Genova. Martedì 17 febbraio, in vista dell’imminente derby della Lanterna, è stata una intesa giornata di visite al “Mugnaini” per Mihajlovic e i suoi ragazzi, che hanno ospitato una delegazione di 95 istruttori dell’ASD Accademia Allenatori di Credaro, una delle realtà più attive e apprezzate nel panorama italiano della formazione dei “mister”, saliti a Bogliasco per assistere alla seduta di allenamento dei blucerchiati.
In mattinata sotto un timido sole invernale per i tecnici provenienti da ogni parte della penisola (Sicilia inclusa) era avvenuto un incontro anche con l’allenatore della Primavera Samp Enrico Chiesa ed il responsabile del settore giovanile Giovanni Invernizzi.
“Siamo venuti qui per vedere la seduta d’allenamento di Sinisa – racconta il presidente dell’Accademia Paolo Tramezzani – e abbiamo avuto anche il piacere di visionare le metodiche riservate alle giovani leve. Il report relativo all’allenamento pomeridiano della Sampdoria preparatorio dell’atteso match con il Genoa è stato contenuto in una canonica seduta sul prato principale così scandita: riscaldamento e possesso-palla per tutti, tiri in porta per i maggiormente impiegati domenica scorsa a Verona, lavoro tecnico-atletico più intenso sotto forma di partitelle tattiche per il resto del gruppo”.
Tramezzani (classe 1970) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano cresciuto nelle giovanili dell’Inter, società in cui dopo vari prestiti a club minori è stato fatto esordire in Serie A l’8/11/1992 da Osvaldo Bagnoli proprio contro la Samp nel ruolo difensore. Con i nerazurri vince la Coppa Uefa nel 1993-1994 e si rende protagonista del primo caso di prova televisiva in Italia: il compagno di squadra Luigi De Agostini viene espulso al suo posto e Tramezzani viene successivamente squalificato sulla base delle immagini televisive.
Dopo annate transitorie a livello di prestazione (vedi Piacenza e Atalanta) nella stagione 1998-1999 si trasferisce all’estero per giocare nella Premier League firmando un quadriennale con il Tottenham anche se in Inghilterra disputa pochissime partite a causa di un grave infortunio. Chiude definitivamente la carriera agonistica nel 2008 vestendo la casacca della Pro Patria in C1. Dopo il ritiro oltre ad essere opinionista e ospite in varie trasmissioni sportive su Sky, Mediaset Premium e Rai Sport, ricopre il ruolo di responsabile tecnico nella società sportiva dilettantistica Basiglio Milano3 Calcio. Dal dicembre 2011 è vice di Gianni De Biasi sulla panchina della Nazionale albanese.
Queste in sintesi sono alcune domande che abbiamo rivolto all’ispiratore dell’iniziativa.
Come si è svolta la vostra visita nel tempio blucerchiato?
“Una delle particolarità che contraddistinguono Sinisa consiste nel fatto che non è un tecnico che nasconde il proprio lavoro (atteggiamento raro nella A italiana) ad esclusione della confezione degli schemi per le palle inattive. Il mister si è intrattenuto per una ventina di minuti ai bordi della pista di atletica ed ha risposto simpaticamente ai quesiti posti dispensando tra l’altro consigli del tipo: ‘nel calcio moderno se i vostri calciatori non corrono tutti non andate da nessuna parte’. La ripresa filmata di questo interrante colloquio verrà pubblicata su internet solo dopo il derby di sabato”.
Cos’ha detto Mihajlovic ai suoi giocatori?
“È sempre molto bravo nello spiegare le cose e molto concreto su quelli che sono i suoi principi di gioco. Alla severità professionale alterna anche qualche sorriso”.
Cosa ne pensa sul cammino dei blucerchiati in campionato?
“Questa è davvero un’annata straordinaria e sono convinto che il meglio debba ancora venire”.
Qual è l’atmosfera che respira a pochi giorni dal derby?
“Ho trovato un clima molto sereno, la forza di questo grande allenatore e di questa eccezionale società è proprio che in ogni momento c’è la consapevolezza del lavoro fatto sul campo e partendo da quello si possono superare tutti i momenti e si può affrontare al meglio una settimana delicata come quella che precede la stracittadina”.
Che impressioni ha tratto da questa esperienza?
“Sinisa ci ha accolto davvero molto bene, è un allenatore consapevole della propria bravura e lavora con serenità perché la squadra gli ha dato ampie garanzie: al di là degli ultimi risultati non del tutto positivi. Conosco Mihajlovic da anni, l’ho sempre seguito in tutte le sue avventure con gli altri club, ha sempre fatto un ottimo lavoro. Questa è una settimana importante, il Derby a Genova è molto sentito ma qui sta la sua forza: in momenti come questi è fondamentale chiedere ai propri giocatori qualcosa di più, soprattutto in allenamento”.
Che rapporti esistono tra la Samp ed il calcio albanese che lei conosce bene?
“L’anno scorso alla Samp un giocatore albanese c’era in effetti, Shkodran Mustafi, che ha poi scelto di vestire la maglia della Germania. Io e Gianni De Biasi lo seguivamo da qualche anno, ancora prima che arrivasse al Doria: abbiamo avuto un incontro con lui ma ha scelto altre strade, che l’hanno poi portato a diventare campione del mondo con la Germania. Credo che tutt’ora ve ne siano molti altri da scoprire”.