Savona. Domenica 2 novembre 2014 sul campo “Ruffinengo” di Legino si è svolta nel pomeriggio alle ore 14,30 la partita valida per il campionato Allievi nazionali girone A (1998) tra il Savona Fbc guidato da mister Danilo Napoli e la Lucchese Libertas di Luca Guerra. Per la cronaca hanno vinto i toscani per 5 a 4, al termine di una partita maschia e combattuta, dove ci sono stati scontri al limite del regolamento ed onestamente l’arbitro non è sembrato sempre, a detta dei contendenti, all’altezza della situazione.
Sorvolando sul match, che pur ha riservato scorci di bel gioco ed emozioni a non finire, per quanto mi concerne, vista la mia militanza “attiva” fra le fila rossonere nelle vesti di coordinatore generale, ho colto l’occasione per intervistare il dirigente accompagnatore storico delle giovanili della Lucchese Graziano Puggioni, classe 1939 (gli ultimi 14 anni ininterrotti passati a seguire le sorti delle giovani “pantere”), e grazie al suo prezioso contributo testare quale sia lo stato di salute di uno dei vivai più produttivi dell’intero panorama giovanile nazionale.
Carissimo Puggioni, prima di entrare nel vivo delle questioni che con il suo aiuto vorrei dirimere, vorrebbe commentare quale impatto abbia avuto l’arrivo di un grande personaggio come Giovanni Galli nell’assetto gestionale societario della Lucchese?
E’ innegabile che ci sia stato un ritorno d’immagine fortemente positivo. Galli del resto oltre ad lavorare a livello delle prime squadre (vedi operazioni del tipo Montolivo dall’Atalanta alla Fiorentina via Pantaleo Corvino) ha sempre dimostrato forte attenzione nei riguardi del settore giovanile ovunque abbia svolto compiti tecnici.
Come ritiene che si muoverà per far ritornare le “pantere” ai primi posti fra i vivai nostrani?
Ritengo che partirà dalla valorizzazione del territorio. La “Lucchesia” infatti ha dato nel tempo frutti di valore e presto ricomincerà sotto la sua guida a rioffrirne. Già in giugno, quando ancora non vi era sentore della discesa in campo, Giovanni aveva presenziato ad un bellissimo evento locale?
Può raccontarci quanto è accaduto?
Si è trattato di una festa davvero ben riuscita denominata “l’Oscar del calcio provinciale” ed è organizzata da Atuttocampolive e dalla delegazione FIGC di Lucca per celebrare la stagione 2013-2014 del calcio provinciale. Fra i tanti gli ospiti che hanno dato spessore alla festa c’era perlappunto Giovanni Galli un personaggio che non ha bisogno di presentazioni per i suoi tanti pregi, uno che ha vinto tutto in carriera e che ha voluto conoscere da vicino la manifestazione. Con lui erano presenti, oltre a Giorgio Merlini, altri dirigenti federali come il vice-presidente regionale della Lnd Bruno Perniconi, il consigliere regionale Stefano Riccomi, Franco Dinelli, Marco Teglia e Daniele De Falco. Sul palco anche tre ragazzi, espressione del calcio lucchese, che sono arrivati al professionismo, come Massimiliano Mei, Matteo Ricci e Diego Frugoli. Otto le squadre premiate: Juniores regionale: Real Forte Querceta; Allievi A: Pietrasanta Marina; Allievi B regionali: Tau Calcio; Allievi B Lucca: Lido di Camaiore; Giovanissimi A: Lucchese; Giovanissimi B girone A: Cgc Capezzano Pianore; Giovanissimi B girone B: Tau Calcio Altopascio; Esordienti: Folgore Segromigno. Riconoscimenti anche per i capocannonieri: Gioele Pierini (Pietrasanta Marina), Mauro Costalli (Lucchese), Samuele Bertoni (Barga), Mattia Morelli (Cgc Capezzano Pianore) e Tommaso Biagi (Tau Calcio Altopascio). Oltre alla consegna del premio “Alessandro Bianchi”, tra i tanti dirigenti che si sono distinti, Massimo Cerbai e Paolo Bosi, rispettivamente presidente e direttore sportivo del San Michele Cattolica Virtus, hanno ricevuto il premio «Super Società Toscana.
Cosa ci dice del “terremoto di luglio” in casa Lucchese e soprattutto quali ripercussioni ha avuto sul settore giovanile?
Mentre Russo e Rosadini erano impegnati a Milano nell’intavolare trattative per allestire la rosa a disposizione di mister Pagliuca, che doveva iniziare a Coreglia il ritiro precampionato, l’ex presidente Nicola Giannecchini, il 1° luglio si è dimesso da consigliere e da vicepresidente, per divergenze di vedute con Andrea Bacci, comunicando la sua decisione a mezzo Facebook. Un brutto colpo che però credo sia stato riassorbito senza che si siano determinati effetti negativi sui ragazzi.
Quali compiti riveste il fratello di Gianluca Pessotto nell’organico societario?
