Quantcast
Channel: Sport – Il Vostro Giornale
Viewing all 33997 articles
Browse latest View live

Catarzi ai Mondiali Under 20: quattordicesimo posto, tra amarezza e gioia

$
0
0

Savona. Quattordicesimo posto mondiale Under 20 per Constance Catarzi, l’atleta del Circolo scherma Savona in forza nella nazionale transalpina: soddisfazione per il team savonese, che conferma la sua atleta tra le più forti esponenti del fioretto giovanile.

Ai Mondiali Under 20 partecipano le migliori quattro atlete di ogni nazione, nella fascia d’età compresa tra i 14 e i 20 anni. Già esserci quindi fa capire quanto sia complicato; essere selezionata tra le prime quattro in un range di sei anni costituisce di per sé un enorme traguardo. Questa doverosa premessa per capire ciò che ha compiuto Costanza Catarzi, diciannovenne fiorettista del Circolo Scherma Savona, che gareggia per la nazionale francese. Costanza ai Mondiali Under 20 di Verona si è classificata al quattordicesimo posto, sesto tra le europee, su 142 atlete provenienti da ogni parte del mondo.

La kermesse iridata, perfettamente organizzata in Italia al Cattolica center di Verona, aveva una location veramente emozionante, con maxischermo e presentazione dei vari incontri, da far tremare i polsi.

Nel girone eliminatorio Costanza ha vinto cinque assalti su sei, cedendo solo a un’atleta della Repubblica Ceca, complice una comprensibile emozione iniziale, ma ha avuto la meglio su una statunitense, una neozelandese, una australiana, una irlandese e una inglese.

Nel primo incontro di eliminazione diretta ha sconfitto nettamente una schermitrice dell’India con il punteggio di 15 a 2; a seguire il derby francese con Morgane Patru, già due volte finalista in Coppa del Mondo: qui ne è uscita vincitrice con il punteggio di 15 a 9, in un incontro che valeva l’accesso alle migliori trentadue.

A questo punto è giunto lo scontro con l’egiziana El Sharakwi, numero 9 del seeding in quel momento, e dopo un inizio in salita, è riuscita a recuperare e vincere l’incontro con il punteggio di 15 a 13.

Tra le migliori sedici, per l’accesso ai quarti di finale Costanza si è trovata ad affrontare l’italiana Ricci di Padova. L’atleta azzurra era seguita dal tifo di tutta la tribuna del Cattolica center, giocando quasi in casa; Costanza ha tenuto testa alla schermitrice patavina sino al 10 a 9 e a quel punto infilava tre stoccate di seguito in bersaglio non valido di un soffio; probabilmente qui è avvenuta la svolta dell’incontro e, quando la sua avversaria ha messo a segno la stoccata dell’11 a 9, è decollata via verso la vittoria, con il punteggio finale di 15 a 10 .

Chiare le dichiarazioni di Catarzi e del suo team: “Ora sono davvero dispiaciuta, ci sono arrivata vicinissima – racconta – quelle tre stoccate fuori di un soffio non mi hanno permesso di raggiungere la Ricci sul dieci pari e allora chissà come sarebbe finita… magari nei prossimi giorni a mente fredda sarò più contenta, insomma sono tra le migliori 15 al Mondo, niente male no?”. “In questo momento – spiega invece il suo maestro Federico Santoro, presente a bordo pedana a Verona – è giusto ringraziare prima di tutto Costanza per questo grandissimo risultato, i suoi genitori che si sono fatti un mazzo incredibile per metterla nelle condizioni di arrivare lassù”; “Con Costanza in questi anni ci siamo allenati duramente a Savona, sapendo di dover competere con realtà schermistiche ben al di sopra della nostra, per mezzi e dimensione. Ce l’abbiamo fatta lo stesso, non credo che ciò sia stato compreso in pieno da queste parti, ma noi siamo andati avanti e ricevere i complimenti da parte di commissari tecnici di varie nazionalità, alcuni di loro excampioni olimpici, ci ha ripagato dei sacrifici fatti, soprattutto da Co e dalla sua famiglia”.

Tutto il Circolo ha seguito con trepidazione le gesta della schermitrice savonese, gioendo per questo risultato che costituisce indubbiamente un risultato che entrerà negli annali della storia del Circolo Scherma Savona.


Fortitudo Savona, successo senza problemi sul parquet del Maremola

$
0
0

Savona. Poco più che un’amichevole quella che si è svolta mercoledi 4 aprile, al palazzetto dello sport di Pietra Ligure, tra la squadra padrone di casa, fanalino di coda della classifica del girone A della Promozione ligure, e i campioni in carica della Fortitudo Savona, capolista solitaria.

Troppo ampio il divario tra le due squadre; a nulla è bastata la buona volontà e l’esuberanza fisica degli uomini di coach Bonato per impensierire i savonesi, i quali hanno potuto giostrare un’ampia rotazione che ha permesso anche a chi finora ha giocato poco di mettersi in evidenza. Risultato finale: Maremola 52 Fortitudo Savona 89.

Particolari menzioni vanno alla buona partita di Michele Santi (nella foto) con i suoi 36 punti a referto e per i primi due punti in campionato di Raffa.

Prossimo impegno della Fortitudo: sabato 14 aprile alle ore 18,30 al PalaPagnini di Savona per l’ultima partita prima dei playoff contro la San Nazario Juvenilia Varazze.

Il tabellino della Fortitudo Savona: Alessi 4, Vaira 7, Raffa 2, Montemurro 6, Apicella, Nocerino, Damonte 16, Santi 36, Spalla 6, Amedeo 12. All. S. Morando.

Manfredi secondo sulle pietre: il loanese battuto a Roubaix da Askey

$
0
0

Loano. Samuele Manfredi ha conquistato il secondo posto alla Parigi – Roubaix juniores: l’asso loanese del ciclismo ha vestito oggi la maglia azzurra della nazionale guidata da Rino De Candido.

Due settimane dopo la vittoria maestosa alla Gand – Wevelgen di categoria, il loanese Manfredi è giunto nel gruppo di testa nel velodromo di Roubauix, al termine dei 111 della corsa giovanile che ricalca in parte il percorso della classica delle pietre. La vittoria della gara odierna è andata al britannico Lewis Askey, che ha anticipato proprio Manfredi allo sprint; terzo il danese Skjelmose, staccato di una manciata di secondi. Nessun britannico ha mai vinto la Regina delle classiche tra i professionisti e Askey potrebbe essere il primo a conquistare questo successo.

Manfredi e Askey hanno dato spettacolo, con un attacco ai venticinque chilometri dal traguardo; per i rivali non c’è stato nulla da fare e, nonostante i tentativi di rimonta nel finale, sono stati loro due a giocarsi il successo sulla storica pista del velodromo di Roubaix.

Classe 2000, Samuele Manfredi è cresciuto nella nella Unione ciclistica Alassio e oggi corre per la Work Service Brenta Romagnano, solidissimo team giovanile del ciclismo veneto: dopo numerose vittorie nelle categorie giovanili, l’anno scorso ha fatto parte della spedizione azzurra ai mondiali di Bergen, frutto anche del secondo posto ai campionati italiani di categoria. All’Italia mancano da tempo veri specialisti delle classiche di un giorno, soprattutto per le classiche del nord, e, dopo il quinto posto a Roubaix dello scorso anno di Gianni Moscon, il nome di Manfredi è una possibile speranza per il futuro del ciclismi azzurro.

L’Albissola espugna Savona e sogna in grande: capolista solitaria

$
0
0

Savona. Il sogno continua e, settimana dopo settimana, appare sempre più vicino a tramutarsi in realtà. Quattro mesi e mezzo dopo il successo per 2 a 0 al Faraggiana, l’Albissola si ripete e batte nuovamente il Savona. Ma non è il doppio successo nel derby la notizia del giorno, quanto le conseguenze che ha sulla classifica: la squadra di mister Fossati e prima, da sola. E al termine del campionato mancano solamente quattro giornate.

Dopo la serie di promozioni che l’hanno portata in poche stagioni dalla Prima Categoria, disputata nel 2011/12, alla Serie D, la squadra albissolese è in vetta al girone E ed ora è la favorita per il grande salto in Serie C.

Ponsacco e Unione Sanremo, le rivali dei Ceramisti per il primato, hanno solamente pareggiato; i biancoazzurri del patron Giampiero Colla hanno fatto bottino pieno al Bacigalupo di Savona vincendo 1 a 0.

Il derby non ha offerto un grande spettacolo sul piano delle emozioni. Poche occasioni da rete nel primo tempo, ancor meno nella ripresa. A deciderlo è stato un calcio di rigore trasformato da capitan Sancinito nel recupero del primo tempo, peraltro assegnato per un fallo di mano che, in realtà, era avvenuto fuori dall’area. Ma al di là dell’episodio che lo ha penalizzato, il Savona ha pochi motivi per rammaricarsi: i suoi avanti sono stati neutralizzati dalla inappuntabile difesa biancazzurra.

