Finale Ligure. In una domenica mattina soleggiata, si è corsa la terza edizione della Zonta Run, appuntamento che fonde benessere, territorio e solidarietà.
Alle 10 oltre un centinaio di podisti e camminatori hanno preso il via dal lungomare di Finale Ligure per partecipare alla manifestazione, ben organizzata dallo Zonta Club di Finale Ligure con la collaborazione dell’Atletica Run Finale del presidente Marco Fregonese. L’evento aveva la finalità di raccogliere fondi per finanziare un progetto che da diverso tempo lo sportello antiviolenza Artemisia Gentileschi sta portando nelle varie scuole superiori del ponente savonese.
Si tratta del percorso denominato “Corpo ed emozioni in adolescenza“, lanciato in una fase pilota all’Istituto Agrario di Albenga, proseguito nel corso di quest’anno scolastico presso la scuola secondaria di primo grado Aycardi-Ghiglieri, a Finale Ligure e pronto a continuare il suo cammino in altre scuole finalesi. Per il prossimo ciclo quasi certamente la destinazione sarà il liceo Issel.
Lo scopo di questi incontri è quello di dialogare con le ragazze e i ragazzi per diffondere fin dall’adolescenza concetti importanti come il rispetto di sé e degli altri, l’educazione, il dialogo, la comprensione. Attraverso questo percorso, guidato da psicologi e psicoterapeuti, si intende costruire una società di domani più libera dalla violenza e più equilibrata nel rapporto uomo/donna e, in generale, tra individui.
Sul piano agonistico, la gara ha previsto un tragitto di circa 7,4 chilometri, con un breve passaggio sulla spiaggia. Andata fino ad oltre il porto, quasi a Varigotti, e ritorno sul luogo di partenza, piazzale Vuillermin.
Il più veloce di tutti è stato Mirko Ferrando dell’Atletica Ceriale San Giorgio, che ha condotto la gara dall’inizio alla fine, precedendo di alcuni secondi Simone Delmonte della RunRivieraRun. Tra le donne ha primeggiato Martina Isoleri dell’Albenga Runners.
La mattinata si è conclusa con un ricco rinfresco, le premiazioni e il sorteggio di altri premi offerti dagli sponsor.