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Channel: Sport – Il Vostro Giornale
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Ultima stagione sui campi per Massimo Mignone: “Calcio e foto sono le mie passioni”

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Pallare. Massimo Mignone, attaccante del Pallare, al termine del prossimo campionato appenderà le scarpette al fatidico chiodo, portando a termine un’eccellente carriera che lo ha visto nei panni di micidiale fromboliere al servizio esclusivo delle squadre della Val Bormida.

“Ho avuto in questi anni richieste da squadre della Riviera, ma ho sempre preferito non oltrepassare la galleria del Colle di Cadibona…. è un primato di cui vado fiero, l’unico rammarico è aver giocato poco nella Cairese, la squadra del paese dove sono nato e vivo, ma va bene lo stesso, a Cairo sono comunque stimato ed apprezzato”.

“Ho ritenuto giusto portare a termine il progetto triennale del Pallare, che ci ha visto salire di categoria due anni or sono e confermarci allo stesso livello lo scorso campionato. E chissà che non si possa chiudere con un altro risultato importante, la società infatti si sta muovendo bene sul mercato, acquisendo giocatori giovani e bravi, come il ’93 Gavacciuto prelevato dalla Cairese. I migliori poi sono rimasti… cosa si può volere di più?”. Forse i playoff? Rispondiamo noi…

Il Pallare è sicuramente una società modello. “Sì, è una delle piccole isole felici rimaste in un calcio che è profondamente cambiato in peggio. Qui si riescono a far convivere valori umani e risultati sportivi, purtroppo in molti casi il calcio è finito nelle mani di persone che poco hanno a che vedere con questo sport. Le idee ed i progetti scarseggiano; arrivano allenatori e dirigenti con in dote sponsor… ed in più i giovani d’oggi non hanno più quello spirito di sacrificio e di appartenenza che era nel nostro DNA ad inizio carriera”.

Mignone, personaggio vero, è da sempre amante della fotografia: “La macchina fotografica può rivelare i segreti che l’occhio nudo o la mente non colgono, sparisce tutto tranne quello che viene messo a fuoco con l’obiettivo. La fotografia è un esercizio d’osservazione”. E’ questo che scrive la scrittrice cilena Isabel Allende, nipote del presidente Salvador, destituito da un cruento golpe militare che portò morte e desaparecidos.

“Ha perfettamente ragione – ci dice Massimo -. Attraverso la fotografia cerco di osservare ed immortalare momenti di vita, come ho fatto a Cuba, dove ho messo a fuoco una dignitosa visione di vita che da lontano non possiamo nemmeno immaginare. Oppure come alla East Side Gallery di Berlino, un’autentica galleria d’arte a cielo aperto o come negli angoli della ligure Bussana Vecchia”.

Il traguardo calcistico del bomber valbormidese è quello di terminare la carriera mettendo a fuoco l’obiettivo per segnare ancora tante reti.

Ad maiora Massimo!

Claudio Nucci


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