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Promozione: Bragno sorride, Cogoleto piange, i valbormidesi s’aggiudicano il recupero

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Carcare. Nel recupero infra-settimanale del campionato di Promozione, girone A, un Bragno cinico e spietato supera (3-1) un buon Cogoleto ed è una vittoria “di peso” per Glauda e compagni, che – bissando il successo di domenica scorsa col Varazze, altra pericolante – si tirano momentaneamente fuori dalla griglia dei play out.

Discorso diverso per il Cogoleto, che si trova costretto a leccarsi le ferite, dopo un match giocato discretamente, ma in cui ha pesato la mancanza di un po’ di esperienza, cui s’è aggiunta l’insufficiente concretezza del proprio attacco.

Le due formazioni sono scese in campo con questi schieramenti:

Bragno (4-4-2): Binello tra i pali; Tosquez, Glauda, Ognjanovic e Croce sulla linea difensiva; Goso, Bottinelli, Dorigo, Spinardi a centrocampo; Cattardico e Marotta in avanti.

Cogoleto (4-2-3-1): Mancuso in porta; Chica, Amos, Enrico Damonte e Rondinelli a proteggere la retroguardia; Alessandro Damonte e Carpignano sulla mediana, Bruzzone, Ceccarelli e Franzone dietro a Craviotto.

Il primo tempo è equilibrato, con la squadra della Val Bormida che, a parte un’occasione di Marotta al 4°, non riesce ad impensierire più di tanto la retroguardia dei granata, che manovrano bene, senza tuttavia saper essere decisivi in fase conclusiva, quando si presenta l’attimo fuggente sui piedi di Bruzzone, su imbucata di A. Damonte.

Al rientro dall’intervallo, i genovesi si ripresentano in campo con due innesti (il ’97 Fumanti e Franchini), che sostituiscono Franzone e Craviotto, ma non hanno nemmeno il tempo si assestarsi sul terreno di gioco, che “ci scappa” il rigore !

Un penalty, invero, assegnato non solo fra lo stupore dei giocatori in campo, ma anche del folto pubblico presente sugli spalti del “Corrent” di Carcare.

Inutili, comunque, le lunghe proteste dei rivieraschi, alla fine Marotta non si fa pregare a portare in vantaggio il Bragno.

Nervosi al punto di perdere la trebisonda, i giocatori del Cogoleto vanno incontro al “rischio naufragio” in pochi minuti, quando al 5° una precisa sassata dell’esterno basso, Croce, non dà scampo all’estremo difensore ospite, Mancuso (2-0).

Ed invece, la rete del raddoppio sveglia i granata, che con buone giocate dei centrocampisti Alessandro Damonte e Carpignano e col contributo di un eccellente Rondinelli, si riversano nella metà campo avversaria, sfiorando prima con l’ex Borgorosso Arenzano la rete (ma il colpo di testa esce di un niente) e poi con Carpignano (la cui magistrale punizione fa gridare al goal).

Insomma, la reazione è davvero veemente, tanto che, al 17°, su un altro calcio piazzato di Carpignano, Rondinelli anticipa tutti e con un’altra incornata fulmina Binello, riaprendo il match.

Tuttavia, come successo ai granata, questa volta sono i valbormidesi a tirar fuori il meglio del loro repertorio, riprendendo a sviluppare buone trame di gioco, finché, al 42°, “gioco, partita ed incontro” sono decisi ancora da Marotta, che fulmina Mancuso, apparso nell’occasione non impeccabile.

“Game over”, il Bragno esulta, mentre poco prima l’attaccante Rossi, entrato al 30° per Carpignano, viene espulso per proteste dall’arbitro Sanseverino di Albenga, che lo manda in anticipo negli spogliatoi.

Apprezzabile la sportività del presidente del Bragno, Roberto Ferraro, che prima di affermare : “Sono felice, è stata una vittoria sofferta, ma meritata; siamo stati bravi a capitalizzare le occasioni avute; i sei punti ottenuti nelle ultime due gare ci hanno rilanciato, ma dobbiamo stare con i piedi per terra, perché il cammino è ancora lungo; la speranza è di poter poter tornare a giocare sul nostro campo, vero nostro punto di forza, sin da domenica prossima”, si è soffermato sui meriti degli avversari.

Altrettanto signorile, l’aplomb del presidente granata, Gino Bianchi, nei confronti degli avversari, ma – pur con la massima compostezza – “non le manda a dire” al direttore di gara : “La partita è stata falsata da un rigore inesistente, che ha cambiato, da quel momento, il trend di una gara, che stavamo giocando bene. Purtroppo per noi è un passo falso, ma non demordiamo; i ragazzi mi sono piaciuti, ci sono ancora otto partite, nelle quali sputeremo l’anima per tirarci fuori dalla zona minata”.

Gli ammoniti della gara sono stati Tosquez e Binello per il Bragno, Alessandro Damonte ed Amos per il Cogoleto.

Migliori in campo : Binello per il team Val Bormida e Rondinelli per i rivieraschi.


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