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Calcio a 7, campo Pomina: i Plava Laguna si aggiudicano il “Torneo Bagni Marini”

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Albisola Superiore. Si è conclusa mercoledì sera la terza edizione del “Torneo Bagni Marini”, svoltosi a Luceto, sul campo in sintetico Pomina.

La vittoria è andata alla formazione Bagni Plava Laguna/Daniela Hair Studio che nella finalissima ha prevalso sui Bagni La Conchiglia per 1 a 0, grazie ad un gol realizzato da Colleoni a cinque minuti dalla fine del secondo tempo.

La partita è stata molto emozionante, nonostante fosse condizionata da entrambe le parti dalla paura di perdere. L’incontro è stato diretto dall’arbitro Maurizio Berta del Csen.

La squadra vincitrice, Plava Laguna/Daniela Hair Studio (nella foto), allenata da Fusco, ha potuto contare su Piccolo, Lanza, Costa, Paradiso, Sinili, Ferraro, Casarino, Crino, Torcello, Colleoni, Maltese, Moro.

I Bagni La Conchiglia guidati da Libertone hanno schierato Ciampà, Malagamba, Bozano, La Grotteria, Libertone, Giacchino, Zunino, Briano, Melica, Zoppini, Roberto.

La terza posizione è andata ai Bagni Torino che hanno avuto la meglio sui Bagni Azul Samoa per 3 a 0.

I Bagni Torino, condotti da Russo, hanno giocato con Tregambe, Medina, Mozzone, Gazzaniga, Galli, Russo, Bellotto, Craviotto, Atzeni, Delfino, Passani, Marchetti. Per i Bagni Azul Samoa, allenati da Manunta, sono scesi in campo Gualtieri, Dagnino, Manunta, Bazzano, Raffa, Schipani, Guastamacchia, Baiardo, Cafferini, Tabbia.

In semifinale i Plava Laguna avevano sconfitto i Bagni Azul Samoa per 4 a 1; i Bagni La Conchiglia avevano battuto i Bagni Torino per 2 a 1.

In occasione della finale è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Massimiliano “Bubu” Monti, deceduto martedì scorso.

“Per lui il calcio era una passione e un divertimento e, personalmente, visto che lo ha praticato direttamente, sul campo l’unica frase che ricorreva era sempre detta da lui: ‘questa volta è l’ultima partita’. Ma puntualmente smentiva tutti e alla prima convocazione di un torneo diceva sempre ‘sì, ci sono!’ – ricordano i gestori del campo Pomina -. Alle volte arrivava direttamente dal lavoro e, nonostante fosse stanco, in campo aveva sette vite come i gatti, tanto che dava del filo da torcere calcisticamente parlando a quelli più giovani di lui”.

“Giocava e si divertiva e allo stesso modo si arrabbiava quando veniva ammonito per eccesso di agonismo – proseguono -; a lui non piaceva perdere le partite oppure regalarle senza aver giocato alla pari. Resterà sempre nei cuori di tutti noi e noi lo vogliamo ricordare sorridente e pronto a dare il massimo per la squadra e nella vita. Ci associamo al dolore anche della sorella Monica, grande amica che di tanto in tanto, quando poteva, veniva a vedere il fratello giocare, e a tutti i familiari. Il prossimo torneo over 40 sarà dedicato a lui”.


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