Savona. Metà agosto, il clima è ancora vacanziero e nel mondo dello sport l’agonismo pare lontano, lasciando spazio a partitelle tra amici nei campetti di calcetto o di beach volley. La nuova stagione, però, è dietro l’angolo: nascono i gironi, escono i calendari. C’è chi inizia già la preparazione. Le squadre si ricompattano, presto si tornerà a fare sul serio.
Si riparte e le difficoltà sono sempre le stesse, acuite con il passare degli anni. Impianti vetusti e inadeguati, sempre meno dirigenti disposti a sacrificarsi con passione, crisi di vocazioni tra i giovani. La voglia di faticare, difendere i colori del proprio paese e resistere alle difficoltà per ritagliarsi uno spicchio di gloria e qualche soddisfazione personale è un pregio sempre più raro.
Il contesto economico è tutt’altro che florido e non aiuta a pensare in grande, anzi. Il pensiero principale è sopravvivere, poter continuare a portare avanti la propria attività. A Savona e provincia stiamo vivendo un’estate decisamente povera. Il panorama degli eventi sportivi non è mai stato così scarno. L’aspetto più eclatante è stato il crollo dei tornei estivi di calcio. Sono scomparsi i vari “Malco”, “Ninja Pizza”, “Zerlotin”, solo per citarne alcuni. Le squadre non riescono più a trovare sponsor per pagarsi le spese.
Presto si ripartirà con la nuova annata sportiva: le certezze sono comunque tante, le novità poche. Analizziamo il panorama degli sport di squadra. In ambito calcistico Savona si trova ad eccellere con i biancoblù in Prima Divisione, la terza serie italiana. Non accadeva da 39 anni. Anche il Vado sale di un gradino e fa ritorno in Serie D. Considerato che in un paio di anni le squadre che militano tra la Serie A e la D si sono ridotte del 5% passando da 287 a 273, farne parte è ancor più motivo d’orgoglio.
Le savonesi saranno tre in Eccellenza, sette in Promozione, nove in Prima Categoria. Sono traguardi che contrastano con la crisi che colpisce la base. Al di sotto resta poco o nulla. Il girone AB di Seconda Categoria, così come i genovesi C e D, sarà ridotto a 15 squadre, per permettere di creare la Terza Categoria, a fatica. Sarà l’ultimo anno che esisterà in Liguria?
I campionati giovanili saranno ancora tanti e partecipati, anche se lontani dai numeri di un paio di decenni fa. I bambini, dalle nostre parti, prediligono sempre il pallone tra i tanti sport; tuttavia i calciatori in erba sono sempre meno, dato che il calo delle nascite in atto da cinquant’anni ha ridotto l’esercito di possibili praticanti.
In campo femminile non ci sono ancora dati ufficiali, ma il recente campionato di C regionale a sole otto squadre difficilmente potrà essere rivitalizzato. Il calcio a 5 è in crisi nera. L’Albissola è già uscito di scena e in Serie C resta solamente il Priamar. La Serie D sarà ancora più misera dello scorso anno.
Nel basket, approfittando di una crisi sempre più diffusa che ha fatto crollare il numero delle squadre iscritte ai tornei nazionali, Cestistica Savonese e Pool 2000 Loano hanno potuto beneficiare del ripescaggio. Le biancoverdi giocheranno ancora la Serie A3, i biancoverdi tornano in Divisione Nazionale C. Anche in questo caso, se la punta dell’iceberg luccica, la base si sta sciogliendo. In Serie C c’è il Vado, mentre in D ha rinunciato l’Albenga e, almeno per il momento, non ci sono savonesi. Sempre più ridotti i numeri e il livello della Promozione così come quelli della C femminile, che sarà ancora in formato “mini”.
Nel mondo della pallavolo la Liguria ha un peso specifico bassissimo, complice la scomparsa della Pallavolo Genova. Nel ponente non ci sono squadre che militano nelle categorie nazionali, dato che il Sabazia ha rinunciato alla Serie B2. Le savonesi che giocheranno in Serie C e in Serie D saranno tredici, ma non ci sono progetti che possano far pensare ad un salto al livello superiore, per far rivivere le emozioni regalate da Albisola e Sabazia negli ultimi quindici anni.
