Savona. La fine dell’anno solare si avvicina – mancano, ormai, sportivamente parlando, solo la partita con il Feralpisalò e il Lumezzane – ed è tempo di bilanci.
Il tecnico Ninni Corda, come al solito, è concentratissimo sulla partita di domani ma, in chiusura della conferenza stampa di presentazione dell’ultima partita casalinga, traccia anche un primo bilancio di un 2013 che, per i biancoblù, passerà alla storia come quello del ritorno in Prima Divisione.
“Sarà una partita durissima – esordisce l’allenatore sardo – Miracoli e Marsena sono due attaccanti fortissima ma noi abbiamo Virdis e Cesarini che non scambierei con nessuno”, commenta con orgoglio Corda.
“Il Feralpisalò è una squadra giovane ma temibile; dopo l’Entella e la Pro Vercelli sono la formazione che ha perso meno partite e hanno un tecnico che, da un punto di vista professionale, è bravissimo. Giocano un 4 – 4 – 3 molto duttile e hanno una società che ha investito molto”.
Nell’ultima partita casalinga del 2013 mancheranno molti giocatori al Savona ma, purtroppo, è una triste abitudine: “Dobbiamo stringere i denti tra domani e Lumezzane – ammette Corda – Puccio? E’ ancora in dubbio la sua presenza in panchina”.
Ninni Corda, chiamato a rispondere, si allontana solo per un momento dalla stretta attualità e si guarda indietro, all’anno che sta per chiudersi: “E’ stato un anno straordinario: la promozione, il consolidamento societario, il riavvicinamento della città alla squadra sono grandi obiettivi raggiunti da una formazione che sta facendo delle cose incredibili”.
Cose incredibili che, ad ora, significano terzo posto alle spalle di due corazzate, Entella e Pro Vercelli, che domani si scontreranno: “Quale risultato guarderò a fine partita tra quello di Pro Vercelli – Entella o Cremonese – Venezia? Nessuno dei due- dice con chiarezza Corda – Chiederò il risultato della Reggiana che è decima. Cremonese, Vicenza, Venezia e Como stanno facendo grossi investimenti e ne faranno a gennaio. Loro devono starci davanti, se così non fosse…”