In estate è arrivato finalmente il tempo per un passaggio di ruolo di Vanni. Da allenatore delle giovanili rossonere ne è divenuto infatti il direttore sportivo del settore, un nuovo e prestigioso incarico per lui che è ormai da una vita alla Lucchese: prima come giocatore poi come allenatore delle formazioni junior. Pessotto è andato a affiancare Antonio Paolini che è rimasto come responsabile, mentre Augusto Rotolo ha continuato a sviluppare la scuola calcio. All’orizzonte anche ulteriori accordi con alcune società lucchesi.
State creando rapporti di collaborazione con le società “minori” della vostra zona?
A conti fatti dovrebbero essere almeno 4-5 le squadre del territorio che già da questa stagione daranno vita a rapporti stretti con la Lucchese. Di certo ci sono già il Pieve San Paolo, San Donato e Fornaci. Speriamo che a breve anche Atletico Lucca, Tau Calcio Altopascio e Folgor Marlia e Valle di Ottavo possano entrare a far parte del nostro ambizioso programma.
Impianti sportivi, logistica e servizi: un trend in progress o problematiche da risolvere?
Il direttore generale Antonio Paolini è molto attento e concentrato ad ottenere un livello organizzativo di prim’ordine. L’amministrazione comunale oltre al “Porta Elisa” uno degli stadi più belli d’italia ci ha messo a disposizione i campi di località Acquedotto di S.Quirico Monte presso il Serchio, quelli del “Saltocchio” ed il cosidetto “al Giannotti”. Attraverso l’acquisto recente di 2/3 pulmini nuovi garantiamo il traporto quotidiano gratuito ai giovani calciatori coprendo le tre direttrici principali fuori provincia: Pisa, Viareggio e Garfagnana. Le soddisfazioni sul campo fanno il paio con quelle derivanti della crescita di tutto il movimento su cui la società sta puntando con diverse iniziative. La Lucchese, inoltre, grazie alla competenza dei collaboratori tecnici Marco Franchi e Fabio Pallari e del promoter Augusto Rotolo ha avviato un’attività di scouting in grado di monitorare il movimento calcistico giovanile regionale. Una delegazione di istruttori e dirigenti rossoneri a breve andrà nuovamente a far visita al centro sportivo di Vinovo, quartier generale della Juventus Club, per dare seguito a quel rapporto di amicizia instaurato di recente con il club campione d’Italia e attingere così elementi e metodologie in grado di migliorare la qualità del proprio lavoro. L’obiettivo è quello di puntare in maniera sempre più concreta allo sviluppo del settore giovanile anche attraverso lo spirito di collaborazione con realtà tradizionalmente più affermate a livello nazionale e dalle quali quindi imparare sotto tutti gli aspetti.
A proposito di scouting, come ho potuto constatare esaminando la distinta odierna, diversi giocatori provengono addirittura da fuori regione: come li alloggiate?
Per una società professionistica di Lega Pro è inevitabile dover allargare i propri ambiti di pescaggio nella speranza di coltivare talenti. Abbiamo aperto così una decina di future promesse provenienti dal Centro-Sud ed alcuni stranieri, ospitandoli in confortevoli appartamenti visto che abbiamo dismesso la classica sede del convitto.
Tra protagonisti del passato e top-player del presente: chi ha lasciato una traccia e chi la lascerà nella storia della mitica “pantera rossonera”?
Tra quelli che sono riusciti a sfondare nel professionismo d’elite mi piace ricordare tra i tanti Andrea Masiello (difensore ’86 approdato alla Juventus e al Bari), Giulio Donati (centrocampista ’90 in carico al Bayern Leverkusen), Leonardo Terigi (difensore ’91 ora all’Alessandria), Leonardo Citti (portiere ’95 al Gubbio ma di proprietà bianconera). Mentre venendo alla “next generation” come avrà modo di valutare guardando la partita odierna citerei il punteros romano Alessandro Di Mambro (ex Roma,ex Savio, in prestito dalla Fiorentina), l’estrosa seconda punta Ciro Sburlino (finalista nazionale a Chianciano con i Giovanissimi regionali del Mariano Keller di Troise) e l’esterno basso destro Ciro Cangiano (dal Montecatini-Murialdo provinando del Torino). Come vede tutti e tre della leva 98 e con ampi margini di miglioramento.
Cosa farete per farli crescere ancora?
Continueremo nel nome della nostra tradizione a plasmarli e motivarli ricorrendo ad allenatori qualificati, quali ad esempio, mister Guerri che oggi ha guidato dalla panchina gli Allievi nazionali. Sono certo che questo bravo tecnico pistoiese reduce dalle lunghe esperienze vissute nei vivai di club del calibro di Fiorentina, Empoli e Prato, abbia il curriculum in regola per rientrare nei piani ed arricchire di nuovi successi i prestigiosi colori rossoneri.
Che fotografia si porterà a Lucca di questa trasferta in terra ligure?
Al di là delle concitate fasi finali dell’incontro e del risultato favorevole, mi ha fatto molto piacere rivederci come ai bei tempi; voglio rivolgerle, Dott. Felicino Vaniglia, a nome della società, gli auguri per l’attività che la attende con la Rappresentativa Savonese ed i ringraziamenti per tutto quello che ha regalato alla comunità sportiva lucchese nel periodo che l’ha vista dirigere le sorti del nostro calcio sia della prima e che quello giovanile, che so starle tantissimo a cuore.