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Lega Pro, vecchio o nuovo Savona al Bacigalupo non si passa: i biancoblù battono (3 a 1) la Spal

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Savona. Esordio migliore non si poteva auspicare per il Savona. Spadafora, De Feo e Demartis danno ai biancoblù e a Di Napoli i primi tre punti stagionali con un risultato (3 a 1) che non ammette repliche.

È un buon Savona quello che si lancia, momentaneamente, in testa al girone B della Lega Pro. Alzi la mano chi l’avrebbe pronosticato solo qualche settimana fa. Troppo presto per dire quale sarà l’obiettivo stagionale ma, come si suol dire, chi ben inizia è a metà dell’opera.

Un sole splendente accoglie il nuovo Savona di Arturo Di Napoli. Tutto nuovo negli uomini con pochi reduci delle scorse stagioni, tutto nuovo nelle divise con le maglie biancoblù a far bella mostra di sé, mister Arturo Di Napoli schiera la propria squadra con quello che dovrebbe essere il nuovo marchio di fabbrica.

Il tecnico gioca con il 4 – 3 – 3 con la difesa a quattro formata da Marchetti, Cabeccia, Marconi e Speranza a proteggere Pennesi nuovo guardiano dei pali ; a centrocampo Varone, Cerone e Quintavalla a spingere il trio d’attacco Demartis, Scappini e Spadafora con il tamburino sardo schierato in una inedita posizione di esterno sinistro.

La partita parte con i gialli ferraresi subito al tiro al 1’ con Togni che calcia da fuori area ma la palla esce senza creare problemi a Pennesi.

Ma è solo un fuoco di paglia perché, sulla ripartenza, il Savona colpisce immediatamente. Demartis, quando l’orologio non ha ancora scoccato il 4’ di gioco, calcia una splendida punizione che finisce, deviata dal portiere sella Spal, sulla traversa avversaria, si avventa Spadafora ed insacca alle spalle di Menegatti.

È il vantaggio che scatena il pubblico di casa che prova a spingere i loro nuovi beniamini verso l’immediato raddoppio.

Le azioni pericolose, però, complice il caldo, non sono numerose ma il Savona sembra in palla. I biancoblù sono attenti e camaleontici pronti a cambiar modulo e a passare ad un 4 – 1 – 4 – 1 con Cerone nel duplice ruolo di frangiflutti davanti alla difesa e play maker illuminato e le ali Demartis – Spadafora a coprire a centrocampo.

Al 21’ gli ospiti provano a rendersi pericolosi dalle parti dell’estremo savonese. L’azione nasce da un rimpallo che favorisce Finotto bravo ad aggirare Marchetti e a mettere in mezzo; la palla attraversa tutta l’area piccola e finisce in corner. Sugli sviluppi, azione confusa in area ma la retroguardia allontana e, per poco, l’azione non si trasforma in un magistrale contropiede.

La Spal prova ad alzare il ritmo e al 24’ ha l’opportunità per rimettere in pari le sorte della partita. Gentile, però, si dimostra un ex non al veleno calciando in modo debole e consentendo ad un bravo Pennesi di deviare di piede.

Il Savona soffre e al 27’ Finotto trova il pareggio. Almeno quella sarebbe la speranza di mister Brevi ma il collaboratore di linea alza la bandierina e segnala una posizione di offside dell’attaccante in divisa gialla.

I biancoblù nonostante i tentativi di affondo avversari non rinunciano a giocare e al 31’ ricamano una bella trama di gioco con Demartis che innesca Varone, l’assist al volo trova Spadafora che di testa non trova l’imbeccata giusta.

Prima del fischio che segna la fine della prima frazione, le squadre non costruiscono altre azioni pericolose e si va al riposo con i padroni di casa meritatamente in vantaggio.

Dopo i canonici 15’ di pausa, le due squadre tornano in campo ma non passa nemmeno 1’ che gli ospiti trovano il pareggio. È Filippini a trovare scoperta la retroguardia e ad insaccare con un lob sul quale nulla può Pennisi.

I ragazzi di Arturo Di Napoli sono in difficoltà e il tecnico manda subito a scaldare De Feo. Gli ospiti sentono che gli avversari sono in difficoltà ed affondano con Finotto che taglia in due la retroguardia avversaria e costringe Pennesi ad un intervento di piede.

Di Napoli capisce che non può tergiversare e cambia: fuori Varone e dentro De Feo. E il cambio è di quelli magici: fortuna o capacità di leggere la partita, è proprio De Feo a farsi trovare pronto su un veloce ribaltamento di campo, a stoppare e ad insaccare all’incrocio dei pali della porta difesa da Menegatti.

Il rosso giocatore savonese, arrivato negli ultimi giorni di mercato, si dimostra subito desideroso di mettersi in mostra alle spalle delle punte biancoblù.

La Spal non ci sta e torna immediatamente in attacco con Gentile che fa partire un bel tiro che la retroguardia devia in calcio d’angolo. Di Napoli si gioca subito il secondo cambio, richiamando in panchina Spadafora, che esce tra gli applausi, per far spazio a Ignazio Carta.

Il Savona controlla il gioco e al 68’ trova la terza rete con Demartis che si trasforma in avvoltoio e insacca alle spalle di Menegatti dopo che proprio l’estremo della Spal era stato bravo, con un colpo di reni, a deviare il colpo di testa di Scappini.

È un bel Savona al cospetto di una Spal che, in due giornate, ha dovuto raccogliere 6 volte la palla alle spalle del proprio portiere e che appare al tappeto.

I biancoblù non si accontentano del risultato e al 73’ vanno vicino al quarto gol con De Feo che non trova la battuta giusta. Qualche minuto dopo è Demartis a sfiorare il gol con un tiro a giro che va di poco al lato della porta ospite.

È l’ultima giocata del numero 7 sardo perché Di Napoli lo richiama per la standing ovation. La Spal vorrebbe provare a riaprire la partita ma non va oltre i desiderata e, dopo 4′ di recupero, il Savona può gioire.

Tutto nuovo tranne una cosa: il risultato.

Il tabellino

Savona – Spal: 3 – 1

Reti:  3’ Spadafora (S), 46’ Filippini (Sp), 52’ De Feo (S), 68’ Demartis (S)

Savona: Pennesi, Marchetti, Speranza, Cabeccia, Marconi, Varone (51’ De Feo), Demartis (82’ Giorgione), Quintavalla, Scappini, Cerone, Spadafora (59’ Carta). A disp. Addario, Bramati, Galimberti, Sanna. All. Arturo Di Napoli

Spal: Menegatti, Lazzari, Legittimo, Silvestri, Gasparetto, Gentile (76’ Capece), Filippini, Togni, Germinale (66’ Di Cenco), Finotto (78’ Di Quinzio), Landi. A disp. Albertoni, Bellemo, Veratti, Rosina. All. Oscar Brevi

Arbitri: Andrea Tradino di Milano (Simone Sgheiz di Como e Riccardo Locatelli di Novara)

Note. Angoli: 1 – 6. Ammoniti: Marchetti, Demartis, Quintavalla, Cabeccia, De Feo (S); Germinale (SP). Recupero: 1’ (p.t.), 4′ (s.t.)


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