Savona. La solidarietà trova sempre terreno fertile nei calciatori e non solo. A qualsiasi livello, dai professionisti agli ultimi dei dilettanti, i calciatori quando sono chiamati in causa per aiutare chi ne ha bisogno, sono i primi a mettersi a disposizione per una buona causa.
Lontani dall’immaginario che li vuole “senza valori” ed interessati solo ai soldi, appena c’è una iniziativa, rispondono subito: presente.
È questo il caso dell’iniziativa lanciata, nelle scorse ore, da Cesar Grabinski, attaccante attualmente al Celle Ligure ma con un passato prestigioso.
Il bomber argentino ma, ormai savonese d’azione, qualche ora fa ha scritto sul proprio profilo un appello a favore dei bambini malati.
“Gente, come ogni anno arriva Pasqua e noi raccogliamo le uova per i meno fortunati… Siamo pronti?”
La risposta dei suoi amici, compagni, allenatori è stata immediata ed entusiasta. Da Cristian Cattardico (Bragno) a mister Di Latte, passando per Sancinito (Vado) e Tosques (Bragno) – solo per citarne alcuni – è arrivata l’adesione immediata all’iniziativa.
Lo scorso anno, quando Grabinski giocava nel Finale, con una rappresentativa della squadra di mister Buttu, il “delantero” rese, almeno per qualche ora, felice i bambini ospiti del nosocomio savonese.
E, all’appello, hanno aderito anche i tifosi. Gli ultras del Finale hanno iniziato una propria raccolta di uova che sarà consegnata al giocatore del Celle da portare ai bambini che, in questi giorni, hanno bisogno più che mai di sentirsi “normali” e sani.
Insomma, quando c’è da aiutare qualcuno, il mondo del calcio è sempre unito, senza distinzioni di colori e fazioni.