Savona. Dopo la pubblicazione delle proposte di alcuni rappresentati del calcio dilettantistico, continua l’iniziativa di IVG per conoscere le idee di chi vive il calcio dilettantistico nella provincia di Savona. Ecco i contributi di altri “big” del calcio locale con l’idea di un incontro pubblico tra tutti per riflettere insieme.
Fabio Musso, allenatore Valleggia calcio
“Colgo l’occasione per una riflessione più ad ampio raggio. Mi piacerebbe definire qual è l’obiettivo primario del calcio di base. L’obiettivo è creare un movimento che trova la propria realizzazione in un contenitore aggregativo, educativo e formativo oppure è quello di ottenere la linfa vitale al fine unico dell’ottenere risultati sportivi per dare lustro alla nostra nazione e al movimento stesso? E’ innegabile che i due obiettivi possano sposarsi ma è altresì innegabile che non possono essere perseguiti con la stessa priorità. La mia professione è quella dell’educatore quindi potete ben immaginare quale possa essere la mia priorità. Conformare il sistema a questo obiettivo non è facile ma possibile. Una strada è per esempio riformare completamente il rapporto federazione calcio/scuola. Organizzare (pochi) settori giovanili territoriali altamente qualificati nelle guide tecniche ma con l’ausilio di figure quali psicologi ed educatori. Il lavoro di promozione nelle scuole (fatto dalla federazione e non dalle società) deve mirare a favorire l’accesso a questi settori. Dagli stessi potrebbero uscire i giocatori destinati alle società nelle varie categorie con il metodo delle franchigie (varie società di categorie diverse che si associano per formare i giovani, una sorta di triplo A, doppio A e A dell’MLB Usa) e della selezione con metodo draft nba (splendido modo per togliere il valore economico come unico valore nella composizione delle rose nelle nostre categorie e non avere già alla partenza dei campionati i vincenti designati di tutte le categorie minori come ormai è usuale negli ultimi anni). Sul discorso tecnico perdo interesse perché poco cambierebbe se non ci fosse un radicale cambiamento del sistema. Ovviamente ci vogliono ottimi istruttori, preparati, continuamente formati non solo con formazione calcistica ma anche e soprattutto con formazione funzionale alla crescita dell’uomo prima del calciatore.
Fulvio Berruti, direttore sportivo della Fbc Veloce 1910
“E’ un argomento piuttosto serio e interessante. Perché, allora, non promuovere una iniziativa pubblica dove poter dibattete di questi temi? Il rischio che si corre è quello di trattare l’argomento con troppa superficialità e in maniera riduttiva”.
Giovanni Piccardo Responsabile Amministrativo Vado Fc
“Il tema è importante ma il problema nasce da un connubio errato tra le poche risorse, l’ambizione di alcuni presidenti o direttori generali e dalla poca chiarezza che contraddistingue il nostro movimento. Fin quando sui campi prenderemo allenatori che portano in dote quote o sponsor e non qualità, di cosa parliamo? Bisogna avere l’umiltà di mettere da parte le parole, parlo di tutti, e iniziare a lavorare come un paio di società toscane, che impegnano risorse sul solo settore giovanile. Ritroveremo anche la passione per questo mondo così poco trasparente”.