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Lega Pro, un Savona bello a metà torna da Ascoli con l’ennesima sconfitta

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Ascoli. C’era una volta una squadra afflitta da mille problemi. Una squadra che, però, magicamente o quasi, ogni domenica si trasformava da brutto anatroccolo e diventava un cigno affascinante.

Un cigno che faceva sognare i propri tifosi e un pubblico da anni alla disperata ricerca di emozioni.

Bastava un fischio di un uomo in nero per far diventare, tutto di un colpo, problemi economici, finanziari, squalifiche e tutte le mestizie della settimana lavorativa un ricordo da archiviare per vivere, tutto d’un fiato, novanta minuti di lotta e di governo.

Quel Savona lì non c’è più. E la conferma arriva da Ascoli dove i biancoblù giocano sì un’ottima prima frazione di gioco ma, una volta in svantaggio, non trovano la forza per rimettere in equilibrio il match e tornano a casa con una sconfitta che lascia l’amaro in bocca.

Oggi, degli anni d’oro, vicini nel tempo ma lontanissimi sul campo, restano le difficoltà economiche (il nuovo ritardo nei pagamenti porterà, con buona probabilità, a punti di penalità) e le contestazioni dei tifosi sia ai giocatori che, in primis, alla dirigenza.

Quello che, invece, manca è la capacità della squadra di “stringersi” intorno al proprio condottiero e di diventare un tutt’uno con i propri tifosi per trovare la “garra” giusta per rimanere nel calcio che conta.

In realtà, per metà partita, ad Ascoli i giocatori sembrano aver cominciato a risalire la china per quanto riguarda la personalità.

Almeno nel primo tempo perché, nella ripresa, subito lo svantaggio, il Savona si è spento e non ha saputo impensierire la capolista. Da sufficienza piena, il numero uno savonese Rossini, bravo ed attento in più di una occasione.

Al fischio di avvio, mister Aloisi conferma per 3/4 la difesa con il solo Marconi assente per la squalifica comminata dal giudice sportivo dopo l’espulsione di domenica scorsa; il tecnico sostituisce il capitano con Galimberti che va a completare il reparto con Antonelli, Cabeccia e Carta.

A centrocampo, l’ex giocatore dei marchigiani, si affida a Giorgione, Gemignani, Taddei e Carta a far da supporto a Munarini collocato vicino all’unica punta Scappini.

Assenti Ficagna e Giovinco per infortunio, in panca, al fischio d’inizio, Aloisi lascia sia Demartis che Frugoli, partiti tra gli undici iniziali nel match col Gubbio.

Bastano pochi minuti, però, per capire che, in realtà, Aloisi schiera i suoi uomini con un prudente 5 – 3 – 2 con Marchetti e Carta a far la spola tra la difesa e il centrocampo.

La prima emozione arriva al 7’ con Scappini che si avventa su una palla non trattenuta da Lanni e mette in rete; il direttore di gara, però, vede un fallo sul portiere e punisce gli ospiti con una punizione contro e con il giallo alla punta savonese.

L’Ascoli è sornione e il Savona non fatica a difendere la propria roccaforte inaridendo le fonti di gioco avversarie e ostruendo al meglio gli spazi nella propria metà campo.

I biancoblù – in divisa “all red” da trasferta – provano, anzi, a rendersi pericolosi e lo fanno soprattutto sull’out sinistro.

Proprio da quel settore arriva al 14’ una buona chance per gli ospiti con Taddei che calcia in modo quasi perfetto una punizione dalla trequarti di gioco ma la palla esce di poco alto sull’incrocio della porta di Lanni.

È un bel Savona quello che tiene “botta” ad una delle favorite del torneo in uno stadio – il Del Duca – che mette i brividi solo a pensare quanti campioni hanno calcato quel prato verde negli anni in cui il sodalizio ascolano militava stabilmente o quasi nella massima serie.

Al 27’ i padroni di casa si procurano un calcio piazzato dall’incrocio delle linee dell’area; calcia Tripoli che si esibisce in un tiro a giro ma trova un attento Rossini pronto alla deviazione in calcio d’angolo.

Il direttore di gara “cancella” l’azione per un fallo di Perez in attacco rendendo vano il bel gesto tecnico dell’erede di Aresti.

