Teramo. Tutto cambia, niente cambia. Lontano dal “Bacigalupo” il Savona è poca cosa. Al Teramo basta un primo tempo semplicemente cinico per mandare al tappeto i biancoblù con due eurogol di Amodio e Donnarumma per chiudere il 2014 con tre punti fondamentali per la corsa alle zone alte.
Nella ripresa, poi, il Savona si scioglie e ripete la disfatta di Reggio Emilia anche se lo score parla “solo” di un 4 a 0.
Per Antonio Aloisi non poteva esserci esordio peggiore su una panchina “vera”. Il neo tecnico biancoblù, qualora ne fosse in grado, sicuramente non poteva fare miracoli dopo poco più di 48 ore alla guida della squadra del presidente Dellepiane.
Ma il Savona visto a Teramo riesce nell’impresa di far peggio di quello visto finora in campo con Di Napoli in panchina. Ci sarà molto da lavorare per la società e per l’allenatore.
Con la sconfitta di Teramo si chiude per il Savona calcio un anno solare, il 2014, ricco di emozioni, belle e meno belle. Niente di nuovo a queste latitudini. Mai una stagione “normale” e senza scossoni.
La “storia” dice che il 2014 parte, nella prima metà dell’anno, con Aresti, Virdis e Cesarini a far sognare ai tifosi addirittura la serie B con in panchina Ninni Corda, il “comandante” degli ultimi entusiasmanti successi biancoblù.
Poi, in estate, il divorzio turbolento da Corda e la fine di un’epoca con l’arrivo in panchina di Arturo Di Napoli. Mai amato, come sottolineato da lui stesso negli ultimi giorni di permanenza sotto la Torretta, l’ex giocatore di Inter, Napoli e Salernitana, ha il merito di condurre una squadra totalmente rifatta in acque tranquille. Almeno per gli obiettivi possibili, ovvero la salvezza.
Poi, a pochi chilometri dal traguardo, il ribaltone con l’addio a Di Napoli e l’arrivo di Antonio Aloisi. E la sconfitta di Teramo. Ma questa, per ora, è cronaca. Per la storia se ne riparlerà più avanti.
Se ne riparlerà a partire dal 6 gennaio quando, nel giorno dell’Epifania, il Savona si ripresenterà al cospetto dei propri tifosi per dare il via, contro la Pistoiese, ad un nuovo anno di gioie e sofferenze. Tutte in biancoblù.
Il nuovo allenatore dei biancoblù, al fischio d’inizio del match, deve rinunciare a De Feo, squalificato, oltre a Speranza e Colombi, infortunati.
Poche le novità tra gli undici di partenza con Aloisi che porta accanto a sé in panchina Manuel Spadafora, il match winner dell’incontro con il Forlì affidandosi all’esperto Demartis al fianco di Scappini.
Nella prima frazione, i portieri restano a guardare per larghi tratti. Il Savona, contrariamente ad altre trasferte, è compatta e rischia poco con la fase difensiva in grado di sterilizzare il gioco del Teramo.
All’improvviso, la partita si accende. La prima occasione è per i padroni di casa che, al 27’, impegnano Addario con un colpo di testa di Cenciarelli; nessun problema per il portiere savonese che blocca a terra.
Il Savona non rimane a guardare e, sulla ripartenza, porta Carta al tiro: la conclusione del numero 2 biancoblù, però, non inquadra la porta ed esce alla sinistra di Tonti.
Il portiere dei rossi di casa è lesto a rimettere in gioco la palla che arriva a Cenciarelli; l’esterno si invola e trova l’accorrente Amodio che fa partire una staffilata da 25 metri che si spegne incredibilmente sotto la traversa della porta biancoblù.
È un eurogol che punisce oltre misura un Savona apparso attento e compatto. I ragazzi di Aloisi provano a scuotersi per riportare immediatamente in parità le sorti dell’incontro.
Ma sono i padroni di casa a mantenere il pallino del gioco con Cenciarelli immarcabile per gli esterni savonesi. Al 31’ il numero 4 di casa entra in area e Giorgione è bravo ad intervenire in modo rischioso ma decisivo.
Al 38’ il Savona capitola nuovamente. È Donnarumma a far partire una gran conclusione più o meno dalla stessa posizione dalla quale era nato il primo gol del Teramo. Il tiro della punta di casa, all’ottava rete stagionale, si insacca alle spalle di Stefano Addario colpevolmente fuori dai pali.
È il colpo del k.o. per i savonesi che, in trasferta, continuano ad incassare sconfitte e reti; solo con la Pro Piacenza il Savona è tornato a casa con la porta inviolata.
Nella ripresa, il Savona si riversa nella metà campo avversaria. Al 5’ Scappini, in posizione di sospetto offside, ha l’occasione per riaprire la partita ma mette fuori al lato della porta di Tonti il cross di Carta.
Cinque minuti più tardi, è Cerone a impensierire la retroguardia teramana ma un difensore devia in angolo la battuta a rete dal limite dell’area piccola.
È un fuoco di paglia perché il Savona, ad ogni attacco del Teramo, soffre e subisce gol. È così al 62’ quando Lapadula imbeccato da un lancio dalla propria metà campo, serve di sinistro Donnarumma che spizza per l’accorrente Di Paolantonio, bravo ad inserirsi in area piccola e a beffare Addario.
È la rete che chiude, semmai fosse stata ancora aperta, la partita dei savonesi. Anzi, la chiude solo in parte perché ad ogni affondo, il Teramo mette in ambasce la retroguardia biancoblù e il rischio tracollo – vedi Reggio – è concreto.
Al 68’ i padroni di casa trovano la quarta marcatura con Lapadula che trasforma il rigore decretato da Valiante per l’atterramento in area di Scipioni.
Nel finale, da segnalare solo l’ingresso di Vittori, il giovane del vivaio biancoblù chiamato a fare esperienza.
Il tabellino
Teramo – Savona: 4 – 0
Reti: 27’ Amodio, 38’ Donnarumma, 62’ Di Paolantonio, 68’ Lapadula (rig.)
Teramo: Tonti, Scipioni, Masullo, Cenciarelli, Brugaletta (Caidi), Speranza, Di Paolantonio, Amodio, Donnarumma, Lapadula (80’ Lulli), Petrella (60’ Di Matteo). A disp.: Serraiocco, D’Egidio, Buonaiuto, Bucchi. All. Vincenzo Vivarini
Savona: Addario, Carta, Antonelli, Cabeccia, Marconi, Giorgione (85’ Bramati), Demartis (77’ Vittori), Quintavalla, Scappini, Cerone (63’ Spadafora), Marchetti. A disp.: Gozzi, Biondo, Galimberti, Casarini. All. Antonio Aloisi
Arbitro: Valiante di Nocera Inferiore (Sbrescia di Castellamare di Stabia e Carovigno di Potenza)
Note. Ammoniti: Carta (S), Quintavalla (S), Lapadula (T), Di Paolantonio. Recupero: 0’ (p.t.); 4′ (s.t.)