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Dalla Torretta a Dubai: la Nazionale paralimpica di pesistica in ritiro pre-Mondiale a Savona

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Savona. Difficilmente, si sa, gli sport definiti “minori” riescono ad avere tutto lo spazio che meriterebbero. A Savona, in mezzo a tante altre storie di sport, ce n’è una che merita di essere raccontata: è quella che ruota intorno al direttore tecnico della nazionale paralimpica di pesistica, il savonese Sandro Boraschi, che proprio nella sua città, con il suppoorto della Federazione, ha allestito un “Centro di Preparazione Paralimpica” nella “Palextra” di via Monteverdi, nel quartiere di san Michele. Proprio all’ombra della Torretta, fino a domani, gli atleti della Nazionale italiana sono in ritiro in vista del campionato mondiale che si disputerà presso il “Dubai Club for the disabled”, negli Emirati Arabi, dal 5 all’11 aprile.

Nella palestra savonese, da sabato scorso, si stanno allenando i due azzurri convocati per la rassegna iridata: Martina Barbierato, ventenne di Rivoli (To), e Matteo Cattini, 29 anni da Suzzara (Mn). “Ospitiamo la nazionale azzurra in ritiro pre-Mondiale, la palestra è ovviamente attrezzata per loro, priva di barriere architettoniche e può contare su un discreto numero di tecnici federali specializzati proprio nell’attività della pesistica paralimpica – spiega il dt Sandro Boraschi -. Mi occupo di attività sportiva paralimpica da circa otto anni e da due anni a questa parte collaboro con la Federpesistica proprio per questo particolare settore”.

“Come Federpesistica abbiamo iniziato l’attività internazionale nel 2012 e abbiamo una sessantina di atleti tesserati a livello nazionale di cui quattro entrano a far parte ciclicamente del giro azzurro. Questo è il ritiro specifico per la trasferta negli Emirati Arabi: partiremo domani da Genova alla volta di Dubai per i Campionati Mondiali. Qui con me ci sono due atleti ai quali si aggiungerà il tecnico fiorentino Filippo Piegari. A Dubai troveremo circa 400 atleti provenienti da tutto il mondo in rappresentanza di 64 nazioni” precisa il “coach” azzurro.

Il team italiano volerà a Dubai con buone aspettative: “Speriamo di confermare i risultati ottenuti a gennaio agli Hungarian Open dove Matteo Cattini, atleta nella categoria 72 kg, ha centrato i minimi paralimpici. Un risultato, già superato più volte in allenamento, che va riconfermato in gara. Mentre per Martina Barbierato, atleta juniores, abbiamo qualche aspettativa in più: l’atleta piemontese detiene infatti il record mondiale di categoria e, di conseguenza, a lei si chiede qualcosa di più..” conclude Boraschi.

I due atleti, che a Savona ormai si sentono quasi “di casa” visto che spesso si allenano qui, oggi ultimeranno la preparazione in vista della competizione. Martina, che nonostante la giovane età parla con la maturità di una “veterana”, non si nasconde: “E’ una gara molto importante perché vale anche come qualificazione per paralimpiadi del 2016 a Rio De Janeiro. Mi sento in forma, sto imparando nuove tecniche che stanno funzionando e sono molto carica e positiva per la gara”.

“Qui a Savona ci troviamo bene, la palestra dove ci alleniamo è attrrezzata con le panche e i materiali ideati per la nostra disciplina quindi è una sede ottimale” racconta Martina che, senza farsi frenare da una malformazione congenita ad un piede, pratica questo sport ormai da quasi sei anni: “Quando ho iniziato, per quattro anni, non ho partecipato a nessuna gara di rilevanza e poi dal primo italiano, due anni fa, è partito tutta l’avventura dell’attività paralimpica e della nazionale”.

L’altro azzurro che sarà in pedana a Dubai, Matteo Cattini, ha in testa un solo obiettivo: “Speriamo di fare bene e di riuscire a confermare i minimi paralimpici. Siamo molto emozionati, ma ci stiamo allenando il più possibile per fare il meglio. L’obiettivo è certamente centrare i minimi per Rio: ho lavorato duramente per questo e ora stiamo cercando di sistemare le ultime cose proprio per farcela”.

“Ormai sono cinque anni che pratico questo sport. Dopo l’incidente – a causa del quale ha perso la gamba sinistra – ho ricominciato ad andare in palestra e poi il mio allenatore ha iniziato a farmi fare delle gare fino a quando ho conosciuto Boraschi e uno degli atleti che allenava, Simone Capelli. Proprio loro mi hanno stimolato a fare di più. Da quel momento sono stato coinvolto ancora di più e spinto a fare sempre meglio” spiega Cattini.

Qualla di Dubai per gli atleti della FIPE (federazione italiana pesistica) sarà la prima partecipazione ad una manifestazione così importante, ma, come spiega il direttore tecnico della Nazionale Boraschi, il lavoro dell’ultimo anno non può che dare la carica alla spedizione azzurra: “I risultati conseguiti ai Campionati europei di Aleksin (in Russia nel maggio 2013), ai campionati asiatici di Kuala Lumpur (in Malesia nel novembre 2013) e all’Hungarian Open di Eger (Ungheria a gennaio 2014) lasciano ben sperare”.


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