Albenga. È a Lanzada, in Lombardia, nella splendida cornice della Val Malenco, che va in scena la quinta prova del campionato italiano trial outdoor, il Cito.
Dodici le zone controllate da ripetersi due volte per i più grandi, compresi i big della specialità, al pomeriggio. Sei invece, al mattino, per gli Juniores, da ripetersi per tre volte.
Belle e molto selettive le prove, caratterizzate da un fitto sottobosco reso viscido dalle piogge che non hanno mai dato tregua in questa estate bislacca. Pietre scivolose e radici erano sempre lì per trarre in inganno i giovani piloti, che senza cedere mai alla fatica hanno portato a termine questa bellissima giornata di sport, forse la più dura fino ad ora disputata.
Spiccano in più categorie i giovani centauri albenganesi, che quest’anno, quasi in sordina, hanno iniziato quest’avventura. Timidi, silenziosi in punta di piedi, si sono affacciati senza presunzione alcuna al massimo campionato nazionale, diventandone subito protagonisti.
Nella Juniores E troviamo Edoardo Brusatin, 10 anni, su monomarcia Gas Gas, che dopo una gara sul filo del rasoio, senza mai perdere concentrazione, finisce in seconda posizione per sole tre penalità di scarto.
Passando alla Juniores D troviamo il giovane Dario Doglio, 10 anni, su Gas Gas anch’egli, giunto secondo con appena 7 penalità di scarto, autore di una gara in salita, dopo alcuni errori nel primo giro, ma senza mai perdere concentrazione e grinta.
È nella Juniores C che troviamo il terzo ingauno, il piu grande della squadra albenganese, Andrea Moretto, 14 anni. In sella alla sua Gas Gas giunge secondo per sole 7 penalità. Sotto la guida di papà Enrico, con grande determinazione ed orgoglio, ha portato a termine una gara quasi impeccabile.
Questi i tre alfieri del Motoclub Albenga, che portano sempre alto il nome della loro città su ogni terreno dove si trovano a gareggiare, con grande orgoglio e spirito di sacrificio, caratterizzando ogni competizione con la loro umiltà e sportività, per la loro gioia, quella di papà e mamma, di tutto lo staff e, ai augurano, quella della loro città.