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Channel: Sport – Il Vostro Giornale
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Finale, idea Bike Card: “Pagare 1 euro per usare i sentieri e avere garantiti i servizi”

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Finale Ligure. “Voi sareste disposti a spendere 1 € al giorno (quando utilizzate i sentieri) per avere garantiti migliori servizi, pulizia dei sentieri e cartellonistica adeguata nel Finalese?”. In tempi di crisi e spending review, ecco l’idea per racimolare i fondi che permettano di poter dare migliori servizi al turismo e alle attività outdoor.

La proposta arriva su Facebook, attraverso un sondaggio promosso dalla “Bike Hotels Finale Ligure e Quattro Borghi”, una associazione di strutture ricettive e turistiche dei comuni di Finale, Noli, Varigotti, Verezzi, Rialto, Orco Feglino, Calice Ligure e Vezzi Portio. Il sondaggio, rivolto a tutti gli utenti del social network, prende spunto da idee simili attuate in altre località, sotto nomi quali “Bike Card” o “Trail Sticker”.

Una sorta di “tassa di soggiorno” di basso importo, da versare ogni volta che si usufruisce dei sentieri del finalese: e la “colletta” garantirebbe così i fondi per mantenerli puliti e manutenere servizi e segnaletica.

I biker finalesi e gli appassionati di escursioni si dividono. Diversi ritengono che sia una buona soluzione: “Mi sembra una cosa logica – scrive qualcuno – penso che tutti saremmo felici di pagare (poco), per dei servizi migliori. È un discorso anche di cultura”. Un altro racconta: “In Trentino è assolutamente considerato normale, sia dai turisti che dai locali. E la Regione aiuta soprattutto a livello burocratico per l’applicazione di tessere giornaliere”. Ma c’è anche chi controbatte citando l’articolo 23 Costituzione: “Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge. Solo per memoria…”.

Quello di cui si sente più la mancanza, affermano in molti, non è tanto la manutenzione dei sentieri quanto i servizi: scrivono “A Finale offriamo solo i trails, intorno il vuoto”, oppure “Non c’è un posto dove c’è una moltitudine di sentieri come a Finale in cui puoi girare tutto l’anno e dove privati si impegnano a mantenerli in ordine. Quello che manca sono i servizi adeguati, ed è infatti li che dobbiamo puntare”.

E c’è chi pone un distinguo: in bici o a piedi? Il parallelo è con gli sci: “Paghi se utilizzi piste e impianti di risalita, non paghi se fai scialpinismo o usi le ciaspole. Quindi un conto è pagare per utilizzare piste per discipline gravity, ben tenute e dedicate. Sul resto possiamo discuterne. A priori sono contrario a una tassa, obolo, ticket o come vogliamo definirla per chi percorre il Finalese con gli scarponi. L’utilizzo delle vie di arrampicata è stato preso in considerazione? Fare pagare è giusto? Forse si visto il materiale che occorre per chiodarle ma…”. La discussione è aperta.


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