La cronaca. Marcello Chezzi sceglie il seguente undici: Bellussi, Vittiglio, Grani, Gallo, Ferrando, Venneri, Tognoni, Fofana, Saccà, Balestrero, Bacigalupo. Biancoblù in campo con il 4-2-3-1.

In panchina siedono Stavros, Bruzzone, Severi, Pare, Guarco, Magni, Massa, Mehmetaj, Gomes de Pina.

Fabio Fossati risponde con Caruso, Calcagno, Molinari, Sancinito, Garbini, Gargiulo, Coccolo, Raja, Piacentini, Gulli, Cargiolli. Lo schema è il 3-4-3.

A disposizione ci sono Vasoli, Pasquino, Durante, Boveri, Bennati, Corbelli, Cambiaso, Carballo, Papi.

Dirige la partita Claudio Petrella della sezione Aia di Viterbo, assistito da Francesco Monella (Chiari) e Vincenzo D’Acunzi (Asti).

Al Bacigalupo c’è il pubblico delle grandi occasioni, con circa 1.500 spettatori. Ospiti in maglia blu e azzurra, calzoncini e calzettoni bianchi; locali in tenuta gialla con banda trasversale blu sulla maglia.

Le fasi di studio durano a lungo. Al 7° una punizione di Sancinito viene facilmente bloccata da Bellussi. Il primo tentativo degno di nota, al 10°, lo effettua la punta savonese Tognoni: Garbini nell’area piccola respinge.

Con il passare dei minuti la partita ingrana, anche se le due squadre restano accorte. Al 17° Balestrero tocca per Grani che conclude da fuori, respinto; rapido capovolgimento di fronte, assist di Coccolo per Piacentini che da buona posizione manda alto. Al 22° corner per i Ceramisti: è Tognoni ad allontanare la sfera.

Al 27° traversone basso di Coccolo, Piacentini spalle alla porta riceve ma Gallo in extremis riesce ad allontanare. Al 32° discesa sulla destra di Saccà, tiro-cross e palla sull’esterno della rete.

Al 33° Vittiglio mette in angolo un cross di Gulli. Dalla bandierina va Sancinito, Bacigalupo di testa mette nuovamente in corner. Sul nuovo pallone messo in mezzo, Cargiolli di testa manda alto.

Il finale di tempo è concitato, a chiudere un primo tempo vivace. Al 45° traversone di Coccolo e Grani intercetta il pallone con una mano: calcio di rigore, tra le proteste dei locali che sostengono che il fallo sia avvenuto fuori dell’area. Sul dischetto va Sancinito: conclusione potente e palla in rete. Al 47° Albissola in vantaggio.

Dopo due minuti di recupero si rientra negli spogliatoi.

Nel secondo tempo il Savona accusa il colpo dovuto allo svantaggio e fatica a costruire azioni da rete. L’Albissola bada a non scoprirsi, per capitalizzare al meglio il prezioso gol.

Al 7° traversone dalla sinistra di Grani, colpo di testa di Saccà e palla in rete, ma il numero 9 era nettamente in fuorigioco e Petrella annulla.

Al 12° va al tiro Balestrero: palla a lato. Al 13° l’arbitro punisce con un cartellino giallo un fallo di Gallo su Coccolo.

Al 14° scontro tra Saccà e Cargiolli: punizione per il Savona, con il numero 9 che riporta una ferita al volto e deve essere curato dal medico.

Il Savona prova a fare la partita ma non riesce a servire palloni buoni per gli attaccanti. L’Albissola, non per niente, ha la seconda difesa meno battuta del campionato e conferma la sua solidità.

Al 17° palla da Saccà per Bacigalupo che chiama Caruso ad una agevole parata. Al 21° punizione di Vittiglio e colpo di testa di Ferrando: Caruso si rifugia in angolo.

Al 24° cartellino giallo per Tognoni per un fallo su Raja. Chezzi cambia in attacco: entra Gomes al posto di Saccà. Fossati, al 26°, inserisce Corbelli per Cargiolli.

Ancora un’ammonizione al 32°: ne fa le spese Balestrero. Al 34° Venneri viene atterrato al limite dell’area: calcio di punizione. Prima della battuta, Fossati inserisce Papi per Sancinito. Il calcio da fermo di Tognoni lambisce il palo, uscendo di pochi centimetri.

Al 37° Chezzi si gioca la carta Guarco, togliendo Gallo. Al 43° Grani ci prova da posizione defilata: facile la presa di Caruso.

Nel primo dei cinque minuti di recupero Fossati manda in campo Carballo per Piacentini. I biancoblù non hanno più la forza di pungere; al 48° Guarco serve un buon pallone a Gomes che non controlla.

L’Albissola chiude la partita nella metà campo avversaria e al triplice fischio può esultare. Prima, però, c’è il cartellino rosso per Tognoni, che porta ulteriore nervosismo. Fofana viene trattenuto da Chezzi e dai compagni, decisamente adirato nei confronti dell’arbitro.

A fine partita i biancoazzurri festeggiano andando a prendersi l’applauso dei numerosi sostenitori sugli spalti, per la gioia del gruppo degli Zueni. Domenica 15 aprile al Faraggiana arriverà una Lavagnese senza più stimoli di classifica: la capolista potrà cercare di rafforzare il primato.

Il Savona, invece, sarà ospite di un Sestri Levante che vorrà mettersi definitivamente al sicuro. In classifica i biancoblù scendono nuovamente in sesta posizione, al di fuori della zona playoff.

Albenga, oltre 2.300 persone per CorriAMO la Fionda: divertimento e solidarietà con Vittorio Brumotti

$
0
0

Albenga. Oltre 2.300 persone hanno affollato oggi piazza del Popolo e viale Martiri della Libertà e tutto il centro storico di Albenga per l’edizione 2018 di CorriAMO la Fionda, manifestazione podistica non competiva che fungerà da preludio all’attesissimo Premio Fionda di Legno che Antonio Ricci consegnerà domenica prossima a Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno in un gremitissimo Teatro Ambra.

Ospite d’onore il biker Vittorio Brumotti, che prima di dare il via alla competizione ha dato prova delle sue ben note abilità di freestyler compiendo alcune spettacolari evoluzioni “al di sopra” del patron dei Fieui di Caruggi Gino Rapa.

Al termine il popolare e coraggioso inviato di Striscia ha ricevuto lafiondina d’argento dei Fieui di Caruggi offerta da Igor Strazzoni dell’Osteria N° 6.

Ad allietare la corsa, a cui hanno preso parte atleti, famiglie con bambini, la banda folcloristica “Rumpe e Streppa” che ha accompagnato i partecipanti fino ai nastri di partenza di piazza del Popolo.

L’edizione 2018 di CorriAmo la Fionda servirà a finanziare il reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale Gaslini di Genova, mediante l’acquisto di attrezzature sanitarie.

Finale, l’ennesimo pareggio che sta stretto: 1 a 1 con l’Unione Sanremo

$
0
0

Finale Ligure. Ancora un pareggio per il Finale, il dodicesimo in trenta giornate di campionato, il quarto nelle ultime cinque partite. La squadra condotta da Buttu conferma di essere viva, al punto da aver fermato l’Unione Sanremo, compagine in lotta per il primato. Ma il successo non arriva e, di conseguenza, la situazione di classifica non cambia.

Il risultato odierno maturato al Borel, 1 a 1, sta stretto ai giallorossoblù che, a segno dopo pochi minuti con Genta, hanno difeso bene il vantaggio fino al quarto d’ora del secondo tempo quando hanno subito il pari a seguito di un rigore molto contestato. Poi l’incontro avrebbe potuto prendere una brutta piega per i padroni di casa a causa di un’espulsione, ma il Finale ha continuato a giocare alla pari con i matuziani.

La partita. Pietro Buttu schiera Porta, Conti, Ferrara, Saba, Scarrone, De Benedetti, Capra, Figone, Virdis, Genta, Lala. Padroni di casa in campo con il 4-4-2.

Le riserve sono Bozzo, Visali, Scalia, Maiano, Buonocore, De Martini, Piu, Vittori, Roda.

Giovanni Brancatisano, che sostituisce in panchina lo squalificato Alessandro Lupo, manda in campo l’Unione Sanremo con Salvalaggio, Bregliano, Cacciatore, Castaldo, Lauria, Gagliardi, Anzaghi, Taddei, Boldini, Rotulo, Jawo. Lo schema è il 4-3-3.

A disposizione ci sono Pronesti, Barka, Colantonio, Lo Bosco, Bozzi, Magrin, Costantini, Negro, Caboni.

