Savona. Il momento delle polemiche è finito. Almeno per chi, dopo la firma del contratto con la sua nuova società, può guardare al futuro calcistico senza più ansie.
È il caso di Francesco Virdis, il bomber delle ultime due stagioni del Savona, che prima di andare in vacanza ha deciso di salutare i suoi ex tifosi ripercorrendo due anni splendidi. Senza polemiche. O quasi.
“Sono stati due anni ricchi di emozioni. La squadra ha dato tante soddisfazioni ai propri tifosi. Se pensavo, al mio arrivo, che potesse andare così bene? Lo pensavo anche se era difficile da immaginare potesse andare proprio così”.
Un biennio caratterizzato da risultati storici e che era iniziato grazie alla tenacia di mister Corda: “Mi aveva cercato fortemente – confessa Virdis – Già a maggio aveva cominciato a prendere contatti. E, non ho avuto dubbi ad accettare”.
All’arrivo a Savona, subito i risultati hanno aiutato a fare il pieno di autostima: “La scorsa stagione è stata eccezionale. Abbiamo iniziato vincendo e abbiamo concluso vincendo. Siamo partiti a razzo e questo mi ha aiutato nell’ambientamento”.
All’arrivo sotto la Torretta, nonostante la folta colonia sarda, il bomber non conosceva nessuno ma questo non è stato un problema: “I tifosi mi hanno accolto magnificamente – dichiara – Io non sono il tipo da interviste e dichiarazioni per i tifosi ma credo mi abbiano conosciuto e apprezzato lo stesso per quello che sono. Solo nell’ultimo periodo ci siamo visti un po’ di più sapendo che, mio malgrado, l’esperienza a Savona stava per terminare…”.
Nonostante la volontà dichiarata di non fare polemiche, però, si percepisce in Virdis il rimpianto per quello che poteva essere e non è stato: “Io, come altri compagni, volevo restare ma non è stato possibile. Sarei rimasto a cifre più basse di quelle che avrò al Monza ma qualcuno ha preferito di no”.
Quel “qualcuno” è chiaramente il presidente Dellepiane ma il bomber non nomina mai direttamente il destinatario del suo ‘malumore’.
La voglia del giocatore è quella di guardare al futuro, al Monza e all’obiettivo di migliorarsi ma ancora un sassolino da togliersi ce l’ha: “Ho letto il comunicato della società – dichiara – Sembra quasi che noi giocatori ci siamo fatti circuire da qualcuno, tifosi o giornalisti che siano. Non è così. Noi che andiamo via potevamo fregarcene ma ci teniamo al Savona e lo abbiamo dimostrato. Qualcuno ancora no…”.
Francesco Virdis, arrivato al Savona dal Progetto Sant’Elia, alla corte di Corda si è consacrato giocatore vero: “Abbiamo vissuto tanti momenti bellissimi – ricorda il numero 11 sardo – Il più bello? Difficile scegliere ma, se proprio devo, dico il giorno della promozione in Prima Divisione”.
Ma, ora, è tempo di guardare al futuro e il futuro dice Monza: “Ho il grande rimpianto di andare via da Savona dopo una stagione eccezionale. A Vercelli abbbiamo dimostrato che con un pò di fortuna e di bravura in più potevano andare in finale e, allora, ci saremmo divertiti”.
“Lascio un gruppo pazzesco – aggiunge il giocatore – Con pochissimi innesti si poteva fare un campionato importante. Monza? Ho scelto la squadra lombarda perchè mi hanno voluto tutti. Dall’allenatore, al direttore sportivo e generale mi hanno fatto sentire importante.
Monza è una squadra ambiziosa e che vuol puntare in alto. Promozione o titolo cannonieri? Io so che devo lavorare tanto e bene e il resto arriverà. Una cosa è conseguenza dell’altra”.
In chiusura non poteva mancare un augurio per i suoi ex tifosi: “Auguro ai tifosi di volare, in qualsiasi situazione, sempre più in alto possibile. Non dimenticherò mai i 3000 della partita con la Pro Vercelli”, dice il giocatore che si commiata così dai suoi vecchi supporter.