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Liguria Marathon, Scaramuzza: “Rinvio inevitabile per garantire la sicurezza di corridori e cittadini”

Savona. “Sono stanco ed amareggiato ma non c’era altra soluzione per garantire la sicurezza di runners, residenti e turisti”. Così l’assessore allo sport del Comune di Savona, Maurizio Scaramuzza, sintetizza il suo stato d’animo a poche ore dal rinvio ufficiale della Liguria Marathon dal 22 aprile al 18 novembre.

Una decisione che ha scatenato le proteste degli iscritti ma che per l’amministratore comunale era inevitabile: “L’anno scorso – ricorda Scaramuzza – abbiamo presentato al precedente prefetto Manari il progetto di Liguria Marathon. Senza un via libera di massima da parte della prefettura non saremmo mai andati avanti, ma visto che il prefetto ha acconsentito a farci proseguire gli organizzatori hanno iniziato a lavorare. Il progetto, lo voglio ricordare, è stato condiviso da Regione, Provincia e dai nove Comuni attraversati dal tracciato. Mettere nove amministrazioni intorno ad un tavolo è qualcosa di unico e di questo dobbiamo ringraziare sia OroArgento Group e Chicchidiriso”.

“In questi giorni abbiamo ripresentato il progetto al nuovo prefetto Cananà. Visto quello che è successo di recente in Liguria, il prefetto ha manifestato alcune perplessità. Ragionando insieme anche alle altre istituzioni coinvolte, ci siamo resi conto che non era possibile garantire la sicurezza dei runners, dei turisti e dei residenti facendo svolgere la corsa in quella data, in cui la nostra provincia accoglierà migliaia di turisti in vista del ponte del 25 aprile”.

Qualcuno sostiene che “ci si poteva pensare prima”, ma Scaramuzza ribatte: “Quando abbiamo deciso la data abbiamo guardato sia il calendario delle festività che quelli degli eventi nazionali. Farla due settimane prima era impossibile perché c’erano le gare di Milano e Roma; una settimana prima c’è quella Genova. Questa era l’unica data disponibile”.

Il precedente prefetto aveva dato il suo via libera, quello attuale ha manifestato alcune perplessità in ambito di sicurezza: “Nel frattempo si sono verificati i fatti di Torino, che hanno fatto aumentare le misure di sicurezza e i livelli di attenzione. Con prefettura e forze dell’ordine abbiamo ritenuto di non dover mettere a rischio l’incolumità di runners, turisti e residenti”.

“Abbiamo valutato un cambio di percorso, ma era impossibile perché questo era già stato approvato dalla federazione. E spostare il tracciato a monte non era fattibile. Non sarebbe più stata la Liguria Marathon. Abbiamo provato a presentare al prefetto una nuova data che non avesse controindicazioni dal punto di vista turistico. La Federazione Nazionale di Atletica Leggera ci ha dato un ok di massima e quindi si correrà il 18 novembre”.

Anche questa nuova data ha scatenato qualche mugugno: “Andremo in concomitanza con altre maratone o mezze maratone come quelle di Firenze e Verona, ma ci sono gare tutte le settimane, come sanno i runners. Per quanto riguarda il nostro territorio, la mezza di Savona e la RunRivieraRun potrebbero essere un ottimo allenamento in vista della Liguria Marathon”.

Qualcuno, però, è convinto che questa concomitanza di gare porterà ad una scarsa partecipazione: “Qualcuno ci sarà – ribatte certo Scaramuzza – Noi non ci divertiamo a raccontare balle o prendere in giro la gente. Comprendo l’arrabbiatura degli atleti. Anche io sono stanco ed amareggiato per questa situazione ma era l’unica soluzione”.

Ed il timore è che anche i prossimi eventi, sportivi ma non solo, possano andare incontro alle stesse problematiche: “Ci impegneremo per fare in modo che tutte le manifestazioni savonesi siano fatte nel miglior modo possibile e nella massima sicurezza”, conclude Scaramuzza.


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