Arbitra Filippo Prior della sezione di Ivrea con l’assistenza di Fabrizio Giorgi (Legnano) e Matteo Treve (Seregno). Finalesi in maglia giallorossi, calzoncini e calzettoni rossi; matuziani in maglia azzurra, calzoncini e calzettoni bianchi.

Al 5°, alla prima azione degna di nota, il Finale passa in vantaggio: cross di Figone, Salvalaggio respinge e sul pallone si avventa Genta che lo mette in rete.

L’Unione Sanremo prova a riprendersi dal difficile avvio. Al 12° tentativo di Jawo, Scarrone devia fuori: l’angolo non dà frutti. Al 17° ospiti pericolosi: una conclusione dal limite di Taddei sfiora il palo alla destra di Porta.

Il Finale fa buona guardia, tuttavia al 24° rischia a causa di una bella iniziativa di Lauria che salta De benedetti e poi anche Porta in uscita, ma manda sul fondo.

Al 31° punizione di Cacciatore: facile la presa del portiere locale. Al 33° l’arbitro ammonisce Taddei.

Al 38° ripartenza locale, Capra e Virdis vengono fermati; cambio di fronte e Lauria trova lo spazio per il tiro ma viene contrastato da Conti e spara alto.

Al 40° accelerazione del Finale, con Conti che crossa dalla destra: Taddei e Bregliano in qualche modo allontanano. Calcio d’angolo, batte Saba: l’azione termina con il fuorigioco di Virdis.

Al 44° ci prova ancora Lauria: a lato. Si va al riposo con il Finale in vantaggio 1 a 0.

Nel secondo tempo Brancatisano presenta i suoi con una formazione rivoluzionata: dentro Costantini, Colantonio e Lo Bosco, fuori Gagliardi, Boldini e Jawo.

Al 2° viene ammonito Saba per proteste. I giallorossoblù continuano a fare la loro partita propositiva e al 3° guadagnano un corner sugli sviluppi Virdis non ci arriva per un soffio. Al 7° conclusione di Genta che ruba palla e batte a rete: Salvalaggio si rifugia in angolo.

Il Finale reclama a lungo per un colpo rifilato da Lo Bosco a Scarrone, ma la terna arbitrale non lo ravvisa. Sull’azione che segue, al 14°, sugli sviluppi di una rimessa laterale di Bregliano, Cacciatore cerca il tiro ma viene ostacolato da Capra. Per l’arbitro ci sono gli estremi del calcio di rigore che il capocannoniere Lauria non fallisce.

Al 18° cartellino rosso all’indirizzo di Scarrone: ammonito per un fallo, applaude sarcasticamente il direttore di gara che lo espelle e lascia il Finale in dieci. Al 23° Buttu schiera Vittori al posto di Virdis.

L’Unione Sanremo attacca, pur non creando grosse occasioni da rete. Al 29° una conclusione di Lo Bosco si spegne sul fondo. Al 33° il secondo cambio nel Finale: De Martini per Genta. Nel Sanremo entra Caboni per Lauria e, al 39°, Bozzi prende il posto di Rotulo.

Al 40° doppia sostituzione nel Finale: entrano Roda e Scalia, escono Capra e Figone. Il direttore di gara assegna cinque minuti di recupero. Al 46° viene ammonito Conti; lo stesso numero 2 tre minuti dopo si vede mostrare il secondo cartellino e i padroni di casa chiudono la gara in nove. Nel mezzo si annota una bella iniziativa di Vittori che crea scompiglio in area, ma manca l’assist per Roda.

Il sesto minuto di recupero non muta il risultato: finisce 1 a 1. Le due espulsioni pesano, perché si tramuteranno in squalifiche e domenica 15 aprile il Finale farà visita al forte Viareggio.

La posizione di classifica dei giallorossoblù è sempre la quartultima: la Rignanese è un punto sopra. Lo spareggio salvezza tra le due squadre appare la soluzione sempre più probabile.

Albissola, Saviozzi e Fossati all’unisono: “Siamo in vetta, il sogno continua”

$
0
0

Savona. Anche nel calcio può succedere, che il piccolo Davide (leggi Albissola) riesca a sconfiggere il grande Golia (Savona) ed è ciò che è accaduto, oggi, al ‘Bacigalupo’, in un pomeriggio calcistico, che difficilmente sarà dimenticato in riva al Sansobbia.

Vittoria e primato in classifica, meglio di così non si poteva sperare, vero Mirco Saviozzi?

“E’ stata una emozione unica e bellissima… Già il fatto di giocare al ‘Bacigalupo’, partendo da una posizione di vantaggio in classifica, rappresentava una grande nota di merito… figurarsi adesso, dopo averla consolidata, grazie ad un match, vinto con merito da una grande Albissola”.

Il presidente è salito al settimo cielo e non fa nulla per nascondere il suo stato d’animo:

“Davanti ad una bella cornice di pubblico, si sono affrontate, a viso aperto, due ottime compagini, che hanno onorato al meglio il gioco del calcio. Mi ha colpito la costanza, la voglia, la maturità della squadra, che sapeva in ogni momento quello che voleva: vincere”.

L’entusiasmo del presidente è irrefrenabile: “La nostra vittoria non fa una grinza, ragion per cui, ci godiamo il primato, frutto del grande lavoro dirigenziale, del ‘main sponsor’, dello staff tecnico e di tutti i nostri meravigliosi ragazzi, che voglio abbracciare, per le grandi soddisfazioni, che ci stanno regalando”.

Poi conclude: “Siamo primi, ma non ci montiamo la testa. In estate, non pensavamo di poter competere per il primato, già al primo campionato di Serie D, né tanto meno di arrivare dove siamo adesso (ndr, in vetta alla classifica)… è una soddisfazione pazzesca, ma meritata, perché da sempre ‘carta canta’ e i risultati sono frutto del lavoro di quel grande allenatore, che è Fabio Fossati”

Mister, hai sentito gli elogi del presidente?

“Ho le orecchie molto lunghe” – sorride Fossati, che prosegue: “Ringrazio Saviozzi, per le belle parole e gli attestati di stima, sperando che il meglio debba ancora venire. Giocare in uno stadio storico come quello del Savona, contro una compagine, non solo blasonata, ma molto forte, è stato bellissimo. Siamo stati bravi a non farci condizionare più di tanto dall’ambiente, che ci circondava, giocando una partita di buon spessore tecnico”.

Anche il tecnico trasuda soddisfazione da tutti i pori: “Siamo riusciti a giocare a viso aperto, contro un’ autentica corazzata, come quella degli striscioni, ribattendo colpo su colpo alle loro giocate, con qualità e determinazione. Se proprio devo fare un appunto alla mia squadra, potevamo, soffrire meno negli ultimi venti minuti, anche grazie ai cambi, sfruttando le ripartenze, come antidoto alla loro bravura, sulle marcature preventive”.

Vittoria e primato, avresti pensato, Fabio, di ritrovarti qui, a quattro giornate dal termine… primo in classifica, dopo aver vinto sul terreno del Savona?

“No, sono sincero, però siamo in testa, con merito e cercheremo di non farci scalzare dalle dirette avversarie. Il torneo è ancora lungo ed irto di difficoltà; dobbiamo giocare quattro partite contro avversarie, che – gioco forza – ci guarderanno con altri occhi, rispetto al girone di andata. I pareggi del Ponsacco e della Sanremese stanno a testimoniare le difficoltà proposte dal campionato, per cui, da martedì, inizieremo a preparare il difficile match casalingo con la Lavagnese, con la massima concentrazione.

Perché non citare il grande attore Jeremy Irons, per la chiusura?

“Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro e si chiamano ricordi. Alcune ci portano avanti e si chiamano sogni”.

Pontecurone: i Giovanissimi portano l’Andora Ciclismo sul podio

$
0
0

Andora. Colpaccio dei Giovanissimi dell‘AS Andora Ciclismo a Pontecurone, in provincia di Alessandria. Sul circuito cittadino di circa 1 chilometro, da ripetersi più volte, gli atleti ponentini hanno dato una grande dimostrazione di sportività e di forza portando la squadra sul gradino più alto del podio, conquistando la classifica maschile.

Il primo posto di Emanuele Giordano (categoria G2m), il nono di Edoardo Rubino (G3m), il quinto di Pietro Lupo e l’undicesimo di Achille Bonomi (G5m), sommati ai primi posti nei G6 conquistati da Irma Siri e da Achille Bonomi, hanno avuto peso sugli oltre cento atleti presenti ed hanno così imposto la supremazia della compagine andorese.

Grande soddisfazione per la società, per i genitori e soprattutto per i giovani ciclisti

Ora appuntamento a domenica 15 aprile, quando l’Andora giocherà in casa con il Trofeo Il Biciclettaio.