Il comitato regionale ha provato ad indire nuovamente la Coppa Liguria, annullata lo scorso anno per carenza di partecipanti. Vedremo se giungeranno segnali di ripresa. L’attività di minivolley, molto viva, può spingere ad una crescita la base, dato che i tornei di Prima, Seconda e Terza Divisione non hanno più gli organici ricchi di un tempo.
La pallanuoto può contare sulla solidità della Rari Nantes Savona. Un settore giovanile florido e una squadra che sa sempre ben figurare in Serie A1, seppur ridimensionata. Non ci sono però, all’orizzonte, possibilità di crescita del movimento o nascite di nuove realtà. In ambito femminile nel Savonese non si gioca. In compenso, la società biancorossa è sempre leader in Italia nel nuoto sincronizzato, disciplina che in molte città d’Italia è assente.
Il Savona Hockey Club deve fare i conti con la cronica assenza di una struttura in città. Tuttavia la società biancoverde riesce ad eccellere ed è stata promossa in Serie A2 su prato e Serie A indoor. Quest’anno, quindi, niente derby con il Liguria, ma la città della Torretta tornerà ad essere rappresentata in campo nazionale.
Seppur costretto a rinunciare al campionato federale per l’inadeguatezza dell’impianto di Zinola, lo Skating Club Savona porta il nome della città nell’hockey in line, nel torneo Uisp.
Mentre certe discipline nella nostra provincia sono ormai solamente un ricordo lontano, come per esempio la pallamano, molte altre resistono, grazie alla solida passione di giocatori e dirigenti. E’ il caso del rugby, che può contare sul Savona della palla ovale che ha disputato un’ottima stagione e che ha pure il team femminile, o del football americano, con i Pirates Savona che fanno scuola e hanno anche la formazione di flag football a Loano.
Resiste la passione per le bocce, specialità volo, che nel recente passato ha visto in Serie B la Cengese ed ora Carcare e Vadese. In attesa dei nuovi campionati, c’è la certezza che nel Savonese le realtà consolidate sono tante. Una passione che tocca tanti paesi, anche dell’entroterra.
Sono numerose le ragazze dedite alla ginnastica, in particolare ritmica e artistica. Entrambe propongono campionati a squadre e nell’artistica la Fratellanza Savonese è al vertice, avendo fatto ritorno nella massima serie.
Quest’anno, per la prima volta, nella Serie D1 di tennistavolo saranno rappresentate quattro diverse società savonesi: segnale importante per uno sport che sta dando segnali di crescita. Ben più numerose le formazioni che partecipano ai campionati di tennis, una disciplina che, a livello locale, appassiona spesso più per le competizioni a squadre che per i tornei individuali.
La pallapugno, a meno di una difficile inversione di tendenza, pare destinata a diventare uno sport in via d’estinzione, come il badminton. Mentre lo scorso anno in Serie A militava la Don Dagnino, quest’estate non ci sono savonesi nella massima categoria e si contano solamente cinque formazioni tra Serie B, C1 e C2.
Non si può dimenticare il biliardo che, nelle sue varie specialità, muove in provincia di Savona un esercito di appassionati. Anche se, pure in questo contesto, nei vari bar si vedono sempre meno tavoli, spesso sostituiti da più redditizie slot machines.
Metà agosto, il Savona di calcio è già sceso in campo per la Coppa Italia; tra tre settimane toccherà ad altre squadre. Per altri sport i primi impegni ufficiali sono programmati a settembre; altre formazioni ancora dovranno attendere ottobre.
Passione e interesse della gente non saranno più quelli di un tempo, ma sui campi, nei palasport, nelle piscine della provincia, anche quest’anno, saranno in tanti, giovani e meno giovani, a darsi battaglia per un gol, un set, un punto. Solamente con la passione autentica potranno cercare di essere più forti degli avversari, ma soprattutto più forti della crisi economica.