Ponente. Che la Liguria stia facendo “sistema” per riportare il Giro 2015 non è un segreto. Le trattative tra istituzioni ed RCS sono in stato molto avanzato, restano invece da definire ancora i percorsi e le città che ospiteranno arrivi e partenze di tappa.
L’anteprima “ligure” sembra essere ormai definita: si tratterà della cronosquadre, che vedrà protagonista Sanremo e la pista ciclabile sorta sul tracciato dell’ex ferrovia nell’imperiese. Ancora da definire invece i dettagli delle altre due tappe: in un primo tempo era circolata l’ipotesi che la carovana sarebbe ripartita da Savona per dirigersi a Genova, ma è più probabile che il Giro riparta non dal capoluogo ma dal ponente.
L’unico ostacolo riguarda i soldi necessari a coprire i costi, che ammonterebbero a circa 100 mila euro. Adesso bisognerà capire se ci sarà una “associazione temporanea di comuni” con la partenza per esempio da Andora e la carovana che attraverserà Alassio e Albenga prima di dirigersi verso l’entroterra e poi ritornare sulla via Aurelia e dirigersi verso Genova, oppure se uno dei comuni del ponente savonese investirà pesantemente per accaparrarsi l’esclusiva della partenza.
Proprio per questo si è tenuto ieri nel comune di Albenga, nella sala degli Stucchi, un incontro riservato “interlocutorio” con gli assessori regionali Rossi e Berlangieri, il vice sindaco di Albenga con delega allo sport Riccardo Tomatis, il sindaco di Alassio Enzo Canepa e quello di Laigueglia Franco Maglione: sul tavolo la possibile adesione della città di Albenga come partenza della seconda tappa ligure.
L’arrivo sarà a Genova e il capoluogo tornerà così ad ospitare il Giro dopo la partenza davanti al monumento dei Mille nel 2011. La partenza della terza tappa “ligure”, il giorno successivo, dovrebbe avvenire dal Tigullio. Chiavari e Rapallo sono in lizza per ospitare la ripartenza della carovana, ed anche qui è una questione di euro: chi offrirà le garanzie per coprire i costi si aggiudicherà tappa e maglia rosa.