Meno piacevoli, invece, le notizie dalla squadra Juniores Pedale Acquese-Andora alla 29ª Novara-Suno, gara con 190 atleti partecipanti che ha visto Davide Pastorino coinvolto in una caduta a pochi chilometri dall’arrivo; rientrato in gara ha concluso al centesimo posto. Ancor meno fortunati Matteo Novaro e Francesco Mannarino, costretti al ritiro a 15 chilometri dall’arrivo a causa di un’auto entrata contromano sul circuito della gara e che avrebbe potuto causare un incidente con conseguenze molto gravi ma, nella negatività dell’episodio, la buona sorte ha protetto i ragazzi.

Come sempre, in tali occasioni si ricorda la raccomandazione agli automobilisti di arrestare il proprio mezzo sulla destra appena si incontra il veicolo apri gara: 30-40 secondi di attesa possono fare la differenza.


Basket Cairo: i senior avanti nei playoff, un successo ed una sconfitta per gli Aquilotti

$
0
0

Cairo Montenotte. Riflettori puntati, in casa Basket Cairo, sulla squadra senior che disputa il campionato Open Csi e sulle formazioni Aquilotti. Vediamo, nei resoconti scritti dalla società valbormidese, com’è andata.

Basket Cairo vs Dime Cherasco 66-62
Impresa memorabile per i nostri senior

Spinti dall’importanza delle gare precedenti e con la certezza di dover vincere per non finire il campionato, i padroni di casa scendono in campo con la giusta decisione. Coach Brioschi schiera in campo Pera G., Giacchello, Bardella, Patetta e Ravazza.

Fin dai primi minuti di gara i ragazzi gialloblù sembrano padroni del parquet, Patetta on-fire trascina i suoi con percentuali da vero leader, la forte difesa dà i suoi frutti e in poco tempo, Cairo va sopra di ben 17 punti. Nel secondo quarto, causa anche le rotazioni, il ritmo si abbassa leggermente, ma coach Brioschi mantiene sempre alta la concentrazione dei suoi, l’aggressività in difesa regala a Cherasco molti tiri liberi, che tengono a galla gli avversari, ma Cairo chiude al riposo lungo sul 40 a 31.

Nella pausa è molto importante non far calare la concentrazione delle squadre, vista la gara delicata. Tornati in campo con il quintetto titolare, ecco Zullo costretto ad abbandonare temporaneamente la gara per aver commesso qualche fallo personale di troppo. Pronto a sostituirlo il giovane Guallini che con sfigura. Ma Cairo abbassa troppo la guardia, come spesso è capitato durante la stagione, l’attacco viene completamente a mancare, nonostante la costruzione di buone soluzioni, non si arriva alla fine, errori banali e i falli personali dei cairesi, mettono criticità alla gara. Cherasco ne approfitta, fino ad agganciare i valbormidesi. Ci si vede così negli ultimi minuti di gara con il punteggio in perfetta parità.

Cherasco però perde un po’ la testa, forse lo sforzo di recuperare la gara, li ha messi in debito di ossigeno, il centro avversario lanciato per un ultimo tiro che potrebbe regalare la vittoria agli ospiti, commette un’ingenuità commettendo sfondamento, regala non solo la palla ai cairesi, ma anche la possibilità di segnare dalla linea della carità e un nuovo possesso, visto il fallo tecnico in aggiunta fischiato per proteste. Ancora qualche secondo di partita che separa i cairesi da una stagione memorabile, gli ultimi sei tiri liberi consecutivi segnati rispettivamente quattro di Giacchello e due di Bazelli, mettono la parola fine alla gara, permettendo così al Basket Cairo di scavalcare tutti in classifica e guadagnarsi il secondo posto nel girone! A breve altre due gare di playoff contro B.C. Gators Caymans per contendersi un posto nel girone A nella prossima stagione.

Coach Brioschi: “Sono felicissima ed orgogliosa di questo gruppo, prima esperienza in panchina da parte mia e soprattutto prima esperienza per una donna con una squadra di uomini, ma ho sempre creduto in loro, sapevo che potevano fare molto e l’hanno fatto, volevo anche ringraziare i giovani under di coach Visconti che hanno dato una grossa mano a questo gruppo, ora concentriamoci sui playoff”.

Ecco gli atleti scesi in campo: Pera G. 11, Giacchello 10, Bardella 3, Pera M., Patetta 7, Bazelli 13, Guallini 3, Ravazza 11, Pisu 1, Zullo 7, Diana.

Aquilotti: castigano Alassio, ma si piegano contro Andora

Riprende con un fine settimana impegnativo il campionato dei nostri mini atleti, impegnati nei due campionati degli Aquilotti Junior (leva 2008) e Senior (leva 2007).

Si comincia sabato con la squadra Senior impegnata contro i pari leva della blasonata compagine dell’Alassio, che nella partita di andata siamo riusciti a domare solo con un canestro a fil di sirena.

Questa volta invece, complici gli allenamenti intensivi agli ordini dei coach Cinzia Oliva e Georgina Makhandy coadiuvate dal supporto di Daniel Pedrini, la partita risulta senza storia e si svolge a senso unico in favore dei nostri cinghialotti gialloblù.

7 a 0 e 4 a 0 i primi due tempini a favore del basket Cairo che si rilassa perdendo il terzo 0 a 2 (e questo sarà l’unico canestro subito dai nostri ragazzi) trionfando poi i restanti tre tempi con i punteggi di 8 a 0, 6 a 0 e 10 a zero.

Una prova maiuscola frutto di una grande difesa e di una ritrovata vena positiva in attacco nella quale la crescita dei nostri giocatori e l’esperienza accumulata (non ultima quella della scorsa settimana sul parquet di Assago) fanno vedere i loro frutti con la soddisfazione di tutti.

In campo per i Senior, in ordine di numero di maglia Marchisio Bernardo, Giordano Alberto, Guzzone Giulio, Grillo Chiara, Campani Edoardo, Sardi Giada, Berretta Luca, Giribone Giacomo, Fracchia Nicolò, Addis Andrea, Martino Leonardo.

Torniamo sul parquet domenica mattina contro gli amici di Andora nella leva aquilotti junior e anche qui i miglioramenti sono evidenti e riempiono di soddisfazione tutto lo staff della società.

Forte e strutturata la squadra rivierasca che, pur presentandosi a ranghi ridotti, porta sul nostro campo alcuni giocatori di indubbio valore che pesano nel computo finale del risultato.

Vinciamo il primo tempino 6 a 4 ma la qualità dei nostri avversari si fa sentire successivamente lasciandoci al palo nei due tempi successivi, persi per 2 a 6 e 2 a 11.

Intervento decisivo del nostro coach Oliva oggi in panchina che raddrizza una squadra pericolosamente allo sbando che rientra sul parquet pareggiando il quarto tempino 2 a 2, perdendo il quinto per 2 a 6 e vincendo l’ultimo per 8 a 2.

Il referto finale quindi parla di tre tempi persi, uno pareggiato e due vinti, 13 a 11 il punteggio in favore dell’Andora ma miglioramenti evidenti da parte di tutti i nostri atleti sul parquet che riempiono di soddisfazione gli atleti, lo staff e il pubblico accorso numeroso sugli spalti.

In campo per gli Junior (in ordine di numero di maglia) Coratella Marta, Purpi Elia, Baiguini Raffaele, Bogazzi Daniel, Pregliasco Iris, Delfino Alessandro, Bazzano Lorenzo, Berretta Giovanni, Semperboni Lorenzo, Perico Jacopo, Gavazza Raffaele, Ferrero Mathias.

Finale, Pietro Buttu: “Ho ritrovato lo spirito della mia squadra”

$
0
0

Finale Ligure. “Abbiamo gettato al vento due punti, giocando meglio della Sanremese, in piena lotta per salire in Lega Pro, venendo raggiunti, a causa di un rigore, a mio parere, molto ‘generoso’, ma in compenso ho ritrovato lo spirito del mio Finale, che mi è piaciuto molto, per come ha interpretato la gara”.

E’ un Pietro Buttu con molta adrenalina addosso, quello che ascoltiamo a fine gara: “Dopo la figuraccia contro il San Donato Tavernelle, avevo intimato ai miei giocatori di cambiare registro e sono stato ascoltato, al punto che oggi il Finale ha giocato la migliore partita della stagione e questo mi lascia ben sperare per il mini ciclo di campionato (ndr, 4 partite) nel quale ci giocheremo la salvezza”.

“L’unica nota stonata è rappresentata dalla doppia espulsione, per reiterate proteste, di Tommaso Scarrone ed Enrico Conti, che mi hanno fatto letteralmente infuriare e che sarannoredarguiti’, alla ripresa degli allenamenti, perché certi atteggiamenti non aiutano la squadra in questo momento delicato”.

