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Di Napoli è chiaro: “Col Santarcangelo cattiveria e concentrazione. L’albero di Natale è pieno…”

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Savona. La svolta passa per la partita col Santarcangelo. Lo sanno bene i tifosi, lo sa bene mister Arturo Di Napoli.

Domani, quando alle ore 14.30 il direttore di gara fischierà l’inizio della partita con il Santarcangelo, i giocatori dovranno essere consapevoli che non si può più regalare niente agli avversari per non impantanarsi forse in modo irreparabile nelle zone paludose della classifica.

Alla vigilia della partita – si torna a giocare di domenica – mister Arturo Di Napoli nella conferenza stampa ha rimarcato quella che dovrà essere la “testa” dei suoi giocatori.

“Dobbiamo affrontare la partita con cattiveria, concentrazione ed attenzione – dichiara il tecnico – Come contro l’Ascoli. I colpi di tacco non servono, dobbiamo giocare col cuore. Per rispetto verso chi ci segue. Perchè il Bacigalupo deve diventare il nostro fortino. Perchè è fondamentale mantenere la categoria. Perchè dobbiamo dare continuità a ciò che abbiamo iniziato a Pontedera”.

L’allenatore, poi, sulle ultime direzioni arbitrali si esprime così: “Gli arbitraggi non possono essere un alibi. Certo non siamo stati fortunati: se avessimo 10, 11 punti sarebbe il giusto. Per qualche decisione rimane il rammarico. Ma l’inerzia la deve dare la squadra: abbiamo regalato troppo e questo non è certo colpa degli arbitri. L’albero di Natale, ormai, è pieno. Dobbiamo tirar fuori noi qualcosa in più, rispettare il patto di inizo anno in cui ci siamo detti che sempre venderemo cara la pelle. Tirar fuori una grande prestazione e ottenere una vittoria che sarebbe di fondamentale importanza”.

“Io mi assumo la responsabilità di tutte le scelte. E’ giusto che sia così. Ma nessuno può essere completamente esente da colpe. Tutti devono rendere al massimo delle loro possibilità, non ci sono alibi, non serve essere permalosi. Il campo parla chiaro. E’ il momento delle risposte. Due o tre punti in più ce li può dare la società, sempre presente, i tifosi, lo staff medico, un punto in più il magazziniere, i collaboratori, ma poi siamo noi a dover dimostrare di saper far bene e ciascuno deve prendersi la sua parte di responsabilità”.

“Difficile ipotizzare in questo momento un cambiamento di modulo. Abbiamo assenze soprattutto fra i terzini. Il Santarcangelo è una squadra tosta, ben organizzata, forte nelle ripartenze. Mi preoccupa più questa partita che non la precedente con l’Ascoli. Sbagliamo se pensiamo di essere più bravi: vincerà che avrà più voglia, la cattiveria giusta. Più fame”.

“La condizione è aumentata. Dobbiamo tenere alta la concentrazione per 97′. Dobbiamo essere bravi a gestire la tensione e la paura di sciupare nel finale quanto di buono facciamo durante la partita. Ripeto, questo è soprattutto il momento delle risposte”


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