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Da Varazze a Bali per tornare sul surf: la storia di Fabrizio che cavalca le onde grazie ad una protesi speciale

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Varazze. La rivista Panorama gli ha dedicato una pagina nell’ultimo numero del 2015 e la sua storia sta iniziando ad avere eco a livello nazionale. Lui, Fabrizio Passetti, varazzino di 32 anni, che nel 2000 ha perso una gamba in un incidente stradale, però dice di non sentirsi così “speciale” come lo descrivono.

Ascoltando la sua storia però è difficile non vedere questo trentenne come una persona decisamente fuori dall’ordinario: Passetti, che prima di avere l’incidente era una promessa del surf, dopo essersi costruito da solo una protesi ad hoc è infatti tornato in mare a cavalcare le onde. Le “imprese” di questo varazzino di 32 anni però non finiscono qui: di recente infatti è stato protagonista di un gesto di grande solidarietà verso un bimbo di Bali, in Indonesia, che probabilmente gli eviterà di perdere l’uso delle gambe.

A raccontarci tutti i dettagli di questa storia è proprio Passetti: “Non penso di essere così tanto speciale da essere preso di esempio. L’unica cosa di particolare che ho è che ho ripreso a fare surf dopo aver perso una gamba. Proprio per questo ero andato a fino a Bali: per riprendere questa attività che avevo interrotto da 13 anni. La difficoltà maggiore era adattare una protesi per poter fare surf e entrare in mare”.

“All’inizio, prima di aver progettato la protesi attuale, attaccavo quella vecchia con mezzi di fortuna come nastro da pacchi e silicone pur di poter surfare ancora. Proprio a Bali mi è capitata una cosa inaspettata: ho conosciuto Wafi, un bambino di quattro anni che ha avuto un tragico incidente. A causa dell’esplosione di una bombola del gas si era ustionato gravemente le gambe” spiega Passetti.

Wafi rischiava seriamente di perdere l’uso delle gambe e allora il trentaduenne varazzino, toccato nel vivo da questa tragedia, ha deciso di aiutarlo: “Nel mio piccolo ho cercato di attivare una rete di aiuti per aiutare il bimbo a guarire. Grazie agli amici su Facebook ho raccolto i soldi necessari a coprire le spese mediche e per due interventi e così Wafi ora ha la possibilità di appoggiare la gamba per terra”.

“Io spero che possa tornare ad usarla come prima: i primi interventi sono andati bene, ma la strada è ancora lunga. La sua famiglia ha grosse difficoltà nel coprire le spese mediche e sicuramente serviranno ancora molte cure. Quindi chi vuole aiutare Wafi può contattarmi tramite Facebook o tramite email e ogni aiuto sarà ben accetto e utile” conclude Passetti.


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