“Voglio gioco, grinta, volontà e coraggio, per raggiungere l’obiettivo stagionale”

Da Varazze alla Parigi-Roubaix, in 38 rievocano la “Corsa delle pietre” con le bici del 1918

$
0
0

Varazze. Il vero corridore lo si vede alla Parigi Roubaix quando la bicicletta rimbalza sulle pietre e la polvere e il fango ti tagliano il respiro. Se poi questa corsa la affronti con i mezzi meccanici di cento anni fa ecco che la lotta si fa vera.

La Nova Unione Velocipedistica Italiana, associazione con sede a Varazze, già presente a Roubaix nel 2015, ha radunato una quarantina di ciclostorici per rievocare la “Corsa delle pietre”, la “Regina della Classiche” con le stesse biciclette e la tenuta di quando, nel 1918, sul finire della Prima guerra Mondiale, si tornò a parlare di ciclismo. Tra loro anche diversi liguri e savonesi.

La NUVI, dopo aver organizzato alcune edizioni della Classicissima d’Epoca, quest’anno ha optato per una ben più impegnativa trasferta sulla polvere di carbone e sul pavè del Nord Pas de Calais. Amichevole presenza quella di “Gibo” Simoni, notissimo ex professionista, scalatore e uomo da grandi giri, ma non solo.

parigi roubaix

Gli sguardi gelati dei francesi e la sempre agguerrita pattuglia di veltri fiamminghi, abituati a combattere col coltello tra i denti e a formare ventagli assassini, non hanno potuto far altro che ammirare le splendide macchine a pedali degli italiani che senza timore riverenziale sono andati in Francia a conquistare la gloria di arrivare nel velodromo di Roubaix.

Su 38 partenti 10 corridori hanno fatto i 260 chilometri con partenza alle 3 di notte. Gli altri 28 si sono limitati a 170. Tutti sono arrivati “interi”. Il programma della trasferta prevedeva il 6 aprile punzonatura, esposizione e presentazione delle biciclette a Compiegne; sabato 7 aprile giornata dedicata alla corsa; domenica 8 tutti all’ Aremberg a salutare i “colleghi” prof. del UCI World Tour.

Insomma, cinque giorni all’insegna dell’epica eroica, dell’amicizia e del divertimento legato alla storia del ciclismo, non come moda bensì come fatto culturale apprezzatissimo all’estero e soprattutto in Francia. Gli associati della NUVI provengono da tutta Italia e anche un inglese fa parte del sodalizio.

Prossimi appuntamenti il 29 aprile a Ovada e il 2 giugno a Varazze, in abbinamento alle auto d’epoca, con uno sprint al molo Marinai d’Italia.

Fezzanese ad un passo dalla promozione. Vado sconfitto: addio sogni di gloria?

$
0
0

26^ giornata in Eccellenza con la Fezzanese che tiene saldamente la vetta ed è sempre più vicina alla vittoria del campionato con il conseguente ritorno in Serie D. Spezzini che si sono imposti di stretta misura su un ottimo Molassana, che nonostante una buona gara non è riuscito a portare via punti salvezza. Spezzini che vincono grazie alla rete di Cupini all’81° che riceve palla in area da Corvi al termine di una bella azione personale e deve solo spedirla in fondo al sacco. Rete fondamentale in una giornata difficile per la Fezzanese, priva di molti titolari e che spreca l’impossibile sbagliando addirittura due rigori con Baudi che prima viene fermato da Kouvatizs e poi dal palo. Fezzanese comunque che potrebbe festeggiare la vittoria già nel prossimo turno.

Il Vado rischia di salutare le residue speranze di approdare ai playoff a causa del ko interno rimediato con il Real Valdivara, squadra che si è vista togliere diversi punti dal Tribunale Federale Nazionale per il tesseramento dei tre giocatori nigeriani (risultati essere tesserati anche per una squadra del loro Paese di origine). Gli spezzini quindi arrivano al “Chittolina” con rabbia e fame di punti visto il netto passo indietro compiuto che costringe ora il Valdivara a fare uno sforzo ulteriore per garantirsi la permanenza in categoria. 

I rossoblù approcciano bene alla partita e vanno subito in vantaggio con Donaggio che in meno di un minuto sblocca la gara. Il pareggio arriva al 18° quando Bertuccelli ci prova su punizione, palla sulla barriera, ma l’arbitro vede un tocco di mano di Macagno e fischia il penalty. Dal dischetto va Alvisi che non sbaglia e pareggia. Macagno si rifà al 33° quando l’arbitro fischia il secondo rigore della gara. Dal dischetto va il numero 7 che la piazza e riporta in vantaggio i vadesi. 

La gara resta così fino agli ultimi minuti quando Alvisi è ancora protagonista perché all’85° trasforma il terzo rigore assegnato dal direttore di gara, quattro minuti dopo trova la palla giusta per infilare ancora Illiante ed è 2-3 per il Valdivara. 

Incredibile la partita che si gioca al “Ferrando” fra Genova Calcio e Imperia. Match di cartello visto che i nerazzurri arrivavano allo scontro con 3 lunghezze di vantaggio sui biancorossi. A completare il “corredo” una bella giornata primaverile e una bella cornice di pubblico.

Gara che resta in equilibrio fino al 15° quando Risso scappa sulla sinistra, la difesa genovese esita e allora il numero 6 entra in area sulla sinistra e in diagonale pesca l’angolo opposto dove non può arrivare Dondero. Due minuti dopo e avviene un episodio thrilling: Camoirano la mette al centro per Romei che sottomisura devia alle spalle di Todde. L’arbitro, però annulla per fuorigioco. Proteste vibranti dei locali, il direttore si consulta con il suo collaboratore e cambia idea assegnando il gol ai biancorossi, ma rifila il secondo giallo a Ilardo che aveva protestato, lasciando la Genova Calcio in inferiorità numerica.

La gara riprende, ma i ritmi rallentano con i biancorossi che capiscono di dover fare attenzione, specie in 10, ma al 21° rischiano di farla grossa quando Tangredi effettua un retropassaggio di testa cogliendo in controtempo Dondero. Daddi è appostato, ma viene provvidenzialmente anticipato dal numero uno locale che salva il risultato. 

La rete è, però solo rimandata perché al 41° Castagna viene servito in verticale, difesa genovese bucata e l’attaccante imperiese anticipa l’uscita di Dondero, lo dribbla e segna a porta vuota. Sul lancio dalla retroguardia, però appare lampante l’offside del ponentino.

Nella ripresa l’Imperia vuole chiuderla in fretta, e al 47° arriva il tris con l’uno – due Daddi – Ymeri al limite dell’area, che consente al fantasista di battere Dondero e fare l’1-3. Reagisce la formazione di Balboni, ma il tiro in corsa di Sassari trova la respinta di Todde. L’Imperia è cinica al massimo e al 76° Daddi raccoglie una semi rovesciata di Castagne girando di testa da due passi per l’1-4 che sembra chiudere i conti.

A questo punto la Genova Calcio si getta in avanti e mette alle corde gli avversari. All’82° Venturelli beffa Todde con un bel pallonetto. Cinque minuti dopo Sassari con un destro al volo in diagonale rimette in carreggiata i biancorossi che vanno sul 3-4. L’Imperia sbanda e all’85° arrivano due pali di fila nella stessa azione per i genovesi: Costa calcia di sinistro al volo, la palla sbatte sul palo interno ed esce, sulla respinta si avventa Romei che da posizione defilata calcia, ma ancora la base del palo nega la gioia all’attaccante. Il gol arriva due minuti dopo con Venturelli che servito in area piccola la gira e batte il portiere: 4-4.

Sembra tutto deciso, ma la beffa per i biancorossi è dietro l’angolo, perché all’ultimo respiro l’Imperia segna il gol partita con Canu con un tiro radente dai 20 metri che si infila nell’angolino. Proteste furiose di Balboni che viene espulso, ma comunque giuste perché la rimessa laterale da cui arriva la palla per Canu era chiaramente per i biancorossi che ora patiscono sei punti dal secondo posto.

Imperia che con questa contestata vittoria aggancia la Rivarolese al secondo posto. Avvoltoi impegnati in una gara non semplice contro la Sammargheritese diretta rivale per il secondo posto. Avvio che arride agli arancioblù che passano in vantaggio al 7° con Amandolesi. Gran tiro a giro che si infila sul palo lontano, nulla da fare per Molinaro.

