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Seconda Categoria, il Valleggia di Musso prova a fermare la corazzata Millesimo: “Io e Cordiale? Approccio diverso al calcio”

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Valleggia. Davide contro Golia. Sulla carta, la più abusata delle similitudini, sembra calzare alla perfezione per la sfida della terza giornata che vedrà di fronte il Valleggia di Fabio Musso affrontare il Millesimo di Fabio Cordiale e Carparelli.

Diversi gli obiettivi e le scelte societarie ma entrambi i tecnici sanno che contano i risultati. Lo sa l’allenatore del Millesimo, lo sa il suo omologo del Valleggia che, nelle scorse stagioni, ha prima ottenuto la promozione in Seconda Categoria e, poi, ha mantenuto la categoria.

“Loro i più forti del girone? Sulla carta così sembra – dice l’allenatore dei “purples” – Ma i campionati in queste categorie si vincono anche trovando l’alchimia giusta tra mille fattori. Il Millesimo ha una rosa di categoria superiore questo è agli occhi di tutti, questo fa la differenza ma potrebbe non bastare. I primi risultati sono dalla loro questo è certo”.

Il Millesimo avrà di fronte un Valleggia che non punta su giocatori dal passato illustre ma sui giovani: “Anche i risultati influiscono sul progetto – ammette Musso – Ma noi ci siamo dati delle priorità.

Divertirci e stare bene insieme per me resta la cosa fondamentale. Funziona se tutti remano nella stessa parte e se le priorità sono condivise. La società quest’anno si è dotata di nuove figure dirigenziali che rappresentano in ogni cosa che fanno questo spirito e con me ha condiviso l’idea di un mercato estivo che puntasse in prima istanza a mantenere il gruppo consolidato sostituendo solo i ragazzi che per problemi di lavoro e personali hanno dovuto lasciare.

La nostra scelta è ricaduta su ragazzi che potessero inserirsi per legami di amicizia velocemente nel gruppo. Quindi una scelta più sulle persone che sulle capacità che restano però importanti.

Certo Carparelli non mi è venuto a dire che avrebbe avuto piacere di giocare nel Valleggia, in quel caso avremmo potuto immaginare una deroga”, dice scherzando Fabio Musso.

E, proprio Marco Carparelli sarà il nemico numero uno: “Per il mio modo di pensare il calcio in queste categorie mi sembra ai limiti dell’assurdo trovarmi di fronte Carparelli”, dichiara con franchezza il tecnico del Valleggia.

“Lo dico da grande simpatizzante del Genoa e, quindi, con tutto il rispetto verso chi mi ha fatto vincere un derby. Mi farà piacere affrontarlo e stringergli la mano a fine partita con la speranza di non dovergli fare i complimenti per un goal.

Come fermarlo? Non ho pensato a costruire nessuna “gabbia”; sarebbe poco intelligente e sicuramente servirebbe a poco contro la tecnica che possiede Carparelli.

Noi siamo alla ricerca di un nostro gioco preciso, che abbiamo modificato dagli scorsi anni, il Millesimo è una tappa, difficile, nel nostro percorso tattico che condivido con Rino Ceraolo. Proveremo a giocare la partita a viso aperto. Mister Cordiale? Siamo due persone che approcciano il calcio in maniera diversa, il bello di questo sport è che ci sia spazio per entrambi. La cabala e la superstizione mi vietano di dire oltre almeno fino a lunedì”.

In chiusura, una piccola punzecchiatura non poteva mancare sul discorso ‘stipendi’: “Finché sarò al Valleggia nessuno prenderà un euro. Sin dall’inizio abbiamo condiviso questa cosa con il presidente Landucci che è in convalescenza e a cui va un caloroso abbraccio da tutti i ‘purples’.

Se arrivassimo ai play-off l’allenatore avrebbe un considerevole premio stagionale: focaccette e salumi. Ma è una notizia che sarà data in maniera puntuale e approfondita da un autorevole quotidiano locale…”, chiosa Musso.


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