Loano. Da 27 anni insegna danza e trasmette la passione per questa disciplina a bambini e ragazzi. Dal 1997 lo fa nella Scuola Civica “Attimo Danza” di Loano di cui è direttrice. Si tratta dell’insegnante Lorella Brondo, diplomata presso Centre de Danse International “Rosella Hightower” di Cannes, specializzata in coreografia all’Università della Danza “Susanna Egri” di Torino e nell’insegnamento della danza contemporanea con la “Specializzazione Professionale Regione Toscana”.
A raccontarci qualcosa di più del suo lavoro, in occasione del saggio di fine anno della scuola, è proprio la stessa Brondo: “Il palazzetto è pieno di gente. Questa sera è il saggio di fine anno delle giovani étoile, mentre ieri sera abbiamo avuto quello delle piccole che vanno dai 4 ai 10 anni. Stasera sul palco ci sono bambine delle medie fino al liceo. Durante la serata abbiamo avuto la possibilità di assistere ad alcune variazioni soliste e, per le più grandi, che si affacciano al mondo del balletto, di repertorio classico o se no dei propri repertori di laboratori coreografici”.
L’insegnante riconosce anche come, negli ultimi anni, la danza stia vivendo un periodo di particolare notorietà: “La televisione sicuramente ha dato una buona spinta alla danza. Trasmissioni come Amici e Ballando con le stelle hanno attirato più pubblico. Quello che però non sempre passa con il messaggio televisivo è che la danza è prima di tutto lavoro, studio e volontà e non ‘facilità’ come a volte si lascia intendere”.
Non manca qualche consiglio a chi vuole avvicinarsi a questa disciplina: “Prima di tutto bisogna far capire che i bambini hanno ognuno il loro tempo, il loro momento di crescita personale, che lo studio è importante e i genitori non devono riversare sui figli tutte le loro aspettative. Anche perché non è detto che i ragazzi vogliano perseguire quel tipo di percorso”.
“Sono 27 anni che faccio questo lavoro per cui ho un buon bacino di utenza nella mia scuola. L’importante è che tutti quelli che vengono lo facciano con passione e amore. Non faccio nessun tipo di selezione fisica: sono bambini e tutti hanno diritto di affrontare un approccio con la danza. Ognuno poi troverà la sua: vorrà dire che chi è filiforme potrà dedicarsi al balletto classico e chi è più robusto troverà altre specialità di danza. Anche perché grazie a dio la disciplina della danza è immensa: basta averla nel cuore e tutto il resto viene da sé” conclude Lorella Brondo.