La Rivarolese reagisce, ma senza impensierire seriamente Raffo che para facilmente un tiro di Malatesta e poi un colpo di testa di Mura. Si va al riposo sull’1-0 e la ripresa è lenta, la Rivarolese fatica a costruire e si affida ad occasioni sporadiche come una punizione di Sighieri, ma Raffo c’è e para. La Sammargheritese rinuncia a cercare il raddoppio si chiude e difende con ordine, ma proprio quando la gara sembra decisa, Sighieri viene steso in area. Proteste da entrambe le parti, alla fine è rigore che lo stesso attaccante genovese trasforma ed è 1-1.

Derby del savonese fra Pietra Ligure e Albenga, con i biancoblù ormai quasi salvi, mentre i bianconeri cercano punti utili a concludere la stagione senza patemi. Per entrambe festa rimandata perché alla fine a vincere sarà l’equilibrio. Vantaggio ospite con Cocito al 27° che anticipa tutti e di testa gira all’incrocio. Primo tempo che si conclude con gli ingauni avanti e il Pietra che non riesce a trovare varchi.

Ci vuole un colpo d’effetto per rimettere in equilibrio le cose. Ci pensa Anselmo che entra in area e con un colpo sotto supera Alberico in uscita. Il Pietra Ligure prende il comando delle operazioni e spinge forte, mettendo in difficoltà la difesa bianconera. Il gol si concretizza al 75° quando Zunino pesca il sette su punizione. L’Albenga reagisce in modo veemente con un contropiede rapido che porta Gaggero a tu per tu con Alberico. Palla da una parte, portiere dall’altra ed è 2-2 risultato che non cambierà più.

Potrebbe essere decisiva la vittoria del Rapallo sul campo del Ventimiglia. I ruentini riescono ad espugnare il terreno di gioco dei granata grazie al gol di Marasco che si avventa su una respinta corta del portiere al 51°, e ad un goffo autogol di Peirano che beffa il portiere con un retropassaggio maldestramente non controllato da Bevilacqua. Bianconeri che fanno così un netto passo avanti in classifica e si avvicinano in modo evidente alla salvezza.

Pareggio poco utile ad entrambi fra Sestrese e Busalla, impegnate nella lotta per non retrocedere. Busallesi che preservano così 10 punti dai biancoverdi, i quali a loro volta scivolano al penultimo posto venendo agganciati dal Serra Riccò. Sestrese che va sotto al 70° su calcio di rigore causato da Porrata che rimedia anche l’espulsione. Dal dischetto non sbaglia Compagnone che mette in discesa la partita per i padroni di casa. La Sestrese non ci sta e reagisce, trovando a sua volta un calcio di rigore con Nasiti, messo giù da Lorusso. De Persiis è freddo e segna. Sestrese ancora viva, Busalla che preserva un vantaggio incoraggiante.

Non c’è partita fra Serra Riccò e Moconesi. Troppa la voglia di non mollare dei gialloblù che travolgono i biancorossi già retrocessi, con sei reti. La partita si sblocca alla mezzora con Majorana che di testa è puntuale nella deviazione. Cinque minuti dopo Termini prende palla e dai 20 metri lascia partire una staffilata imprendibile per Meneghello.

Nella ripresa dilagano i ragazzi di casa, che calano il tris al 47° con Re. Poi salgono in cattedra Poggioli e Lobascio. Al 52° il primo vede in verticale il secondo e lo serve, il bomber gialloblù non sbaglia e infila la porta ospite per il 4-0. Poco dopo fa tutto da solo Poggioli che in diagonale cala la manita. Al 75° Lobascio restituisce il favore servendo al compagno la palla giusta per la sesta rete. Nel finale arriva il gol della bandiera di Cappelli.

Borghetto, nuova vita per il Centro Sportivo Studentesco

$
0
0

Borghetto Santo Spirito. L’istituto comprensivo Val Varatella di Borghetto ha ricostituito da quest’anno il Centro Sportivo Scolastico, progetto già sperimentato negli anni passati e di rilevanza fondamentale per la crescita sportiva e relazionale degli alunni della scuola secondaria di primo grado sia di Borghetto che di Toirano.

Coordinato dal docente di Scienze Motorie e Sportive professore Roberto Capezio, il centro sportivo si pone l’obiettivo di avvicinare sempre più i giovani al mondo dello sport.

Quest’anno attraverso il CSS l’istituto ha avuto modo di iscriversi ai Campionati Studenteschi e partecipare con l’Atletica Leggera e il Tiro con l’arco.

Nei mesi precedenti gli alunni sono stati impegnati negli allenamenti pomeridiani del CSS organizzati al campo di atletica di Boissano e nelle gare d’istituto svolte il 16 e il 23 marzo per decretare i selezionati invitati a partecipare alle gare provinciali di aprile.

Una delegazione del Legino vola a Miami per il Jogo Bonito

$
0
0

Savona. Continua con successo, anzi si è rafforzato ulteriormente il legame tra il sodalizio del presidente Piero Carella e il team americano del Brazilian Soccer, grazie al rapporto esistente tra il tecnico e factotum leginese Fabio Tobia ed il patron della squadra a stelle e strisce Davide Veglia.

Nella settimana precedente la Pasqua è decollata dall’Italia con destinazione Miami una delegazione del Legino formata proprio dal tecnico Fabio Tobia e dal vicepresidente Roberto Arboscello che hanno accompagnato i due atleti leva 2005 Loris Forzati e Riccardo Arboscello e l’atleta classe 2006 Alessio Tobia per partecipare al Jogo Bonito Miami, impiegati tra le fila dei pari leva del Brazilian Soccer.

Nel settembre 2017 si era tenuta a Savona, proprio sul campo Ruffinengo di Legino, la prima edizione del Jogo Bonito Italia che aveva visto la partecipazione di squadre prestigiose quali Torino, Genoa, Virtus Entella, Juventus, Carpi oltre a Legino, Savona e il team Brazilian Soccer, che aveva passato una settimana proprio a Legino.

È stata un’esperienza straordinaria per i ragazzi ma anche come società. Torniamo da Miami con una collaborazione rafforzata tra i due club e con l’impegno a dare vita nell’ultima settimana di agosto alla seconda edizione di Jogo Bonito Italia, che prevede la partecipazione del Brazilian Soccer e di squadre italiane professionistiche di grande blasone, oltre che del Legino e del Savona” commenta Roberto Arboscello.

“Inoltre stiamo mettendo a punto la partecipazione di una squadra del Legino alla prossima edizione americana del Jogo Bonito che si terrà a Miami la prossima primavera. Questi tornei sono solo la punta dell’iceberg di un progetto di collaborazione molto più ampio tra le due società che sta prendendo forma. Ringrazio il patron Davide Veglia per la fiducia riposta nella mia persona e nella nostra società” dichiara Fabio Tobia.

Da segnalare, inoltre, il torneo dedicato alla leva 2007 tenutosi lunedì 2 aprile al campo Ruffinengo, organizzato dal Legino, che ha visto affrontarsi durante la giornata otto squadre, così classificate: primo posto per il Genoa che ha superato nella finalissima l’Entella, terzo posto per il Torino, quarto per il Bra, seguito da Legino e Savona al quinto e sesto, settimo e ottavo per Vado e Baveno.

Durante la premiazione è stato consegnato da parte dell’Avis Spotorno, partner del torneo che ha avuto come slogan “Donare è vita”, un presente ad ogni allenatore.

Arcobaleno su cinque fronti: vola il disco di Buzzanca, Serra vince la mezza di Asti

$
0
0

Savona. Iniziano i weekend itineranti per i portacolori dell’Atletica Arcobaleno. Cinque le sedi di gara su cui sono stati impegnati tra sabato 7 e domenica 8 aprile uomini e donne del team savonese.

A Parigi challenge di marcia su strada a cui ha partecipato Matteo Cariello. Schierato sui 20 chilometri ha conseguito il personal best coprendo la distanza, per la prima volta in carriera, al di sotto delle 2 ore (1h58’12” all’arrivo).

Sempre nell’ambito della marcia, nella classica prova di Serravalle Scrivia, valida per il Trofeo Nazionale Frigerio, su di un percorso cittadino di circa 5.400 metri, ottima prova di Arianna Pisano, vittoriosa tra le Assolute. Bene anche la giovane Alessia Biale, quarta tra le Allieve.

Super prestazione per il veterano Ino Abbo, primo nella categoria SM70 e terzo nella classifica generale riservata ad atleti del settore Master.

Ad Asti mezza maratona. Si impone, con una prova notevole, Eleonora Serra (nelle foto). Per la fondista varazzina prossima prova l’impegno della maratona, con auspici che paiono favorevoli.

Settore lanci in evidenza grazie a Gioele Buzzanca. “Esportato” a Torino per motivi di studio, ma fedelissimo alla casacca Arcobaleno, a Vercelli il “Buzzy” lancia il peso a 12,35, sfiorando il recente personale e, soprattutto, giunge a pochi centimetri dalla vittoria nel disco scagliando l’attrezzo da 2 chilogrammi a 40,72 metri, nuovo personal best.

