Vado Ligure. Battuta d’arresto casalinga per il Vado che, al “Chittolina”, subisce la rimonta del Chieri e perde, così, per 2-1 l’anticipo del sabato del girone A di Serie D.
Il match, tuttavia, era iniziato bene per i rossoblù. Al 2°, infatti, Mair viene steso in area e dagli undici metri Sancinito realizza il vantaggio vadese. Al 15° il Vado si rende di nuovo pericoloso con un tiro-cross di Mair che nessun altro rossoblù riesce, però, a deviare in rete.
Al 21° arriva, inatteso, il pari degli ospiti, quando sugli sviluppi di un calcio piazzato una trattenuta in area di Kean viene punita con la massima punizione. Dal dischetto Miello insacca l’1 a 1. Dopodiché, la gara, complice un fastidioso vento, prosegue fino al 45° senza grosse emozioni.
Nella ripresa, al 14°, il Vado crea un pericolo con Chiarabini che, direttamente dalla bandierina del corner, costringe Tunno ad un intervento non facile. Così, 2′ più tardi, arriva la beffa. A seguito di una ripartenza, il neo entrato Semioli, dalla sinistra, pesca in area Miello che, di testa, realizza una doppietta.
I piemontesi si difendono bene, ma intorno alla mezz’ora rimangono in dieci uomini per l’espulsione di Miello, reo di un intervento ai danni di Venneri. I rossoblù provano a forzare i tempi e Chiarabini va due volte al tiro nel giro di pochi minuti, ma Tunno non si fa sorprendere. Nel finale ci prova anche Sancinito dal limite. La sua conclusione, però, termina a lato.
Così, dopo 3′ di recupero, arriva il triplice fischio di chiusura dell’arbitro a sancire il successo degli ospiti. Per il Vado è la terza sconfitta stagionale.
I vadesi allenati da Buttu si sono schierati con Lucia, Labate, Cafferata (s.t. 21° Canu), Sancinito, Venneri, Molinari, Chiarabini, Bianchi, Kean Dossé (s.t. 8° Puddu), Mair, Jawo (s.t. 28° Mura).
Il Chieri di mister Zichella ha giocato con Tunno, Spera, Pautassi, Benedetto, Prizio, Barbaro, Colombo, Panepinto, Valenti, Pasquero (s.t. 13° Semioli), Miello.
Ha arbitrato Michele Ruggiero della sezione di Roma 1, coadiuvato da Fabio Bocca di Lucca e Alessio Gini di Pontedera.