Savona. L’A.I.C. di Damiano Tommasi ha detto stop! Domenica la Lega Pro non scenderà in campo per la prima giornata del campionato 2013 – 14. Se la decisione fosse confermata – e in Italia spesso lo sciopero è un modo per costringere a trattare – salterebbe il ritorno al “Bacigalupo” per il Savona dopo 39 anni per l’esordio contro l’Albinoleffe.
Il “casus belli” è arcinoto agli addetti ai lavori ovvero la normativa che premia – in denaro – i club che fanno giocare i giovani tenendo conto dell’età media dei calciatori a tabellino.
Per i calciatori una decisione inaccettabile anche se dalla Lega continuano a far presente che si tratta di una possibilità e non di un obbligo, quello di schierare i giovani. Ma con la crisi e con l’assenza di retrocessioni dalla Prima, quale società rinuncerà ad un bel gruzzolo per far giocare giocatori navigati? Poche, sicuramente.
E, allora, lo sciopero annunciato con un comunicato dell’A.I.C.. Minaccia per alzare l’asticella o decisione irrevocabile? Solo nei prossimi giorni si conoscerà la verità.
Il Comunicato del presidente dell’A.I.C., Damiano Tommasi:
”A seguito della riunione odierna l’AIC, stante il mancato accordo con la Lega Pro sui criteri distributivi delle risorse collegate all’utilizzo dei giovani, comunica che i calciatori di Lega Pro non scenderanno in campo in occasione delle gare programmate il prossimo fine settimana per la prima giornata del campionato 2013/14″.
Tommasi spiega poi i motivi di tale sciopero: “La norma che vorrebbe imporre una determinata età media complessiva per chi scende in campo – quale vincolo d’accesso ad una parte delle risorse – presenta chiari profili di illegittimità, crea discriminazioni nei confronti dei calciatori e false aspettative sui giovani, impoverendo il livello tecnico della categoria a discapito dello spettacolo e della MERITOCRAZIA”.
“L’AIC confida ad ogni modo nella possibilità di condividere una norma che, anche nel rispetto degli impegni precedentemente assunti, faccia scendere in campo chi merita, permettendo una corretta politica di valorizzazione dei giovani e la regolare ripresa del campionato”.