Meeting d’apertura ad Imperia con diversi Arcobaleno schierati nelle varie discipline del programma tecnico. Le prove migliori paiono quelle di Ilaria Accame (prima nei 200 in 27″29 con vento contrario di 1,8 m/s). Sempre sui 200 buon 28″84 (con vento contro di 3,2 m/s) della neo allieva Siria Zemma. Nell’alto femminile 1,50 per Alice Gaiaudi ed 1,45 per Giulia Zappa, rispettivamente terza e quarta. Buon 10,46 nel getto del peso per Clara Degni (seconda nella classifica finale). Peso Junior con Lorenzo Zanona vittorioso con 9,26 metri. Caterina Cennamo corre in solitaria i 1000 metri, aggiudicandoseli in 3’42″72.


Le Manie, aperte le iscrizioni alla prima edizione di Volt-Age

$
0
0

Finale Ligure. Venerdì 19 maggio alle ore 17, alle Manie, prenderà il via la prima edizione di Volt-Age, una nuova competizione endurance dedicata alle mountain bike a pedalata assistita.

A scuola ci hanno insegnato che il Volt misura la differenza di potenziale tra due elementi e se trasferiamo questo concetto agli utenti della Mtb significa rivolgersi a tutti i bikers, esperti e principianti, simpatici e antipatici, stilosi e fuori moda, che con il loro diverso potenziale potranno generare quell’energia positiva in grado di ricaricare le nostre batterie e generare un evento davvero elettrizzante.

Volt-Age vuole essere semplicemente un’esperienza di condivisione in sella alla bici elettrica che è in grado di mettere a sistema utenti diversi tra loro, divertendoli e dando emozioni ad entrambi sul medesimo tracciato proprio come la 24H of Finale ha sempre “insegnato”.

Ma qual è il format e come funzionerà l’evento? Di base il format della 6 ore endurance riprende quello della 24H of Finale. La gara quindi consiste in una staffetta tra squadre che dovranno percorre il maggior numero di giri di un percorso ad anello con un concorrente alla volta.

Il percorso di gara, pensato in maniera specifica per la pratica della E-Mtb, ricalca solo in minima parte l’anello della 24H of Finale. La maggior parte del tracciato è assolutamente inedito e particolare, a tal punto che ha lasciato sbalorditi anche coloro che l’hanno scoperto durante lo scouting.

Si tratta di antiche tracce di sentiero riportate alla luce che andranno a formare il primo anello permanete dedicato a bici a pedalata assistita del finalese, proprio alle Manie proprio dove tutto è iniziato ormai 20 anni fa con la 24H Of Finale.

Il format del nuovo evento prevede una sola formula di partecipazione composta da team da tre rider e un parco chiuso dove tutte e tre le bici delle varie squadre saranno obbligate a stazionare senza possibilità di ricarica della batteria, dall’inizio alla fine della prova.

Il motivo di questa scelta è tecnico e introduce un elemento nuovo alla gara: la strategia. Infatti, parallelamente al percorso, un altro elemento fisso è la quantità di energia che ogni squadra ha a disposizione per i propri mezzi.

Diventerà quindi importante che ogni concorrente sappia valutare il livello di assistenza da richiedere alla propria E-Mtb in modo da potersi divertire, ma senza abusare delle modalità più spinte per non trovarsi con la batteria scarica e le gambe affaticate proprio durante la parte finale della gara. L’assistenza tecnica sarà comunque garantita da una stazione fissa posizionata all’interno del parco chiuso.

Volt-Age riprende molti elementi della “classica” 24H of Finale e, anche se dura “solamente” sei ore con partenza alle 17 e arrivo alle 23, presenta alcune caratteristiche comuni come ad esempio suggestivo passaggio di luce tra tramonto e notte.

Tutt’oggi ancora da sperimentare sarà anche l’effetto sull’elettronica del grande flusso di energia che i biker si troveranno ad attraversare con il passaggio nel mitico Toboga Stadium, che nel frattempo starà “scaldando i motori” in attesa della partenza della 24H of Finale che prenderà il via l’indomani.

Le iscrizioni alla VoltAge sono già aperte sul sito della 24H of Finale, per cui il suggerimento è di formare un team da tre ed andare alle Manie a scrivere una nuova pagina di storia della mountain bike.

Rally, Fabio Andolfi terzo nel WRC2 e undicesimo assoluto nel Tour de Corse

$
0
0

Savona. “Ci congratuliamo con il giovane pilota savonese Fabio Andolfi, classe 1993, e con il suo navigatore Simone Scattolin per l’ottimo risultato ottenuto al Tour de Corse. È sempre una grande soddisfazione vedere la bandiera italiana issata sul podio di una gara iridata, ancora di più quando a portare lustro al Paese è un ligure”.

Lo dichiarano gli assessori regionali allo sport Ilaria Cavo e al turismo Gianni Berrino, complimentandosi per la prestazione del savonese Fabio Andolfi che, al debutto sulla Skoda Fabia R5, ha centrato il terzo gradino del podio nel WRC2 ed ha chiuso con uno storico undicesimo assoluto in generale, miglior risultato in carriera.

“È un altro risultato importante per lo sport della nostra regione – aggiunge l’assessore Cavo – che in questi giorni è stata il palcoscenico della Coppa Davis, con un grande successo di pubblico di appassionati di tennis e non solo, con un ritorno di immagine di assoluto rilievo per Genova e per tutta la Liguria”.

“Il nostro Paese e la nostra regione – prosegue l’assessore Berrino – hanno bisogno di persone e di sportivi come Fabio che sappiano portare in alto, a livello internazionale, il nome della Liguria”.

Pallacanestro Vado: un ventello al Cus Genova vale la semifinale playoff

$
0
0

Vado Ligure. Vittoria a sorpresa, soprattutto nell’entità del punteggio finale), per la Pallacanestro Vado, che sconfigge la capolista del girone A playoff Cus Genova, si aggiudica matematicamente il secondo posto e si qualifica per la semifinale contro Spezia.

Primo quarto piuttosto fiacco, che vede le due squadre andare a canestro con difficoltà. Nel secondo parziale, preso atto che il Cus non ha le consuete percentuali al tiro, Vado si fa coraggio e con un parziale di 9 a 0 si porta al comando; nonostante la reazione ospite, i vadesi vanno al riposo sul più 7.

Alla ripresa del gioco la squadra locale allunga fino al più 14, ma i genovesi, anche se la partita è ininfluente per la loro posizione in classifica, non ci stanno a perdere e accorciano fino al meno 6 con una tripla di Bedini sulla sirena.

All’inizio dell’ultima frazione il divario scende a 4 punti, poi l’attacco ospite si inceppa ed i vadesi aumentano il vantaggio fino a 20 punti nonostante le iniziative di Zavaglio che è l’ultimo del Cus ad arrendersi.

Da segnalare per Vado le buone prestazioni di Jancic, Lo Piccolo e Pelegi e l’esordio stagionale di Cito dopo il lungo infortunio.

Nel prossimo turno Vado ospiterà il Tigullio nell’ultima giornata, ormai ininfluente, del girone A playoff. Palla a due domenica 15 aprile alle ore 18,15.

Il tabellino della partita valevole per la 5ª giornata della seconda fase:
Azimut Pallacanestro Vado – Cus Genova Basket 78-58
(Parziali: 10-13; 34-27; 51-45)
Azimut Pallacanestro Vado: Jancic 10, Lo Piccolo 15, Pelegi 13, Brignolo 5, Cerisola 10, Fazio 2, Cito 4, Pintus 7, Anaekwe 8, Tsetserukou 4. All. Costa, ass. R. Dagliano e S. Dagliano.
Cus Genova Basket: Bianco, N. Vallefuoco 2, Dufour 11, Cassanello 1, Mangione 11, Bedini 11, Ferraro 6, S. Vallefuoco, Pampuro, Franconi, Zavaglio 16. All. Pansolin, ass. Taverna.
Arbitri: De Angeli (Genova) e Zappa (Loano).

La classifica del girone A: Cus Genova 18, Pallacanestro Vado 14; Tigullio Sport Team 10; Basket Pegli 2.

Rugby, il Savona miete un’altra vittima eccellente: Ivrea sconfitta 27 a 23

$
0
0

Savona. Terza vittoria consecutiva per il Savona, che ha superato l’Ivrea per 27 a 23. Un match come i precedenti, non particolarmente bello ma concreto. Facendo di necessità virtù sui propri punti deboli, il Savona ha impostato l’incontro di rimessa, aggiungendo perle di gioco non appena possibile.

