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Salonissimo: le stelle del tango argentino arrivano a Valleggia

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Quiliano. La provincia di Savona capitale del tango. Stanno per arrivare a Valleggia, dove si esibiranno e terranno numerosi stages, autentiche stelle del tango argentino, straordinari campioni conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.

L’occasione è la quarta edizione del festival Salonissimo, organizzato per venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 aprile da Giovanna Di Fazi e Andrea Degani, dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Gioki Danza.

Interverranno, ciascuno con la propria sensibilità artistica e la diversa, personale esperienza, numerosi specialisti della disciplina. Vediamoli nel dettaglio.

Cristina Sosa e Daniel Nacucchio, vincitori del campionato mondiale di tang 2008, sono padroni assoluti dello stile Salon, hanno imparato a ballare con autentiche leggende del tango. La loro danza è potente, perfetta, sobria ed elegante. Il loro insegnamento si caratterizza per allegria, umorismo, empatia e insieme precisione e rigore.

Maximiliano Cristiani, vincitore del campionato mondiale di tango Salón 2013, e Karina Colmeiro si contraddistinguono per movimento, fluidità e raffinatezza straordinarie. Formatisi con grandi maestri, uniscono allo studio del ballo argentino l’esperienza della danza classica e trasportano nell’insegnamento le esperienze fatte nel campo della pedagogia e della musica.

Julio Alvarez e Yailet Suarez, cubani, portano nel tango il ritmo e la musicalità della loro terra. Nel 2016 hanno vinto il campionato italiano Tango de Pista, i campionati metropolitani nazionali nelle categoria Tango Open, milonga e vals, il Pietroburgo White Tango Championship categoria Milonga e Free Style. Oltre alla danza argentina hanno studiato musica, metodologia dell’insegnamento ed educazione fisica. Julio accompagnerà le sue lezioni suonando il bandoneon.

Questo strumento, nato in Germania alla metà dell’800 come organo portatile e arrivato nel Rio de la Plata alla fine dello stesso secolo, è diventato, assieme al pianoforte, lo strumento insostituibile per l’esecuzione del tango, cui conferisce quella particolare intonazione malinconica che giustifica la celebre frase del compositore Enrique Santos Discepolo “Il tango è un pensiero triste che si balla”.

In realtà, anche se le emozioni comunicate dai testi delle canzoni e dalla musica hanno a che fare spesso con la tristezza, l’abbandono, il senso di perdita e la nostalgia, il tango è anche altro: “Se sei malinconico, il Tango accarezza dolcemente la tua malinconia, se sei allegro è la colonna sonora giusta per proiettare sugli altri la tua allegria. Il Tango sei tu. Sono i tuoi sentimenti, gli stati d’animo, le tue gioie o le tue tristezze a definirne il colore e il significato. Un brano dalle cadenze ampie e dal ritmo particolarmente lento può sembrare a te malinconico e nostalgico e a un tuo amico caldo, intrigante e ricco di sensualità. Quale delle due impressioni è la più vera? Tutte e due, perché il Tango è fatto così. Entra nel cuore passando dal canale aperto in quel momento e ne assume la natura”. Così scrive Astor Piazzolla, uno dei grandi musicisti del XX secolo. riformatore del tango e strumentista d’avanguardia.

Il tango ha origini lontane: è nato a Buenos Aires tra il 1880 e il 1900 dalla fusione di generi diversi, quali la habanera, il candobe e la canzonetta italiana, frutto dell’incontro delle comunità di emigrati con i gauchos provenienti dalle pampas. Alle origini era ballato solo tra uomini, poi danzato nei bassifondi di Buenos Aires “a dieci centesimi il giro compresa la dama” (Borges), infine, dopo essersi raffinato a Parigi, viene accolto nei salotti borghesi diventando il più noto fenomeno argentino internazionale, premiato dall’Unesco nel 2009 come Patrimonio immateriale dell’Umanità.

Sono molti i nomi che hanno contribuito alla leggenda del tango: oltre al già citato Piazzolla, il cantante divo Carlos Gardel che ha contribuito a diffondere il genere musicale in Europa e in tutta l’America Latina, Annibal Troilo, compositore, direttore di orchestra e grande bandoneista il pianista e anche lui straordinario compositore e direttore d’orchestra Carlos Di Sarli, Juan D’Arienzo detto “El Rey del Compás”, che rese possibile il rinascimento del tango chiamato “la década del cuarenta” e poi ancora Osvaldo Pugliese, Francisco Canaro e moltissimi altri ben noti agli appassionati.

Le loro musiche, che evocano atmosfere senza tempo, saranno proposte nelle tre serate di Salonissimo dai tre DJ presenti, Alfredo Petruzzelli, Kilowatt e Vaghe stelle, e accompagneranno le esibizioni degli ospiti internazionali, cui si uniranno Giovanna Di Fazi e Igor Casabianca, vincitori di numerosi premi nazionali ed internazionali. Venerdì 20 Andrea Degani (Kilowatt) utilizzerà per la sua scelta musicale 33 giri in vinile e 78 giri, dischi della collezione creata con numerose incursioni nei vecchi negozi di Buenos Aires.

Quello che si terrà presso la SMS Aurora di Valleggia dal 20 al 22 aprile, sarà quindi un Salonissimo ricco di sorprese e offrirà ai cultori del tango argentino una occasione eccezionale per ammirare le esibizioni degli ospiti internazionali, per perfezionare la propria tecnica attraverso numerosi stages e infine ballare, esprimersi e divertirsi nelle milonghe. Per chi invece vorrà provare ad accostarsi per la prima volta a questa danza, sabato e domenica dalle 20 alle 21 sono previste lezioni di prova libera per principianti.


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