Pavia. Un Ninni Corda amareggiato commenta un incontro, a suo dire, falsato dal signor Sacchi di Macerata: “Una partita condizionata dalle scelte dell’arbitro”, attacca l’allenatore savonese.
E’ la terza volta dopo Cittadella e Albinoleffe che succede una cosa del genere. Si vede che siamo troppo bravi a non polemizzare mai nello stile del Cav. Dellepiane.
Dovremo imparare a farlo anche noi”, dice con amarezza Corda.
La rabbia del tecnico biancoblù è rivolta alla scelta di fischiare il penalty a favore del Pavia.
Due minuti dopo il gol di Gentile che aveva portato in vantaggio il Savona, il sig. Sacchi fischia un rigore molto, molto dubbio: “Era un rigore inesistente, stavamo dominando la partita e quella scelta ci ha condizionato – rincara la dose il tecnico – Ha visto da 40 metri e non ha visto il nostro nel finale da 10 metri”.
Buona la prestazione per i biancoblù ma, oltre al rigore a sfavore dato, Ninni Corda recrimina per il penalty non fischiato, in pieno recupero, su Grandolfo atterrato in area: “Era un rigore sacrosanto. Noi vogliamo giocarcela con tutti, ma devono consentirci di farlo”, conclude Corda.