente a Virdis e compagni di allungare sulla decima posizione.
Ora il FeralpiSalò, battuto a domicilio 3 a 1 dal SudTirol, è lontano otto punti quando alla fine della regular season, ne rimangono a disposizione solo 15 in cinque partite.
E non è l’unica nota positiva per i savonesi. Il pareggio casalingo del Como (2 a 2) con l’Albinoleffe consente ai biancoblù di rimanere ad un solo punto dalla quinta piazza, quella che consentirebbe di giocare al “Bacigalupo” il primo spareggio.
I biancoblù, in campo al “Penzo” con la casacca rossa da trasferta, devono fare a meno dello squalificato Marconi oltre degli infortunati Maccarrone, Carta, Pani e Rosato.
Importanti le assenze ma la formazione savonese, come dichiarato alla vigilia dal vice allenatore Mattu, non si fascia la testa abituata com’è a convivere con le difficoltà.
Ninni Corda, al rientro in panchina dopo le tre giornate di squalifiche, si riaffida al modulo presentato a Reggio Emilia con tre centrali difensivi a proteggere la retroguardia di Simone Aresti.
In avanti, l’allenatore sardo schiera, come di consueto, la coppia Cesarini – Virdis chiamati a finalizzare il gioco del centrocampo dove, al fianco di Agazzi, rientra Gentile dopo il turno di stop per squalifica.
La partita inizia con i padroni di casa a cercare di far gioco e il Savona attento a contrastare gli attacchi dei lagunari. Succede poco nei primi 15’ con le compagini che non impensieriscono gli estremi difensori avversari.
Al 19’ la prima azione pericolosa è degli uomini di Ninni Corda con Cesarini che, con un pregevole tacco, salta il diretto avversario e trova Virdis: Fortunato para ma il sig. Guarino vanifica il bell’intervento dell’estremo veneto fischiando un offside ai danni del centravanti savonese.
Con il passare dei minuti, il match diventa ruvido e le due squadre non riescono a trovare l’imbucata giusto per far male agli avversari.
Gli uomini di Dal Canto ci credono e sanno che, in casa, non possono sprecare l’occasione per mettere a distanza una diretta avversaria. I lagunari, nel girone di ritorno, soffrono le partite interne visto che, prima della sfida al Savona, i nero arancio avevano vinto solo con la Pro Patria.
Intorno alla mezz’ora, il Venezia preme e conquista una serie di calci d’angolo che mettono in difficoltà i rossi di Corda.
Al 32’ è D’Apollonia a impensierire i savonese quando il giocatore lagunare fa partire un rasoterra micidiale che Aresti devia in calcio d’angolo con qualche difficoltà.
Il Savona, però, non si fa impaurire e prova a pungere con i suoi avanti offensivi. E al 40’ arriva il vantaggio grazie ad un Virdis straordinario.
Il centravanti sardo, rigenerato dal ritorno al gol con la Carrarese, si invola nella metà campo ospite, si porta la palla prima sul sinistro, poi sul destro prima di far partire un fendente che trafigge Fortunato.
È un gol importante quello del numero undici savonese che manda le squadre al riposo con un risultato chepotrebbe dare slancio al finale di stagione degli uomini di Corda.
Nella ripresa, il Venezia protesta dopo 4’ per una palla che carambola sulle braccia di Altobello in area ma la distanza tra il giocatore campano e la sfera era veramente ridotta e il direttore di gara fa segno di proseguire.
I lagunari pressano e conquistano una serie di calci d’angolo che chiudono il Savona nella propria area. E, proprio da un calcio piazzato dalla bandierina, il Venezia trova il pareggio con Sosa che incorna alle spalle di Simone Aresti.
Il Venezia trova nel pareggio linfa alla propria spinta d’attacco e prova a mettere alle strette gli ospiti giocando in scioltezza. Allo scoccare dell’ora, D’Apollonia impensierisce Aresti ma il portiere biancoblù respinge di pugno.
Scampato il pericolo, mister Corda prova a cambiare qualcosa inserendo forze fresche, Simoncelli, al posto di Demartis.
Il Venezia spinge e Campagna dai 35 metri prova a sorprendere Aresti ma non trova impreparato il numero uno savonese.
Gli undici di Dal Canto premono e Corda lancia nella mischia l’esordiente Cannoni: il giovane biancoblù va a sostituire Marchetti.
Il Savona soffre ma Cesarini – Virdis dialogano da ottimi calciatori di categoria e al 72’ proprio il numero undici ha l’occasione per bissare la rete del primo tempo ma si fa recuperare dal difensore ospite che devia in corner.
Col passare dei minuti la spinta del Venezia sembra perdere vigoria e gli spunti offensivi biancoblù aumentano con Simoncelli prezioso ad alleggerire il gioco difensivo e a trasformarlo in ripartenza pungenti.
Nel finale, il tecnico savonese immette forze fresche in attacco richiamando al suo fianco “bomber” Virdis sostituito dal corazziere Manuel Sarao ma il risultato, positivo per entrambe le formazioni, non cambia fino al 93’ quando il sig. Guarino fischia la fine del match.
Il tabellino
Unione Venezia – Savona:1 – 1
Reti: 40’ Virdis, 54’ Sosa
Unione Venezia: Venezia: Fortunato, Campagna, Lancini, Cernuto, Sosa, Pisano, Gallo, Carcuro, Bocalon, Kirilov, D’Apollonia (77’ Franchini). A disp. Vigorito, Panzeri, Bertolucci, Capellini, Calamai, Margiotta. All. Alessandro Dal Canto.
Savona: Aresti, Marchetti (68’ Cannoni), Marras, Altobello, Quintavalla, Giuliatto, Demartis (61’ Simoncelli), Agazzi, Gentile, Cesarini, Virdis (87’ Sarao). A disp. Boerchio, La Rosa, Cattaneo, Grandolfo. All. Ninni Corda.
Arbitro: Salvatore Guarino di Caltanissetta
Assistenti: Emanuele Prenna di Molfetta e Lucia Abruzzese di Foggia
Note. Angoli: 8 a 3. Ammoniti: Bocalon (V), Lancini (V), Carcuro (V); Marras (S), Quintavalla (S).