Savona. Secchiate d’acqua ghiacciata sulla testa dei pirati. No, non si tratta di qualche tortura tipica dei bucanieri: camminare sull’asse, il giro di chiglia, incatramare ed impiumare il malcapitato, queste erano le punizioni tipiche per chi sgarrava.
Si tratta invece dell’#icebucketchallenge dei Pirates Savona 1984, la squadra di football americano che ha deciso di dare inizio alla stagione 2014-15 con un evento benefico.
Ieri sera i giocatori si sono ritrovati tutti insieme al Ruffinengo di Savona, non per il primo allenamento della stagione che inizierà a metà settembre, ma per l’ormai famosa “secchiata d’acqua e ghiaccio” nata per favorire la raccolta fondi contro la SLA. In questo caso, però, non è stato il singolo individuo a compiere il gesto ma addirittura l’intero team savonese.
E’ il capitano Matteo “Ziggy” Rossi che lancia la sfida ad altri team di football americano e non solo: “Abbiamo deciso di dare anche noi il nostro piccolo contributo. Ma essendo uno sport di squadra ci è sembrato più giusto farlo tutti insieme, anche perché questa malattia si combatte uniti e con la forza che solo un team affiatato può trasmettere. E noi lo siamo.
Lanciamo la sfida ai Seamen Milano, Redjackets Sarzana, Grizzlie Roma e Fenici Ferrara (femminile), tutti team campioni d’Italia di footballamericano nelle rispettive categorie”.
Ma i Pirates guardano anche ad altri sport: “Lanciamo la sfida anche alla Rari Nantes Savona, la squadra di pallanuoto della nostra città. Hanno 48 ore di tempo”. Non resta che aspettare e vedere se i pallanuotisti e le sincronette accetteranno la sfida, ma non abbiamo dubbi: l’acqua, per loro, è l’elemento naturale.