Loano. Il serpentone colorato dei runners è partito dal Malpasso di Varigotti alle 9,30 esatte. Magliette di ogni tinta, in rappresentanza di decine e decine di società sportive differenti, i palloncini dei pacemaker. E un pensiero rivolto a Genova, con alcuni podisti in gara con la maglietta “La solidarietà è più travolgente del fango”. La RunRivieraRun, anche quest’anno, oltre che un evento sportivo è stata una festa, per tutti.
Poco meno di un migliaio i partenti, a testimonianza delle potenzialità di un evento che, giunto appena alla sua terza edizione, appassiona e coinvolge sempre più. Lo scorso anno giunsero al traguardo in 887, due anni fa in 575.
“Tutti al traguardo, tutti vincitori” è il motto della gara. Un motto che valeva per molti, ma non per tutti. Tanti, infatti, hanno corso con l’occhio al cronometro, decisi a realizzare il primato personale o a battere i consueti avversari. Un campo partenti molto eterogeneo, che andava da chi puntava al successo finale fino a chi aveva come unico obiettivo tagliare il traguardo.
La perfetta organizzazione della OroArgento Group e dell’Atletica Run Finale Ligure, con la collaborazione delle forze dell’ordine, ha permesso a tutti i concorrenti di gareggiare su una via Aurelia eccezionalmente sgombra dal traffico automobilistico. La competizione si è svolta in condizioni climatiche ideali: temperatura fresca, qualche sporadico raggio di sole. In alcuni tratti si è levato un filo di vento, ma non ha disturbato i podisti.
Tantissime le persone che hanno assistito alla gara a bordo strada, spettacolo nello spettacolo, applaudendo ed incitando gli atleti, sia i primi che quelli che chiudevano il gruppo. In particolare, nei centri abitati: Varigotti, Finalpia, Finalborgo, Finalmarina, Borgio, Pietra Ligure e Loano. Anche quest’anno il tifo più caldo si è sentito a Finalborgo dove i runners hanno attraversato il centro storico tra due ali di folla festanti.
Sul percorso, omologato Fidal, di 21,097 km si sono distiti gli atleti africani. Quest’anno la lotta per il primato è stata molto appassionante, con un gruppetto di quattro podisti che sono scesi sono il precedente record della corsa.
Una competizione serrata che ha visto primeggiare Julius Kipngetich Bono, keniota dell’Atletica Recanati in 1 ora e 5 minuti netti. Seconda posizione per Lahcen Mokraji, marocchino del Gruppo Città di Genova, distanziato di 28″. Terzo, a 34″ dal vincitore, Josphat Kimutai Koech, keniota della Servizi Atletica Futura Roma.
Quarto è arrivato Yassine Kabbouri (Atletica Gran Sasso) in 1h05’51″, quinto Mehdi Khelifi (Amatori Acquaviva) in 1h08’42″, sesto Matteo Pezzana (Atletica Vercelli) in 1h10’49″, settimo Ridha Ben Lazhar Chihaoui (Cambiaso Risso Running Team) in 1h12’44″, ottavo Luca Campanella (Cambiaso Risso Running Team) in 1h12’52″, nono Bruno Giraudo (Cambiaso Risso Running Team) in 1h14’24″, decimo Agostino Lanzo (Vittorio Alfieri Asti) in 1h15’43″, undicesimo Alessandro Ferrua (Albenga Runners) in 1h16’00″, dodicesimo Loris Tourn (libero) in 1h16’11″.
In campo femminile, resiste il record realizzato un anno fa da Elena Romagnolo (1 ora 14’18″). La vittoria è andata a Claudette Mukasakindi, ruandese dell’Atletica 2005, in 1 ora 18’29″. Alle sue spalle il vuoto: seconda Joyce Muthoni Kagume, keniota della Marathon Club Imperia, ottima seconda ma staccata di ben 6’37″ dalla vincitrice. Ha preceduto allo sprint, per un solo secondo, Marta Bertamino, italiana della Cambiaso Risso Running Team Genova.
Quarta Federica Collino (Atletica Valpellice) in 1h27’03″, quinta Sonia Cassiano (Cambiaso Risso Running Team) in 1h29’30″, sesta Maria Gullino (Atletica Saluzzo) in 1h30’34″, settima Sara Di Vincenzo (Atletica Cafasse) in 1h32’05″, ottava Franca Cagnotti (Atletica Fossano) in 1h32’35″, nona Barbara De Angelis (libera) in 1h33’22″, decima Gabriella Gallo (Sport & Sportivi) in 1h33’25″, undicesima Emanuela Maria Sciolla (Cral Società Reale Mutua Ass.) in 1h33’34″, dodicesima Monia Marchetti (Atletica Pavese) in 1h33’38″, tredicesima Nicoletta Pagliero (Atletica Cogne) in 1h33’58″, quattordicesima Luisa Cariello (Alpini Trofarello) in 1h34’09″.