Albenga. Nel campionato di Promozione, girone A, la Carlin’s Boys, il cui ritmo assomiglia sempre più alla trionfale marcia di Radetzsky di Johan Strauss, vuole prendersi la rivincita sul Serra Riccò, che nella gara di andata aveva “osato” vincere il confronto.
Fu una sconfitta che costò la panchina a mister Luci, sostituito da Papa, sotto la cui guida i ponentini hanno cambiato la cadenza del passo, al punto di passare dal trotto al galoppo, finendo per dominare in lungo ed in largo il campionato.
Il Serra, tuttavia, non ha intenzione di vestire le vesti di vittima sacrificale, anzi, contando sul fatto che non ha nulla da perdere, cova il sogno di ripetere lo sgambetto ai sanremesi, nella disputa che si terrà sui Piani di Poma, sotto gli ordini del fischietto del sig. Marco Vitale di Savona.
Dopo tre sconfitte consecutive, che sono costate l’addio ai sogni promozione diretta, la Voltrese (priva di Termini) vuol provare a fare nuovamente la voce grossa, ospitando al “San Carlo”, un Taggia, che si presenta alla sfida ferito ed incerottato, causa la pesante mannaia con cui il giudice sportivo lo ha falcidiato (6 turni a Rosso, uno a Baracco e Di Romualdo). L’occasione per i genovesi è ghiotta… guai a fallirla!
Tredici punti nelle ultime cinque partite hanno permesso all’Albissola, ancorché priva degli infortunati Sofia ed Orcino, di volare al terzo posto. La trasferta di domenica sul campo del Cogoleto (orfano di Amos e Rondinelli) è gara difficile, come afferma il direttore generale Aldo Lupi : “Si tratta di una partita da affrontare con la massima concentrazione; all’andata i granata ci hanno imposto il pari e adesso che necessitano di punti salvezza, saranno ancor più aggressivi. Ne siamo consapevoli, ma abbiamo anche noi bisogno di una vittoria che attesti la veridicità delle nostre ambizioni”. La “giacchetta nera” (vecchio appellativo, anni addietro, per chi arbitrava) sarà il sig.Tortora di Albenga.
E avendo citato la città ingauna, parliamo della squadra dell’Albenga, che in settimana ha promosso, alla guida tecnica, mister Rattalino, con l’intento di uscire dal “periodo no”, culminato con l’esonero di Caverzan.
Dovendo ospitare al “Riva” un Arenzano, al settimo cielo per via della vittoria conquistata con la Voltrese, non sarà facile per il neo mister, arrivato dalla juniores, partire subito con il piede giusto.
Ci sono premesse di spettacolo al “Grondona”, dove Rivarolese e Legino, due tra le squadre più in forma del momento, vogliono continuare il trend positivo; tra gli ospiti sarà assente il bomber Marafioti, mentre i padroni di casa hanno (in Federico Piovesan e Sighieri) due attaccanti di valore, che vogliono far volare in alto l’avvoltoio polceverasco.
Al “Merlo”, derby all’arma bianca (metaforicamente parlando), tra Ceriale e Loanesi, con ambo i team che puntano a un successo pieno, che spianerebbe la strada verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati: salvezza diretta per i ragazzi di Mambrin e play off per i rossoblu del presidente Piave.
E’ un autentico “spareggio salvezza”, quello che si terrà a Begato, tra Campomorone e Bragno, due squadre che – se il campionato fosse finito domenica scorsa, sarebbero state costrette alla disputa dei play out.
Come se non bastasse, entrambi i team sono stati duramente colpiti dalle decisioni del giudice sportivo, che ha appiedato tre giocatori polceveraschi (Cappellano, Gattulli e Monaco) e due della Val Bormida (Bottinelli e Leka), ma chi scenderà in campo saprà non farli rimpiangere.
“Lasciate ogni speranza, voi che perdete”… perché ci sarà un futuro peggiore dell’inferno dantesco, per chi “uscirà con le ossa rotte” (un’allegoria scherzosa, ovviamente) dalla sfida fra Varazze e Borzoli, appaiate all’ultimo posto della classifica. Al sig. Quercioli di Chiavari, l’arduo compito di dirigere il match.