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Basket, l’Italia trionfa nel “mundialito” Under 18 dopo 31 anni: Alberto Cacace tra i protagonisti del successo

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Loano. Ieri si è concluso il “mundialito” per nazionali di basket Under 18. L’Italia ha trionfato, battendo, in ordine cronologico, Cina, Bosnia Erzegovina, Spagna (campione europeo in carica) ed Ucraina; ha perso con gli Stati Uniti ed ha poi vinto con la Turchia in semifinale ed infine ieri, nella finalissima, sugli Stati Uniti per 86 a 73.

Tra i protagonisti del successo azzurro c’è un cestista loanese; Alberto Cacace, classe 1996, 193 centimetri, tesserato per il Pool 2000, che ha segnato 63 punti complessivi in ventidue minuti di media a partita. Una conferma importantissima per il talentuoso atleta loanese, che si è dimostrato pronto al grande salto nel basket di alto livello.

L’Italia condotta da Andrea Capobianco ha vinto la ventisettesima edizione del Trofeo internazionale Albert Schweitzer dopo 31 anni. E’ il quarto successo in assoluto per i colori azzurri (nel 1966, 1969 e 1983 gli altri).

“E’ stata una finale durissima – ha commentato coach Capobianco -. I ragazzi sono stati fantastici ancora una volta nel ricaricarsi sulle nostre strategie anche quando le cose andavano male ed eravamo scivolati a -11. Nel momento peggiore invece di disgregarci ci siamo compattati a conferma della straordinaria forza mentale di questo gruppo: voglio ringraziare lo staff tecnico, i funzionari Fip e tutti coloro che anche a distanza mi hanno supportato, come Simone Pianigiani che ho sentito tutti i giorni e Antonio Bocchino con cui ho condiviso tutte le scelte. Questa non è la vittoria di una squadra, è la vittoria di un movimento. A livello personale fatico a spiegare cosa stia provando: ho sempre detto che quando avrei vinto qualcosa con la nazionale, avrei dedicato il successo a Francesco, Giuseppe e Gigi, tre ragazzi che ho allenato a livello giovanile e che oggi sicuramente hanno fatto il tifo per me dal cielo”.

Anche nell’ultimo episodio del torneo, contro gli imbattuti Stati Uniti che avevano sconfitto gli azzurri nell’ultima partita della seconda fase, l’Italia ha incantato per la qualità della propria pallacanestro.

Gli italiani sono scivolati a -11 (40-29) nel secondo quarto, con Happ (poi votato Mvp della manifestazione) e Williams grandi protagonisti ma sono stati capaci di tornare a contatto sul 35-41 prima dell’intervallo lungo. In apertura di terzo parziale è arrivato il break di 14-0 che ha portato l’Italia sul +8 (49-41), con gli Stati Uniti tenuti a digiuno dei primi quattro minuti del terzo periodo e Mussini (per il playmaker di Reggio Emilia citazione nel miglior quintetto del torneo) a dettare legge: una fiammata di Williams ha riavvicinato il team Usa e un’incredibile tripla da metà campo a fil di sirena di Lindsey è valso il 61 pari allo scadere del terzo quarto.

L’Italia ha però ritrovato fluidità in attacco allungando sul 72-67, di Daniel Donzelli dall’angolo la tripla che ha di fatto chiuso i giochi sul 76-69 a 100 secondi dalla fine. Legittima la festa degli azzurri al suono della sirena, un trionfo meritato giorno dopo giorno attraverso una pallacanestro di rara qualità.


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