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Savona calcio, Ninni Corda è un fiume in piena: “Questa città deve cambiare mentalità per essere ambiziosa”

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Savona. “La città deve cambiare mentalità. Forse non ci ricordiamo dove eravamo tre anni fa: avevamo fame e ora, dopo tre anni di aragoste, se il cameriere è un po’ scontroso ci lamentiamo”.

Inizia così, con una delle frasi ad effetto care a Corda, il “messaggio” nemmeno tanto velato alla città e ad una parte minoritaria dei tifosi.

Il tecnico sardo, nel corso della conferenza stampa in vista della partita con la Pro Vercelli, parla chiaro a tutti oltre il futuro immediato che significa Pro Vercelli.

È un Ninni Corda che non si nasconde dietro a tante parole e va giù dritto al punto: “Il Savona rischiava di dover tornare a giocare il derby con l’Albenga e oggi affrontiamo squadre come Como, Cremonese, Vicenza che qualche anno fa erano in serie A.

Le critiche ci stanno ma, quello che deve cambiare, è il modo di pensare, la mentalità”.

L’allenatore sembra guardare non solo alla singola partita e alle critiche post Como ma anche al futuro: “Il Cav. Dellepiane ha deciso di fare un progetto che tenesse conto del bilancio e questa squadra, questi ragazzi stanno facendo un lavoro eccezionale.

Mi spiace che la città non risponda – commenta –  Sui giornali vedo paginate sulla Cairese (con tutto il rispetto per loro) e, a volte, nemmeno mezza per il Savona”.

La “richiesta” di cambiamento è per tutti: “Una minoranza della tifoseria, poi, si lamenta per le sconfitte fuori casa ma questo gruppo di ragazzi merita rispetto – ribadisce Corda – Se facciamo risultato positivo con la Pro Vercelli possiamo andare al quarto posto. Un sogno solo tre anni fa”.

Un j’accuse quello del tecnico sardo in piena regola ma che è un monito per tutti a non dare per scontato tante cose sul futuro: “Il Cavaliere e i soci in estate hanno fatto un sacrificio notevole per iscriverci al campionato.

Gli altri – vedi Como, Cremonese, Vicenza – hanno strutture all’avanguardia, centri tecnici mentre noi ci alleniamo su un campo preso in affitto – dice con un filo d’amarezza Corda – Il Comune ha aiutato la società, sia chiaro ma la città deve essere più unita. Non ci può essere maggioranza o opposizione su queste cose”.

Amarezza e, al tempo stesso, decisione: “Naturale che se il cavaliere e il sottoscritto vogliono avere programmi ambiziosi, ci vuole un salto di qualità da parte di tutti: da parte della città e delle istituzioni oltre di tutta la tifoseria”, conclude Corda.

Un messaggio che non necessita traduzioni: per rimanere sotto la Torretta anche nella prossima stagione e puntare a crescere c’è bisogno di un cambio di passo. Da parte di tutti. Almeno questo è il pensiero di Ninni Corda.


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