L’Ivrea, come previsto, ha prevalso nelle fasi statiche degli avanti, per quanto nel secondo tempo il Savona abbia conteso con successo le touche. Ostico in mischia, molto forte con la coppia dei mediani di mischia e d’apertura, la squadra piemontese ha impostato gioco, lanciato i trequarti ed in alcune occasioni sfondato dritto per dritto cercando la meta; in alcuni casi è passata, in altri, più numerosi, è stata fermata dai biancorossi che dove non sono arrivati coi placcaggi hanno chiuso comunque la porta in qualche modo.

Il match parte con l’Ivrea subito in attacco e subito a punti: dopo un paio di minuti un calcio piazzato di Cardella segna lo 0-3; nelle fasi di gioco dopo cinque minuti l’opportunità è per i piedi di Ademi ma sbaglia di poco. Replica invece Cardella poco dopo, consolidando il vantaggio ospite. Torna al 17° l’occasione per Ademi, che questa volta centra un calcio centrale ma da quasi cinquanta metri di distanza.

Finita una prima fase con i calciatori in luce, il gioco si sposta verso la ricerca della meta. Ci pensa Costantino che sfrutta giocando in velocità un calcio piazzato e sgusciando fra avversari in fuori gioco passivo schiaccia in meta; Ademi trasforma e il Savona passa a condurre per 10 a 6.

La reazione dei piemontesi è immediata, avendo constatato di avere una mischia più forte. Il gioco si sposta nella metà campo savonese ed al 34° Pizzanelli concretizza un’azione personale dove passa indenne fra cinque biancorossi percorrendo venti metri e arriva in meta: 10-11. Sulla ripartenza l’Ivrea preme per cercare di segnare ancora sfruttando il momento di bassa nei padroni di casa. Costantino raccoglie un pallone nei propri ventidue e calcia a seguire lungo per se stesso, l’avversario non raccoglie al volo e quindi lo stesso Costantino riesce prima ad allungare la traiettoria del pallone rotolante con il piede, poi a raccogliere al volo sul rimbalzo e siglare meta in mezzo ai pali. Settanta metri in solitario, in un’azione spettacolare condotta con la giusta abilità e fortuna. Risultato sul 17 a 11.

Nel secondo tempo l’Ivrea si piazza più stabilmente nella metà campo ligure. Al 9° Cardella sigla con una meta al largo, coronando un’azione impostata su più fasi: piemontesi di nuovo in vantaggio. Il Savona risponde con rapide folate in attacco; tre minuti dopo un fallo permette ad Ademi di siglare altri punti; nel calciare però si stira un muscolo e deve abbandonare il campo.

Nelle azioni di attacco il Savona si accorge di riuscire finalmente a vincere le touche; imposta una mini strategia di rimesse e carrettino e trova successo. Al 20° un carrettino partito dal lato avanza di trenta metri spostandosi al centro del campo, supera la linea di meta e permette a capitan Urbani di siglare in mezzo ai pali, 27 a 18.

Gli ultimi venti minuti sono una sofferenza per i locali: l’Ivrea, ovviamente, non accetta una sconfitta dov’è stato, di regola, quasi sempre superiore all’avversario e preme per la vittoria. Prima sigla una meta con Sanfilippo, agile trequarti che nell’ennesima fase di attacco si trova avversario diretto un pilone e lo supera al largo, poi attacca allo spasimo, premendo i biancorossi in estrema difesa. A tempo scaduto, dopo aver cercato in tutti i modi la meta della vittoria, la squadra ospite perde palla, che viene scagliata in fallo laterale; partita finita ed altra vittoria biancorossa.

Il tabellino:
Savona Rugby – Ivrea Rugby Club 27-23 (p.t. 17-11) (punti 4-1)
Savona Rugby: L. Ermellino (Bernat), Serra, Scorzoni, Ademi (Berta), Rossi, Costantino, R. Ermellino, Sheu, Amato, Brignolo, Urbani, Pivari, Maruca, Baccino, Giacobbe. A disposizione: La Macchia, Lanza. All. Antonello Pischedda.
Ivrea Rugby Club: Varricchio, Campo, Sanfilippo, Cardella, Sciarretta, S. De Lise, Ghitalla, Zilioli, Amadio, Bertoldo, Pizzanelli, Campanale, Vecchia, E. De Lise, Pierobon. A disposizione: Candelieri, Malusà, Macrì, Favetto, Coppo, Valsecchi, Rosso. All. Giulio Mingione.
Arbitro: Forleo (Torino).
Marcature: p.t. 2° cp Cardella (0-3), 10° cp Cardella (0-6), 17° cp Ademi (3-6), 29° m Costantino tr Ademi (10-6), 34° m Pizzanelli (10-11), 36° m Costantino tr Ademi (17-11); s.t. 9° m Cardella tr Cardella (17-18), 12° cp Ademi (20-18), 20° m Urbani, tr Ademi (27-18), m Sanfilippo (27-23).

Per quanto riguarda le formazioni giovanili biancorosse, ecco i risultati:
Under 18 Biella – Savona 20-10
Under 14 Amatori Genova – Savona 5-24; Savona – Vallecrosia 67-0
Under 12 Savona settima classificata al Trofeo dell’Orso a Biella
Under 10 Savona undicesima classificata al Trofeo dell’ Orso a Biella
Under 8 Savona tredicesima classificata al Trofeo dell’ Orso a Biella

In vetrina i bomber del Torneo delle Regioni 2018

$
0
0

Calato il sipario sulla manifestazione svoltasi quest’anno in Abruzzo e proclamate le vincenti Friuli Venezia Giulia (Juniores), Veneto (Allievi) e Lazio (Giovanissimi) ho ritenuto doveroso riservare uno spazio ai rispettivi capocannonieri delle varie categorie nella speranza che tra essi nel breve possa esplodere in futuro Ciro Immobile.

Del resto noi che amiamo tanto il calcio siamo tutti pazzi per il gol. Rimaniamo bambini dentro, e quel pallone in rete riaccende i sapori e le emozioni della nostra infanzia. Bomber si nasce, si dice ai piccoli calciatori fin dai primi calci.

Ma capocannonieri si diventa, e alle volte resta solo il ricordo del nome. ‘Pichichi’: è il riconoscimento che la grande potenza calcistica Spagna riserva al suo capocannoniere, con una gloria inversamente proporzionale – nei passati decenni – ai successi internazionali del calcio iberico, Real a parte. Forse è anche per questo, tra Mondiali, Champions, Coppe europee, che il calcio italiano ha sempre lasciato all’immaginario dei tifosi la celebrazione dei suoi goleador.

Ora che il vuoto si è colmato, a livello nazionale grazie all’AIC, con la consegna di un premio ai tre capocannonieri dei massimi campionati trovo giusto segnalare questi piccoli bomber che hanno rincorso la loro gioia nelle giornate del TDR sognando di diventare un giorno Bomber d’Italia.

Classifica finale dei marcatori di questa edizione 2018 del TDR Abruzzo.

Giovanissimi
Marche Galante 5
Lombardia Bamba 3
Marche Cardinali 3
Piemonte VdA Emmanuello 3
Veneto Cossalter 3

Allievi
Abruzzo Sall 4
Lombardia Motta 3
Sicilia Moceri 3
Veneto Fassina 3

Juniores
FVG Nicoloso 5
FVG Lucheo 4
Lombardia Clemente 4
Umbria Mouha 4
Emilia R. Nisi 3
FVG Fiorenzo 3
Lazio Franceschi 3
Lazio Stazi 3
Marche Sulejmani 3
Sardegna Diouf 3

Per la Liguria meritano di essere ricordati per la cat. Juniores (Metalla, Eranio, Moretti, Gatto autori di un centro); per la cat. Allievi (Sakhi e Pezzi 2 reti; Andreis, Biancato, Rittore, Verardo, una marcatura); per la cat. Giovanissimi (Noceti 2 e Becciu 1).

Proprio grazie alle recenti ottime prestazioni al TDR, l’albisolese Amine Sakhi, talentuoso e funambolico attaccante classe 2001 (sua la bellissima rete che ci aveva momentaneamente portato in vantaggio nel quarto poi perso contro la Sicilia) è stato convocato per uno stage che si terrà mercoledì prossimo allo stadio “Raffi” di Romagnano (Massa), in vista della prossima Juniores Cup, torneo organizzato dal Dipartimento Interregionale dedicato alle Rappresentative dei vari gironi del campionato di Serie D.

Con Sakhi, ritengo che il rossoblù Elvis Metalla classe ’99 (già nazionale Under 17 LND) perno del tridente vadese e l’albenganese Simone Andreis classe 2001 (anch’egli già convocato a Firenze per la U17 LND) siano tre giocatori, che seppur diversi come caratteristiche, “vedono la porta” e meriterebbero di strappare il pass per una società professionistica in virtù della prossima stagione prima che sia troppo tardi.

Viewing all 33997 articles
Browse latest View live