Col passare dei minuti, il Savona arretra il raggio d’azione lasciando isolati Scappini e Munarini ma ad una formazione che non conosce la vittoria esterna dal 25 ottobre – 1 a 0 con la Pro Piacenza – non si può chiedere di lanciarsi in attacchi forsennati sul campo della capolista.

Al 36’ i marchigiani vanno vicinissimi al vantaggio con una doppia occasione. Prima, è bravo Cabeccia ad anticipare Perez quando la punta sembra essere pronta a battere a rete; poi, sul prosieguo dell’azione, Rossini si distende e spegne in gola ai tifosi di casa l’urlo del gol sulla girata tecnicamente perfetta di Tripoli.

Superato il rischio, il Savona si ricompatta e porta agevolmente al riposo il risultato di parità a capo di una prima frazione giocata con la giusta personalità dagli uomini di Aloisi caricato a mille per il ritorno sul campo che lo ha visto protagonista, da calciatore, di mille battaglie.

Alla ripresa del gioco, cala subito il gelo sul Savona. Nemmeno un giro di lancette e al 31’’ di gioco i padroni di casa trovano il vantaggio.

Pirrone trova in piena area Nardini che serve Mustacchio, il colpo di testa del giocatore ascolano si spegne sulla destra della porta difesa da un incolpevole Rossini.

È una brutta mazzata per il Savona anche perché i marchigiani sembrano tornati in campo con il piglio della capolista.

La squadra di Petrone sembra essersi destata dal torpore al quale l’aveva costretta il Savona nei primi 45’ e al 56’ va vicino al raddoppio ma Rossini, in caduta, di piede, impedisce a Grassi di festeggiare il gol che avrebbe potuto chiudere la partita.

Mister Aloisi, allora, prova a giocarsi le poche carte a sua disposizione per cambiare il trend del match e al 57’ richiama in panchina Gemignani a rischio espulsione e manda in campo l’ex Morosini.

Qualche minuto più tardi, è il 63’, la sfortuna si abbatte sui biancoblù con Antonelli che abbandona il campo per infortunio sostituito da Eguelfi. Sarebbe necessario osare per provare a creare qualche grattacapo alla retroguardia di casa ma Aloisi decide di rimanere con la difesa a cinque.

Dopo la seconda sostituzione, il gioco riprende con Rossini che si supera sulla girata di Perez e mantiene aperto il risultato.

Il tempo per rimontare ci sarebbe ma i padroni di casa addormentano il ritmo e per il Savona è notte fonda.

All’83’ su un errore della difesa, Altinier potrebbe, addirittura, raddoppiare ma perde il tempo giusto e deve accontentarsi del calcio d’angolo. Sul corner Grassi colpisce la traversa con la palla che si spegne sul legno anche grazie alla deviazione di un Rossini sempre attento.

I ragazzi di Aloisi provano a ripetere l’impresa del match con Gubbio e si riversano, nel recupero, nella metà campo ospite ma la fortuna non accompagna i savonesi che, al 91’ creano una mischia pericolosa davanti a Lanni ma non succede niente.

È l’ultima emozione di una partita che, con un pizzico di fortuna e di attenzione in più, avrebbe potuto consegnare un punticino d’oro al Savona.

Ora bisogna invertire la tendenza; il tempo passa e la speranza di evitare i play out comincia a diventare sempre più flebile se non sarà nelle prossime settimane irrobustita con vittorie preziose.

Il tabellino

Ascoli – Savona: 1 – 0

Reti: 46’ Mustacchio (A)

Ascoli: Lanni, Nardini, Dell’Orco, Pirrone, Mori, Pelagatti, Mustacchio (84’ Gualdi), Altobelli (75’ Carpani), Perez, Grassi, Tripoli (73’ Altinier). A disp. Ragni, Cinaglia, Barison, Rossi. All. Petrone

Savona: Rossini, Antonelli (63’ Eguelfi), Carta, Cabeccia, Galiberti, Taddei, Giorgione, Gemignani (57’ Morosini), Scappini, Munarini (77’ Frugoli), Marchetti. A disp. Addario, D’ Amico, Bramati, Demartis. All. Aloisi

Arbitro: Candeo di Este (Antonacci di Barletta e Mazzei di Brindisi)

Note. Ammoniti: Altobelli (A), Tripoli (A), Mori (A), Grassi (A); Scappini (S), Gemignani (S). Angoli: 1 – 2. Recupero: 0’ (p.t.); 5’ (s.t.).


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