Savona. Scoppia la polemica nei confronti del presidente Dellepiane. A poche ore dall’addio di Ninni Corda – in realtà la rescissione sarà ratificata solo nel cda della società savonese in programma lunedì sera – i tifosi si dividono.
Sulla biglietteria dello stadio “Bacigalupo” sono comparse scritte gravemente ingiuriose nei confronti del numero uno biancoblu e il dibattito si accende.
Ignota, ovviamente, la mano dell’autore degli insulti ma la colpa che, eufemisticamente, i “writers” “rimproverano” al massimo dirigente è quella di non aver voluto trattenere gli autori del “sogno” serie B.
I tifosi, però, non sono tutti d’accordo nella posizione da prendere nei confronti della società.
Se qualcuno è deciso nel voler contestare l’operato del cavaliere imputandogli di non investire nella squadra e di non amare i colori biancoblù, altri provano ad essere “realistici”.
I secondi ricordano ai “colleghi” del tifo che nel calcio odierno molte squadre blasonate stanno scomparendo – vedasi Padova e Siena.
Inoltre, affermano, prima della gestione Dellepiane gli avversari del Savona si chiamavano Pontedecimo, FoCe Vara e che, sotto quella che viene definita ironicamente “terribile” presidenza DP & C., le squadre arrivate al “Bacigalupo” si chiamano Vicenza, Como e Cremonese.
Il clima, insomma, si scalda in attesa che nelle prossime ore la società indichi la linea programmatica da seguire per l’immediato futuro a partire dalla scelta del tecnico. Sempre in pole position sembra essere Arturo Di Napoli ma non si escludono sorprese.
Per ora la risposta della società, per bocca dell’addetto al marketing Andrea Testa si limita ad un laconico ma chiaro: “Ci rimane tutto il campionato quale promemoria per chi è capace di parlare verso chi fa”.
Insomma, saranno i fatti a dire chi ha ragione, il messaggio che traspare dalle parole del dirigente savonese.