Albenga. Una malattia che lo tormentava da circa un anno, andando ad aggiungersi alla sindrome di Down da cui era affetto. E così, alla fine, Luca Basso, 26 anni, è volato in cielo: si è spento ieri sera all’ospedale Santa Corona, dove era stato portato d’urgenza in seguito a un malore.
Un piccolo grande uomo, Luca, come lo definisce un amico nel salutarlo su Facebook. Il giovane era molto noto non solo per via del proprio carattere solare e sempre allegro, ma anche per via della propria militanza nella squadra di pallapugno creata qualche anno fa dalla sezione ingauna dell’Adso (Associazione Down Savona Onlus). E uno dei primi a ricordarlo è stato proprio il suo allenatore, Andrea Bronda: “Luca ci mancherai con quella risata contagiosa, con quella voglia di fare e di vivere. Mi hai insegnato molto in questi anni, ti voglio ricordare e tenere nel mio cuore”.
L’ultimo ricordo di Bronda è legato a un episodio recente, un incontro 20 giorni fa ad una festa: “Mi hai visto e ci siamo abbracciati, e tu sorridendo mi hai mimato il gesto della battuta della pallapugno. Tutti noi dobbiamo imparare da persone come te a vivere e rispettare gli altri. Mi mancherai, un brutto male ha vinto sul corpo ma non nel tuo spirito che restera sempre con i tuoi genitori e di chi ti ha voluto e vuole bene”.
“Un angelo volato in cielo”, lo ricorda invece Eraldo Ciangherotti. E come lui tanti nel comprensorio ingauno saranno presenti, insieme a papà Renato, mamma Geppina e la sorella Manuela al funerale del ragazzo, previsto per domani alle ore 16 presso la parrocchia dell’Assunta di Leca. Attorno ai familiari si stringerà anche il mondo del volontariato legato alla sindrome di down: Luca e i suoi erano infatti molto attivi all’interno dell’Adso.
“Sono persone come lui che ti danno la forza di combattere, perché insieme ai loro fantastici genitori combattono dal primo istante di vita”, rimarca ancora Bronda. Con una punta di amarezza: “Quanta ignoranza in materia però che c’é ancora, che rabbia. Sono stato fortunato ad averlo conosciuto e a conoscere ragazzi come lui e genitori forti e determinati come quelli dell’Associazione genitori ragazzi down di Savona. Mi sento come avessi perso un fratello… Ciao Grande Amico Luca, un giorno ci rivedremo”.