Quantcast
Channel: Sport – Il Vostro Giornale
Viewing all articles
Browse latest Browse all 33995

Savona calcio, alla vigilia di Gubbio ‘Re Artù’ colpisce di fioretto: “Penso solo al campo. Per il resto, chi semina vento…”

$
0
0

Savona. Re Artù sfodera la sua spada. Anzi colpisce di fioretto.

Dopo una settimana cominciata con la sconfitta di Prato e proseguita con l’affaire Corda, Arturo Di Napoli è battagliero più che mai ma prova a voltare pagina.

Alla vigilia della trasferta di Gubbio – la quarta in sei giornate – il tecnico biancoblù non vuole parlare di altro che del campo anche se, indirettamente e senza mai nominare il suo predecessore, non manca di mandare qualche stilettata.

“Noi dobbiamo pensare solo al campo – esordisce in una lunga intervista al termine di un colloquio con il presidente Dellepiane – Il mio problema si chiama Gubbio; i miei problemi sono i 25’ di blackout che abbiamo avuto nelle ultime partite. Gli altri lasciano il tempo che trovano”, prova a defilarsi mister Di Napoli.

La settimana, però, non è stata delle più semplici e anche la squadra ha accusato il contraccolpo del clamore esploso dopo lo scambio di accuse tra la società e il suo ex allenatore.

Ma Di Napoli non è preoccupato sulla possibilità che le tossine psicologiche possano influenzare il suo lavoro: “I ragazzi hanno reagito bene. Sanno che stanno facendo le cose come si deve e che, una volta migliorati i 25’ finali, potranno fare bene.

Pensiamo alla partita di Gubbio. Rispetto al resto, non vado nello specifico ma parlo in generale: per come ti comporti, per quello che fai, alla fine la vita ti presenta il conto e chi semina vento raccoglie tempesta”.

Sabato a Gubbio saranno passati due mesi esatti dall’insediamento alla guida dei biancoblù del giovane allenatore, durante i quali non sono mancati gli scogli da superare: “In città mi sono ambientato molto bene con la mia famiglia. E’ una città a misura d’uomo. Mi hanno accolto bene tutti nonostante un iniziale scetticismo.

Non mi aspettavo cosi tante difficoltà gestionali – ammette - Sono giovane come allenatore ma ho vissuto sempre gli spogliatoi da leader; è stato un impatto forte e ho dovuto, per prima cosa, ripararmi dagli attacchi esterni.

Sono felice di avere avuto il supporto della società e dei tifosi. Questi ultimi non mi hanno mai fatto mancare il loro appoggio soprattutto in questo periodo particolare. Li ringrazio”.

Tra le difficoltà, sicuramente quella di un mercato fatto in due fasi dalla società non ha contribuito a semplificare il lavoro di Di Napoli: “Ho un gruppo numeroso ma un allenatore deve lavorare con 23 25 giocatori.

Trentotto giocatori sono veramente troppi; alcuni hanno deciso di rimanere qui e giocarsi le proprie chance. Una posizione legittima e mi dispiace per chi ha poco spazio ma le mie scelte sono derivate solo da quello che vedo quotidianamente in campo”, chiarisce l’ex giocatore di Inter, Napoli e Messina.

“A che punto siamo? Ad un punto discreto. Finché lavoriamo da squadra, Finché mentalmente e fisicamente siamo sul pezzo pensiamo da grande squadra. Nessuno ci ha messo sotto finora. Dobbiamo crescere, lo sappiamo.

Cosa ci manca? Quel pizzico di cattiveria, di fame per portare a casa un risultato importante. Sono sereno e fiducioso e so i miglioramenti fatti dal 27 luglio ad oggi. Questa squadra può regalare grandi soddisfazioni a società e tifosi”.

Sabato a Gubbio si conclude una prima fase che, dopo la trasferta in terra umbra, avrà visto impegnato il Savona per ben quattro volte su sei lontano dal Bacigalupo.

Mister Di Napoli, come tutti gli allenatori, non ama le tabelle ma ammette che i suoi ragazzi avrebbero meritato qualcosa in più: “Potevamo avere molto di più ma – commenta con esperienza da uomo di campo navigato qual è, almeno da calciatore – il calcio è equilibrio e, prima o poi, si livella tutto.”

In vista di Gubbio, il lavoro è stato concentrato in particolare su un aspetto: “Abbiamo subito dei gol per errori nostri non per bravura avversari. Sappiamo che dobbiamo migliorare ma la squadra ha una identità tattica; sa come muoversi, conosce i propri pregi e i propri difetti. Ora bisogna alzare asticella e poi la squadra potrà dare grosse soddisfazioni. Ne sono certo”, conclude il tecnico.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 33995

Trending Articles