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Calcio, disfatta Savona: la Reggiana vince 5 a 0. Di Napoli: “Chiediamo scusa ai tifosi”

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Savona. In casa savonese, qualcuno, in settimana, sognava di ripetere il “blitz” di nove mesi fa, quando, domenica 2 marzo, l’armata guidata da Corda espugnò il campo della Reggiana con il risultato di 1 a 0.

Oggi sono bastati 12 minuti per capire che i biancoblù non sarebbero riusciti a ripetere l’impresa, anzi. Il Savona è uscito battuto dal “Mapei Stadium” con il risultato di 5 a 0. Un passivo per nulla eccessivo per quanto visto sul campo. I padroni di casa sono parsi superiori agli Striscioni in ogni reparto del campo, sia tecnicamente che sul piano tattico.

Si gioca davanti a 3.888 spettatori, tra paganti ed abbonati. La Reggiana si presenta in maglia granata e calzettoni blu; il Savona in completo giallo. Tra gli assenti Quintavalla, partito per Reggio ma alla fine rimasto in tribuna.

Al 10° i locali passano in vantaggio: Alessi serve Ruopolo che imbecca Siega, lesto ad incunearsi nella difesa biancoblù e trafiggere Addario. Un paio di minuti dopo il raddoppio: cross di Mignanelli, in area Bruccini colpisce al volo e di controbalzo insacca.

La difesa a tre, opposta al terzetto d’attacco dei reggiani, evidentemente non può reggere. Di Napoli corre ai ripari inserendo Casarini al posto di Galimberti, passando al 4-3-3, con Carta che scala basso a destra in difesa e Spadafora che sale a supporto di Scappini e De Feo. Il Savona appare più propositivo e mette anche un pallone in rete, ma Scappini, servito da Carta, è in fuorigioco.

Nella ripresa i biancoblù vengono colpiti a freddo: nella prima azione Antonelli atterra Siega e provoca un calcio di rigore. Alessi lo trasforma. Al 9° Angiulli, con un potente diagonale da fuori area, batte per la quarta volta Addario.

Al quarto d’ora una stoccata dai venti metri di Spadafora si infrange sulla traversa. Ma è solo un sussulto savonese. La Reggiana parte più volte in contropiede e al 24° colpisce ancora con Maltese, che infila la sfera nell’angolino basso. A questo punto, avanti 5 a 0 con 20 minuti ancora da giocare, la squadra emiliana si ferma ed evita al Savona un’umiliazione peggiore.

“Siamo rimasti sul pullman – ha detto Arturo Di Napoli, allenatore del Savona – e questa è mancanza di rispetto verso la società e i tifosi, ai quali, io per primo, non possiamo che chiedere scusa. Al di là del valore della Reggiana, accreditata per vincere il campionato, non siamo mai entrati in partita, non abbiamo avuto nè cattiveria, nè dignità. Ci hanno sottomesso sia dal punto di vista tattico, che del palleggio. Dobbiamo solo ringraziarli che si sono fermati, altrimenti sarebbe finita ancora peggio”.

“Ci sta perdere, ma non in questa maniera. Noi non abbiamo un giocatore che può fare la differenza: ci deve essere un gioco di collettivo, ma oggi non c’è stato nulla. Adesso rimbocchiamoci le maniche – conclude -. Sono cinque schiaffoni che fanno male, ma ci devono far reagire subito”.

La Reggiana allenata da Coombo ha giocato con il 4-3-3, schierando Feola; Andreoni, Spanò, De Giosa (s.t. 1° Gueye), Mignanelli; Bruccini, Maltese, Angiulli (s.t. 33° Palumbo); Alessi (s.t. 27° Sinigaglia), Ruopolo, Siega; a disposizione Messina, Palumbo, Ceccarelli, Tremolada, Vernocchi.

Il Savona è sceso in campo con il 3-5-2 con Addario; Galimberti (p.t. 19° Casarini), Cabeccia, Antonelli; Spadafora, Giorgione, Carta, Marchetti, Cerone (s.t. 22° Bramati); Scappini (s.t. 1° Demartis), De Feo; in panchina Pennesi, Gizzi, Nucera, Colombi.

Ha arbitrato Dionisi della sezione di L’Aquila, coadiuvato da Orlando e Meozzi di Empoli.


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