Savona. Il ritorno del guerriero. Giocatore con buona tecnica individuale ma che unisce a ciò anche la voglia di non mollare mai, Carmine Giorgione, torna a casa.
E’ egli stesso a definire così Savona dopo la firma del contratto avvenuta nei giorni scorsi e che ha riportato al “Bacigalupo” un giocatore che in Seconda Divisione aveva contribuito alla salvezza.
Beneventano, classe 91’ ma con tante esperienze già alle spalle, Giorgione torna a Savona dopo aver giocato nelle fila del PGS Kissamikos, serie B greca per una stagione insieme a quel Giovanni Kean che arriva sotto la Torretta in compagnia del calciatore sannita.
“Avevo offerte dall’estero – esordisce Giorgione – Mi aveva cercato lo Slavia Sofia, serie A bulgara, e l’Halmstaad in Svezia.Ottime offerte (in Bulgaria sono stato 15 giorni per conoscere l’ambiente e mi aveva fatto un’ottima impressione) ma quando Corda mi ha chiamato non ho esitato un attimo – ammette – Savona per me è come una seconda casa e tornare qui per me è il massimo”.
Un ritorno a Savona che è stato subito gradito dalla tifoseria che, nell’anno della Seconda Divisione, aveva apprezzato il giocatore campano per le sue qualità e per l’impegno messo in campo: “I tifosi sono preoccupati per le tante partenze di giocatori di grande spessore ma devono stare tranquilli. La garanzia è Ninni Corda. Lui è esperto a costruire squadre competivi, combattive e che non mollano mai. E saremo anche noi così”, dice senza paura Giorgione.
Presto per darsi obiettivi anche se sperare in un campionato come quello concluso sembra, ad ora, utopistico: “Il 24 partiamo per il ritiro ma, con buona probabilità, non avremo ancora la rosa al completo – dice Giorgione – Dopo una stagione esaltante come quella scorsa, sarà un anno complicato ma non ho paura, sono pronto a prendermi le mie responsabilità. Sono tornato anche per quello”.
Responsabilità che potrebbero comportare un ruolo strategico per il giocatore che, dopo 2 anni, torna a Savona con una maggiore esperienza. E il ragazzo che arriva dalla terra del popolo che umiliò i Romani alle “forche caudine” non si tira indietro: “Non avrei paura a prendere la fascia da capitano – dice con la fierezza tipica del ragazzo del Sud – Io ci metto sempre la faccia nelle cose che faccio”.
Fascia da capitano che, in effetti, potrebbe non essere un’ipotesi remota.
In caso di partenza anche di Quintavalla, il capitano della scorsa stagione, potrebbe non essere azzardato dare la fascia al centrocampista.
Solo Demartis e Marconi, se dovessero rimanere, potrebbero accampare richieste in tal senso facendo valere l’anzianità di servizio alla causa biancoblù: “Non avrei problemi, ribadisce, conosco già 4/5 giocatori e non ci sarebbero problemi”.
Tra i giocatori con i quali il centrocampista ha già militato c’è Giovanni Kean, compagno di squadra da due stagione, prima ad Asti e poi a Creata.
I due, addirittura, nell’ottobre del 2013 richiamarono l’attenzione di Sky che dedicò un servizio ai due emigranti paragonandoli alla coppia Balotelli e El Shaarawy. Per le creste ma non solo viste le posizioni in campo dei due: “Kean? E’ un attaccante forte fisicamente, un bel “trattore” – spiega Giorgione – È giovane (n.b. ha solo 20 anni essendo nato a Capodanno del 2005) e dovrà avere la possibilità di crescere ma con Corda non ci sono dubbi che riuscirà a farlo”, conclude.