Savona. Caos, nemmeno tanto calmo, nel calcio italiano. Non è una novità, a dire il vero, ma essere arrivati così vicini all’avvio della stagione senza sapere con certezza quali saranno le formazioni ai nastri di partenza, è un evento che non si vedeva da qualche anno.
Il caso, ormai è noto, è legato al ricorso presentato e vinto dal Novara per il ritorno alla serie B a 22 squadre.
Nonostante l’accoglimento del ricorso da parte della Corte del CONI, però, potrebbe non essere il Novara a beneficiare del ritorno nella serie cadetta.
Il consiglio federale, infatti, ieri ha riaperto i termini per presentare la domanda per la riammissione in serie B – si chiude lunedì 25 a meno di una settimana dall’avvio dei campionati – ribadendo che i criteri usati saranno quelli per i ripescaggi.
E qui sta il problema. Le regole approvate negli anni scorsi non consentono di riammettere in B chi ha subito penalizzazioni per il calcio scommesse. E il Novara, come molti altri club, è tra questi.
Storia, spettatori allo stadio negli ultimi anni completeranno i parametri per l’ammissione.
E, alla luce di tali parametri, potrebbe tornare prepotentemente in ballo anche il Pisa, la corazzata toscana inserita con il Savona nel girone B della Lega Pro.
I toscani, infatti, sembrerebbero in pole position sia per storia e tradizione che per il fatto di non aver subito “condanne” per il calcio scommesse.
In questo caso, qualora fosse il Poggibonsi a subentrare in Lega Pro, la collocazione nel girone delle toscane sarebbe più logico rispetto all’ipotesi di inserire i toscani nel girone A in caso di ripescaggio in B del Novara.
Difficile fare pronostici ma, a questo punto, non è affatto scontato che per il primo turno infrasettimanale, il 17 settembre, arrivi al “Bacigalupo” il Pisa.